domenica 18 giugno 2023

Verdetto 2023

 

Verdetto

“Parole ed Immagini 2023 – XXXII Edizione

Scritti

La giuria della XXXII edizione del “Concorso Parole ed Immagini”, per quanto riguarda gli “scritti”, formata da Cecilia Baudino, Elisa Dani, Giorgio Casiraghi e Germano Giordanengo, riunitasi a Rosbella, nel piovoso pomeriggio del 20 aprile, ha fatto avere il suo giudizio.

 

 

Poesia e prosa giovane

 

Premio speciale a  “Notte senza stelle” di Ginevra Puccetti, Porcari (Lucca)

- Si segnala, all’interno degli scritti di poesia giovane, “Notte senza stelle”, componimento semplice ed essenziale, che tratta il tema contemporaneo ed urgente delle morti in mare. È un appello tutto al femminile, un grido di aiuto lanciato al genere umano, una denuncia di vite senza futuro, lasciate in balia dei propri sogni.

 

 

Poesia a tema libero in italiano

 

1° “Mentre ancora di sorrido” di Stefano Baldinu, San Pietro in Casale (Bologna)

- Un componimento dedicato alla memoria di un uomo che ha speso la vita per un ideale. Un ricordo ed un testamento spirituale tratteggiato con profondità ed originalità. Versi densi di trama, di sensi personali ed evocativi. È con la pelle, la vista, l’udito che ci si accosta a questa lirica; il verso chiama in causa la nostra corporeità come porta di ingresso per empatizzare subito il contenuto della poesia.

2° “Cornovaglia” di Agostino Barletta, Genova

- È un quadro, un affresco pennellato ad ogni incedere di parola. Geografia tessuta attraverso la poesia. E sembra di essere lì. A respirare, passo passo, ogni particolare di paesaggi, con i suoi colori, gli odori, le sue malinconie.

- 3° “La nonna” di Enrico Zuccotti, Ospedaletto Lodigiano (Lodi)

- Lirica apprezzata soprattutto per la capacità di tratteggiare figura antica attraverso versi endecasillabi precisi. La tecnica a servizio del componimento. La musicalità che ne deriva dona gusto al componimento e voglia di essere pronunciata, e pronunciata ancora.

Segnalata “Quando una donna si pettina” di Giulio Irneari (Giuseppe Raineri), Bergamo

-Si segnala questa poesia per la capacità di racchiudere in pochi versi la poeticità d’un gesto semplice e quotidiano che, attraverso la parola scritta acquista densità e sacralità, quasi a dire che ogni gesto, con l’attenzione ad esso prestata, diventa possibilità di sguardo altro, capacità di meraviglia.

 

 

Prosa a tema libero in italiano

 

1° “Freddo è il selciato” di Elisa Marchinetti, Noceto (Parma)

- Un’esposizione ricca e chiara illustra i drammi dell’emarginazione. Animali magri e smunti si aggirano in misere case a ringhiera dove una varia umanità sostiene una

misera vita fino a liberarsi da una profonda ossessione.

“Il sergente Ferrero” di Alberto S. Morra, Torino

- Nessuna pietà per chi disertava o anche solo per chi, dopo anni di trincea, esprimeva concetti

sgraditi   agli   alti   comandi.   L’autore   compone,   in   un   crescendo   emotivo,   il   tormento   interiore dell’ufficiale costretto ad eseguire un terribile ordine a danno di due ignari soldatini.

 3° “Sono il vestito di Anna” di Luca Ventura Di Giovanni, Guiglia (Modena)
- Tra gioie e amarezze, cambiano così i colori del vestito di Anna. Il lavoro, schematico ma completo, sa cogliere le emozioni della donna nel lungo percorso della vita.

Segnalato “I miei Mondiali del 1982” di Francesco Porcu, Cambiasca (Verbania)

- Una  ricca   prosa   illustra   i   Campionati   del   mondo   del   1982.   L’autore   ci   offre   uno   scorcio   del quotidiano in un piccolo paese sardo, con accadimenti gustosi e piacevoli pennellate stese negli intervalli degli storici incontri.

