Verdetto
“Parole ed Immagini 2023 – XXXII
Edizione
Scritti
La giuria della
XXXII edizione del “Concorso Parole ed Immagini”, per quanto riguarda gli
“scritti”, formata da Cecilia Baudino, Elisa Dani, Giorgio Casiraghi e Germano
Giordanengo, riunitasi a Rosbella, nel piovoso pomeriggio del 20 aprile, ha
fatto avere il suo giudizio.
Poesia e prosa giovane
Premio speciale a “Notte senza stelle” di Ginevra Puccetti, Porcari (Lucca)
- Si segnala,
all’interno degli scritti di poesia giovane, “Notte senza stelle”, componimento
semplice ed essenziale, che tratta il tema contemporaneo ed urgente delle morti
in mare. È un appello tutto al femminile, un grido di aiuto lanciato al genere
umano, una denuncia di vite senza futuro, lasciate in balia dei propri sogni.
Poesia
a tema libero in italiano
1° “Mentre ancora di
sorrido” di Stefano Baldinu, San Pietro
in Casale (Bologna)
- Un componimento dedicato alla memoria di un
uomo che ha speso la vita per un ideale. Un ricordo ed un testamento spirituale
tratteggiato con profondità ed originalità. Versi densi di trama, di sensi
personali ed evocativi. È con la pelle, la vista, l’udito che ci si accosta a
questa lirica; il verso chiama in causa la nostra corporeità come porta di
ingresso per empatizzare subito il contenuto della poesia.
2° “Cornovaglia” di Agostino Barletta, Genova
- È un quadro, un
affresco pennellato ad ogni incedere di parola. Geografia tessuta attraverso la
poesia. E sembra di essere lì. A respirare, passo passo, ogni particolare di
paesaggi, con i suoi colori, gli odori, le sue malinconie.
- 3° “La nonna” di Enrico Zuccotti, Ospedaletto Lodigiano (Lodi)
- Lirica apprezzata
soprattutto per la capacità di tratteggiare figura antica attraverso versi
endecasillabi precisi. La tecnica a servizio del componimento. La musicalità
che ne deriva dona gusto al componimento e voglia di essere pronunciata, e
pronunciata ancora.
Segnalata “Quando una donna si pettina” di Giulio Irneari
(Giuseppe Raineri), Bergamo
-Si segnala questa poesia per la capacità di racchiudere in pochi versi
la poeticità d’un gesto semplice e quotidiano che, attraverso la parola scritta
acquista densità e sacralità, quasi a dire che ogni gesto, con l’attenzione ad
esso prestata, diventa possibilità di sguardo altro, capacità di meraviglia.
Prosa a tema libero in italiano
1° “Freddo è il selciato” di Elisa Marchinetti, Noceto (Parma)
- Un’esposizione ricca e chiara illustra i drammi
dell’emarginazione. Animali magri e smunti si aggirano in misere case a
ringhiera dove una varia umanità sostiene una
misera
vita fino a liberarsi da una profonda ossessione.
2° “Il sergente Ferrero” di Alberto
S. Morra, Torino
- Nessuna pietà per chi disertava o anche solo per chi,
dopo anni di trincea, esprimeva concetti
sgraditi agli
alti comandi. L’autore
compone, in un
crescendo emotivo, il
tormento interiore dell’ufficiale
costretto ad eseguire un terribile ordine a danno di due ignari soldatini.
3° “Sono il vestito di Anna” di Luca Ventura Di Giovanni, Guiglia (Modena)
- Tra gioie e amarezze, cambiano così i colori del vestito di Anna. Il
lavoro, schematico ma completo, sa cogliere le emozioni della donna nel lungo
percorso della vita.
Segnalato “I miei Mondiali del
1982” di Francesco Porcu, Cambiasca (Verbania)
-
Una
ricca prosa illustra
i Campionati del
mondo del 1982.
