domenica 29 giugno 2025

Aberrabondanseuse

 

Aberrabondanseuse


Vorrei ogni cosa

non esser davvero come io vedo.


Ora la cifra del nostro tempo

è l’incertezza.


Quale la colpa?

Cupe ebrezze m’invogliano

a corrompere

quel che m’è intimo.


Le mie strade, ogni affetto,

il mio volto stesso.


Giocosamente, a

perdifiato volteggio,

girovago.

 

Per il mondo sconnesso




 

 

 

Duilio Carpitella, Roma

 

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