Segnalato “Avere il pollice ver...so” di Patrizia Birtolo,Giussano (Monza Brianza)

- Una serie di curiosi aneddoti accompagnano lo sforzo della protagonista nella disperata ricerca di una sensibilità “verde”. Lo sviluppo è originale e il lessico appropriato.

Segnalato “L’amore oltre” di Elisa Marchinetti, Noceto (Parma)-

- Contro ogni condizionamento e imposizione si realizza un sogno che, se cercato con ostinazione, e

rimane in memoria quando tutto inevitabilmente degrada.

 

 

Poesie in dialetti e lingue naturali

 

1° - “Donzi rimpianti meo (Lingua sarda logudorese) – Ogni mio rimpianto”, di Stefano Baldinu, San Pietro in Casale (Bologna)

- Declinare immagini complesse connota la lingua naturale, che fa letteratura, rispetto al dialetto, di uso più quotidiano e regala originalità ulteriori ai testi, questo già di per sé ricco di “visionarietà”… È un tema, quello del rimpianto, che appare nelle pieghe più nascoste. È il mondo interno che si pronuncia, attraverso quasi un’associazione di pensieri ed immagini per nulla scontati e che richiedono più d’una lettura, per scoprire ogni volta altri sguardi, altri sensi, altri nessi… Una miniera di possibilità si dischiudono al lettore, e questo fa del componimento un’interessante scrittura, con accostamenti inediti, originali…

2° - “La vera blessa – La vera bellezza”, di Luigi Lorenzo Vaira, Sommariva del Bosco, Cuneo

- Componimento lieve e snello, che tratteggia il tema della bellezza interiore con leggerezza, senza essere banale. La scelta accurata delle parole, non ridondanti e misurate, offrono freschezza e vita. È il racconto di un interno arredato con grazia. Una stanza che ognuno di noi può ravvivare al proprio interno.

3° “Sustand un trenin – Desiderando un trenino”, di Luciano Milanese di Poirino (Torino)

- Poesia che incuriosisce per il suo contenuto, per la creatività bambina, il potere trasformante del gioco che rimpicciolisce mondi e situazioni per adattarle a sé e farne possibilità di divertimento e di crescita. La poeticità di questo contenuto è stato considerato meritevole di attenzione. Si snoda dalla suggestione di un luogo, di un paesaggio geografico per raccontare il mondo interno d’un bimbo, i suoi desideri e la sua capacità di render tutto questo un gioco per sé…

 

 

Prose (“Le conte”) in dialetti e lingue naturali

 

1° “Un fieul estrangè – Un figlio straniero di Luigi Lorenzo Vaira, Sommariva del Bosco, Cuneo

- Con garbo e sincera commozione l’autore descrive il percorso per l’affidamento di un giovanissimo ucraino, qui accolto per attenuare i brutali effetti delle radiazioni. Il racconto, ricco di immagini di vita familiare, è corretto dal punto di vista linguistico.

2° “L’ors e ‘l bochetin – L’orso e lo stambecco” di Luigi Lorenzo Vaira, Sommariva del Bosco, Cuneo

- La favola, semplice e di facile lettura, segue le peripezie di due maschi di orso e stambecco che,

abbandonati   per   errore   sull’Arca,   solo   con   un   intervento   divino   potranno ricongiungersi   alle rispettive compagne. Risulta apprezzabile l’esposizione in lingua piemontese.

3° “Tumà a va a Turin – Tommaso va a Torino” di Luciano Milanese di Poirino (Torino)

- Dopo anni di semplice vita in campagna il protagonista è certo impreparato ad affrontare le insidie della grande città, dove è protagonista di continui e buffi accadimenti. Accurata l’esposizione in lingua piemontese.