L’autore ci offre
uno scorcio del quotidiano in un piccolo paese sardo,
con accadimenti gustosi e piacevoli pennellate stese negli intervalli degli
storici incontri.
Segnalato “Avere il pollice
ver...so” di Patrizia Birtolo,Giussano (Monza Brianza)
-
Una serie di curiosi aneddoti
accompagnano lo sforzo della protagonista nella disperata ricerca di una
sensibilità “verde”. Lo sviluppo è originale e il lessico appropriato.
Segnalato “L’amore oltre” di
Elisa Marchinetti, Noceto (Parma)-
- Contro ogni condizionamento e imposizione si realizza
un sogno che, se cercato con ostinazione, e
rimane
in memoria quando tutto inevitabilmente degrada.
Poesie in dialetti
e lingue naturali
1° - “Donzi rimpianti meo (Lingua sarda logudorese) – Ogni mio
rimpianto”, di Stefano Baldinu, San Pietro in Casale
(Bologna)
- Declinare immagini
complesse connota la lingua naturale, che fa letteratura, rispetto al dialetto,
di uso più quotidiano e regala originalità ulteriori ai testi, questo già di
per sé ricco di “visionarietà”… È un tema, quello del rimpianto, che appare
nelle pieghe più nascoste. È il mondo interno che si pronuncia, attraverso
quasi un’associazione di pensieri ed immagini per nulla scontati e che
richiedono più d’una lettura, per scoprire ogni volta altri sguardi, altri
sensi, altri nessi… Una miniera di possibilità si dischiudono al lettore, e
questo fa del componimento un’interessante scrittura, con accostamenti inediti,
originali…
2° - “La vera blessa – La vera bellezza”, di Luigi Lorenzo Vaira, Sommariva del Bosco, Cuneo
- Componimento lieve e
snello, che tratteggia il tema della bellezza interiore con leggerezza, senza
essere banale. La scelta accurata delle parole, non ridondanti e misurate,
offrono freschezza e vita. È il racconto di un interno arredato con grazia. Una
stanza che ognuno di noi può ravvivare al proprio interno.
3° “Sustand un trenin – Desiderando un trenino”, di Luciano Milanese di Poirino (Torino)
- Poesia che incuriosisce per il suo contenuto, per la creatività
bambina, il potere trasformante del gioco che rimpicciolisce mondi e situazioni
per adattarle a sé e farne possibilità di divertimento e di crescita. La
poeticità di questo contenuto è stato considerato meritevole di attenzione. Si
snoda dalla suggestione di un luogo, di un paesaggio geografico per raccontare
il mondo interno d’un bimbo, i suoi desideri e la sua capacità di render tutto
questo un gioco per sé…
Prose (“Le
conte”) in dialetti e lingue
naturali
1° “Un fieul estrangè – Un figlio straniero” di Luigi Lorenzo Vaira, Sommariva del Bosco, Cuneo
- Con garbo e sincera commozione l’autore descrive il
percorso per l’affidamento di un giovanissimo ucraino, qui accolto per
attenuare i brutali effetti delle radiazioni. Il racconto, ricco di immagini di
vita familiare, è corretto dal punto di vista linguistico.
2° “L’ors e ‘l bochetin – L’orso e lo stambecco” di Luigi Lorenzo Vaira, Sommariva del Bosco, Cuneo
- La favola, semplice e di facile lettura, segue le
peripezie di due maschi di orso e stambecco che,
abbandonati per
errore sull’Arca, solo
con un intervento
divino potranno ricongiungersi alle rispettive compagne. Risulta
apprezzabile l’esposizione in lingua piemontese.
3° “Tumà a va a Turin – Tommaso va a Torino” di Luciano Milanese di Poirino (Torino)
-
Dopo anni di semplice vita in
campagna il protagonista è certo impreparato ad affrontare le insidie della
grande città, dove è protagonista di continui e buffi accadimenti. Accurata
l’esposizione in lingua piemontese.
