La coperta
ti affacci sulla mia bianca coperta
infreddolita di baci
ti abbassi
solleticandomi le gote, che docili
si svegliano dal lungo sonno
poi, come molla
ti infili nella fessura dei respiri
l’erba è sveglia
la coperta sciolta
Flavio Vacchetta – Bene Vagienna (Cuneo)
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