 

 

Satira e goliardia

 

1° “La poesia fa bene” di Pietro Baccino, Savona

- Il lavoro, curato e gustoso, suggerisce un metodo originale per distrarci dalla banale quotidianità.

Si tralascino infine timballi e crostate e ci si immerga nelle delizie della poesia.

2° “Filastrocca dei nomi ristretti” di Francesco Masini, Genova

- L’autore aggredisce con sapiente ironia il vezzo di troncare i nomi, che spesso diventano ridicoli,

disprezzando anche il duro lavoro dei genitori nella loro poetica e appassionata ricerca.

 

 

 

Sezione “Parole ed Immagini

 

Visionata anche dalla giuria fotografica, la sezione di “Abbinamento Parole ed Immagini”, ha visto definire il verdetto, nei locali del Circolo di Mellana, con ulteriore analisi dei giurati Cecilia Baudino e Giorgio Casiraghi, la sera del 1° giugno.

 

  Marina Falco, con “Usci 01”, Borgo San Dalmazzo (Cuneo)

-Lavoro che unisce, con ottima estetica, un testo elegante, e pertinente, con immagini raffinate... Tante son le metafore che san evocare quelle porte chiuse... Lo fan “gelosamente”, per “proteggere” loro segreti... L’autrice, evocando, permette al lettore di immaginare, la vita, nei suoi momenti, il “percorso umano”che vi si cela e sviluppa...   

2° Maria Cristina Neri, con “Il garzone ed il secchione”, Rimini

- Immagine e testo assolutamente in simbiosi. La simpatia delle parole diventa quella delle immagini dei due protagonisti, risvegliando i sopiti ricordi della scuola, della giovinezza, delle sue letture...

3° Saverio Rosso, con “’Psicopompea’ cosmologico ferroviaria”, Gaiola (Cuneo)

-Arriva un racconto in cui le parole e le immagini seguono la corsa di un treno, come in un fumetto, visto nella metafora fanciulla del gioco-giocattolo... E la fantasia trionfa...

Premio Speciale Duilio Carpitella, con “Vertigine inversa”, Roma

-Premia a “Vertigine inversa”, ma plauso a tutta la serie presentata, lavoro imponente. L’estetica delle immagini, che evocano poesia, ben si abbina a testi di grande spessore contenutistico, filosofico.

-Segnalata Cristina Barbieri, con “Il tuo sole”, Bene Vagienna (Cuneo)

-L’espressività dell’opera pittorica, in “tecnica mista”, ben si intreccia con il testo... Le parole diventano la luce, sulla tela, del rosso astro...

 

 


Fotografie

 

La giuria della XXXII edizione del “Concorso Parole ed Immagini”, per quanto riguarda le “fotografie”, formata da Grazia Bertano, Cristiano Cerato e Massimo Macagno, si è riunita, la sera del 25 maggio, nella sede del Circolo organizzatore, ed ha espresso il seguente verdetto.

 

 

1 -  “Animali addomesticati”

 

1° Mirna Ricca, Cuneo

-In“Essenza”, con la “cornice”, la costruzione dell’immagine, la dolcezza, l’attimo colto, l’animale domestico diventa davvero “addomesticato” davvero, “umanizzato”, in simbiosi con il suo “umano”...

2° Antonio Cunico, Vicenza

-Per “Il mio amico asino”, un bel “bianco e nero”, immagine ben costruita, a sottolineare l’intensa attenzione reciproca, colta in gesto significativo, sullo sfondo di una strada verso l’orizzonte, simbolica...

Nicola Daddi, Genova

- Per “Cane pettegolo”, immagine colta, animale addomesticato in posa umana, “padrone” della “sua” casa. L’animale, come le tradizionali “donne di casa” dei centri storici, nulla si perde di quando capita nella strada sotto la “sua” finestra...