Satira e goliardia
1° “La poesia fa bene” di
Pietro Baccino, Savona
- Il
lavoro, curato e gustoso, suggerisce un metodo originale per distrarci dalla
banale quotidianità.
Si
tralascino infine timballi e crostate e ci si immerga nelle delizie della
poesia.
2° “Filastrocca dei nomi ristretti” di Francesco Masini, Genova
- L’autore aggredisce con sapiente ironia il vezzo di
troncare i nomi, che spesso diventano ridicoli,
disprezzando
anche il duro lavoro dei genitori nella loro poetica e appassionata ricerca.
Sezione “Parole ed Immagini
Visionata anche dalla giuria fotografica, la sezione di “Abbinamento
Parole ed Immagini”, ha visto definire il verdetto, nei locali del Circolo di
Mellana, con ulteriore analisi dei giurati Cecilia Baudino e Giorgio Casiraghi,
la sera del 1° giugno.
1° Marina Falco, con “Usci 01”, Borgo San
Dalmazzo (Cuneo)
-Lavoro che
unisce, con ottima estetica, un testo elegante, e pertinente, con immagini
raffinate... Tante son le metafore che san evocare quelle porte chiuse... Lo
fan “gelosamente”, per “proteggere” loro segreti... L’autrice, evocando,
permette al lettore di immaginare, la vita, nei suoi momenti, il “percorso
umano”che vi si cela e sviluppa...
2°
Maria Cristina Neri, con “Il garzone ed il secchione”, Rimini
- Immagine e
testo assolutamente in simbiosi. La simpatia delle parole diventa quella delle
immagini dei due protagonisti, risvegliando i sopiti ricordi della scuola,
della giovinezza, delle sue letture...
3° Saverio Rosso, con “’Psicopompea’ cosmologico ferroviaria”, Gaiola (Cuneo)
-Arriva un
racconto in cui le parole e le immagini seguono la corsa di un treno, come in
un fumetto, visto nella metafora fanciulla del gioco-giocattolo... E la
fantasia trionfa...
Premio
Speciale Duilio Carpitella, con “Vertigine inversa”, Roma
-Premia a
“Vertigine inversa”, ma plauso a tutta la serie presentata, lavoro imponente.
L’estetica delle immagini, che evocano poesia, ben si abbina a testi di grande
spessore contenutistico, filosofico.
-Segnalata
Cristina Barbieri, con “Il tuo sole”, Bene Vagienna (Cuneo)
-L’espressività
dell’opera pittorica, in “tecnica mista”, ben si intreccia con il testo... Le
parole diventano la luce, sulla tela, del rosso astro...
Fotografie
La
giuria della XXXII edizione del “Concorso Parole ed Immagini”, per quanto
riguarda le “fotografie”, formata da Grazia Bertano, Cristiano Cerato e Massimo
Macagno, si è riunita, la sera del 25 maggio, nella sede del Circolo
organizzatore, ed ha espresso il seguente verdetto.
1 - “Animali
addomesticati”
1° Mirna Ricca, Cuneo
-In“Essenza”, con la “cornice”,
la costruzione dell’immagine, la dolcezza, l’attimo colto, l’animale domestico
diventa davvero “addomesticato” davvero, “umanizzato”, in simbiosi con il suo
“umano”...
2° Antonio Cunico, Vicenza
-Per “Il mio amico asino”, un bel
“bianco e nero”, immagine ben costruita, a sottolineare l’intensa attenzione
reciproca, colta in gesto significativo, sullo sfondo di una strada verso
l’orizzonte, simbolica...
3° Nicola Daddi, Genova
- Per “Cane pettegolo”, immagine
colta, animale addomesticato in posa umana, “padrone” della “sua” casa.
L’animale, come le tradizionali “donne di casa” dei centri storici, nulla si
perde di quando capita nella strada sotto la “sua” finestra...