Premio speciale ad Angelo Gabelli, Castellazzo Bormida (Alessandria)

-Per le quattro immagini di “Falconeria”, meritata menzione i bei ritratti di uomini ed animali, insieme, in chiari segnali di intesa. I rapaci non son certo tra quelli storicamente “domestici”, ma “addomesticati”, resi dagli uomini suoi “compagni di caccia”. Si pensi al nostro medioevo, e l’ambientazione è quella, in cui uno dei più grandi sovrani, l’imperatore del Sacro Romano Impero Federico II, ha la sua massima opera letteraria in un trattato sulla “falconeria”, il suo sport preferito...

 

 

2 - “Scrivere con la luce, raccontare...”

 

1° Antonio Cunico, Vicenza

-Per “Nel mio prato come Van Gogh”, rispondente pienamente al tema, è “scrittura per davvero”, astratta ed evocativa, creativa, da interpretare liberamente...

 Nicola Daddi, Genova

- Per “La sedia”, gioco della luce, in attenta costruzione, vero protagonista, racconta quanto la fantasia ci suggerisce. È immagine di quelle che “vanno colte”, avendo “occhio fotografiche”, bellissima...

3° Laura Bressanin, Lentate Sul Seveso (Monza Brianza)

-Per “Era d’estate”, immagine che risponde al tema, tra luci ed ombre (protagoniste), chiari e scuri, che racconta... Le ombre, quotidiane, son come disegni di grafite, sulla tela della vita...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3 - “Quel color... arcobaleno”

 

Antonella Lingua, Cuneo

-Per “7 su 7”, tema centrato, con fantasia, efficacia, sensibilità, tocco femminile. È l’arcobaleno in forma materiale, anche riflesso, bella geometria, “still life”, “natura morta”, costruzione attenta in ogni dettaglio...

2° Michele Siciliano, Boves

-Per “Colori”, un arcobaleno, un caleidoscopio, colto con attenzione e “naturalezza”, in un dettaglio della natura, una penna di uccello, macrofotografia, ingrandita, che potrebbe essere anche ala di farfalla, facendo “volare” comunque... Bella è la geometria, un ottimo “saper vedere”, “cogliere”...

 

 

4- “La fotografia e la morte, arte funeraria...”

 

Nicola Daddi, Genova

-“Staglieno 4”, è fotografia che risponde pienamente al tema, dalla posa all’espressione della statua, con la sottolineatura della luce gialla, che ne completa l’atmosfera spirituale. Giudicata anche la migliore immagine della edizione del Concorso.

Angelo Gabelli, Castellazzo Bormida (Alessandria)

-Per “Staglieno”, fotografia che è vero racconto, costentualizzato perfettamente, sottolineato bene dal corridoio buio che parte dalla tomba del commendator Pittaluga e famiglia. Son due quadri che si completano, due parti che si fondono.

3° Nicola Daddi, Genova

-“Staglieno 3”, scatto carico , con il ritratto in primo piano e lo sfondo sfocato, che evoca dolori attraversati...

Segnalazioni a Sandra Ceccarelli, Firenze

- Per “Gioacchino Rossini compiaciuto dalla sua sepoltura”, fotografia, di “Santa Croce”, il “Sacrario gotico fiorentino”, ironica, spiritosa, a sdrammatizzare, esorcizzare, un tema “tragico”, come sempre è inteso quello della morte.

 

 

5 - “Cogli la magia che ti circonda”

 

1° Nicola Daddi, Genova  

- Per “Il bosco magico”, immagine pienamente rispondente al tema. Bianco e nero ottimo, anche in post-produzione... Manca solo una “nebbiolina”, che aumenterebbe la suggestione, il senso di “magia”...

Sandra Ceccarelli, Firenze

-Per le tre immagini “Il circo della lanterna”, “La sfera magica” e “La veggente”, fotografie tecnicamente impeccabili, in produzione e post produzione. Il tema della magia, dentro le fotografie, è creato, e ricreato, “ad hoc”, con ironia, spirito dissacrante, eleganza...

 

 

 

Mellana di Boves, 17 giugno 2023

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