Premio speciale ad Angelo Gabelli, Castellazzo Bormida (Alessandria)
-Per le quattro immagini di
“Falconeria”, meritata menzione i bei ritratti di uomini ed animali, insieme,
in chiari segnali di intesa. I rapaci non son certo tra quelli storicamente
“domestici”, ma “addomesticati”, resi dagli uomini suoi “compagni di caccia”. Si
pensi al nostro medioevo, e l’ambientazione è quella, in cui uno dei più grandi
sovrani, l’imperatore del Sacro Romano Impero Federico II, ha la sua massima
opera letteraria in un trattato sulla “falconeria”, il suo sport preferito...
2 - “Scrivere con la luce, raccontare...”
1° Antonio Cunico, Vicenza
-Per “Nel mio prato come Van Gogh”, rispondente
pienamente al tema, è “scrittura per davvero”, astratta ed evocativa, creativa,
da interpretare liberamente...
2° Nicola Daddi, Genova
- Per “La sedia”, gioco della luce, in attenta
costruzione, vero protagonista, racconta quanto la fantasia ci suggerisce. È
immagine di quelle che “vanno colte”, avendo “occhio fotografiche”,
bellissima...
3° Laura
Bressanin, Lentate Sul Seveso (Monza Brianza)
-Per “Era d’estate”, immagine che risponde al
tema, tra luci ed ombre (protagoniste), chiari e scuri, che racconta... Le
ombre, quotidiane, son come disegni di grafite, sulla tela della vita...
3 - “Quel color... arcobaleno”
1° Antonella
Lingua, Cuneo
-Per “7 su 7”, tema centrato, con fantasia, efficacia, sensibilità,
tocco femminile. È l’arcobaleno in forma materiale, anche riflesso, bella
geometria, “still life”, “natura morta”, costruzione attenta in ogni dettaglio...
2° Michele Siciliano, Boves
-Per “Colori”, un arcobaleno, un caleidoscopio, colto con attenzione e “naturalezza”, in un dettaglio della natura, una penna di uccello, macrofotografia, ingrandita, che potrebbe essere anche ala di farfalla, facendo “volare” comunque... Bella è la geometria, un ottimo “saper vedere”, “cogliere”...
4- “La fotografia e la morte, arte
funeraria...”
1° Nicola Daddi, Genova
-“Staglieno 4”, è fotografia che
risponde pienamente al tema, dalla posa all’espressione della statua, con la
sottolineatura della luce gialla, che ne completa l’atmosfera spirituale. Giudicata
anche la migliore immagine della edizione del Concorso.
2° Angelo Gabelli, Castellazzo Bormida (Alessandria)
-Per
“Staglieno”, fotografia che è vero racconto, costentualizzato perfettamente,
sottolineato bene dal corridoio buio che parte dalla tomba del commendator
Pittaluga e famiglia. Son due quadri che si completano, due parti che si
fondono.
3° Nicola Daddi, Genova
-“Staglieno
3”, scatto carico , con il ritratto in primo piano e lo sfondo sfocato, che
evoca dolori attraversati...
Segnalazioni a Sandra Ceccarelli, Firenze
- Per “Gioacchino
Rossini compiaciuto dalla sua sepoltura”, fotografia, di “Santa Croce”, il
“Sacrario gotico fiorentino”, ironica, spiritosa, a sdrammatizzare,
esorcizzare, un tema “tragico”, come sempre è inteso quello della morte.
5 - “Cogli la magia che ti circonda”
1° Nicola Daddi, Genova
- Per “Il bosco magico”, immagine pienamente
rispondente al tema. Bianco e nero ottimo, anche in post-produzione... Manca
solo una “nebbiolina”, che aumenterebbe la suggestione, il senso di “magia”...
2° Sandra Ceccarelli, Firenze
-Per le tre immagini “Il circo
della lanterna”, “La sfera magica” e “La veggente”, fotografie tecnicamente
impeccabili, in produzione e post produzione. Il tema della magia, dentro le
fotografie, è creato, e ricreato, “ad hoc”, con ironia, spirito dissacrante,
eleganza...
Mellana di Boves, 17
giugno 2023
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