martedì 27 dicembre 2022

Una veglia, «vijò», italiana e piemontese a Mellana di Boves

 

Una veglia, «vijò», italiana e piemontese a Mellana di Boves

 Il Circolo di Mellana di Boves, dopo due anni di «pandemia», organizza, nella sua sede, nelle ex scuole elementari (attigue a chiesa ed oratorio), per le 21 del 5 gennaio, serata, aperta a tutti, di lettura, convivio e presentazione del «bando» della sua ormai storica iniziativa, il «Concorso Parole ed Immagini» (scritti, fotografie, «abbinamenti»), che arriva alla trentaduesima edizione... Il momento, italiano e piemontese, una «Veglia», «Vijò», richiama le iniziative bovesane portate avanti per decenni, a Boves, da Giulio Chiapasco. Vuol anche essere momento di ricordo dello scrittore, regista e poeta, Pier Paolo Pasolini, nato un secolo fa (2022), che scrisse, con la medesima disinvoltura, nella sua «lingua regionale», quella della madre, il friulano, ed in italiano... Informazioni si possono avere telefonando al 340.3761714 o scrivendo alla mail adriano.toselli@libero.it, http://festeggiamentimellana.blogspot.it/.

La «veglia», che nel piemontese di Boves era chiamata «vijò» ed in quello della vicina Peveragno «vijà», era nella tradizione del mondo contadino, anche ai piedi della Bisalta. Era il momento, di quando ancora non c’era «la televisione», in cui ci si trovava, la sera, dopo cena, prima di andar a dormire, specialmente d’inverno, quando la minor attività agricola concedeva più tempo libero, generalmente nella stalla, al «calduccio» (nella bella stagione anche sull’aia), a parlottare, raccontare storie, bere bicchier di vino... Associazioni peveragnesi («Il Ricetto», i «Gai Saber» e la «Compagnia del Birùn» in testa), negli ultimi due anni, hanno riproposto simili momenti (generalmente estivi, nella pandemia, all’aperto, in chiave molto culturale)... A Boves la «vijò» fu «riscoperta» da Giulio Chiapasco, maestro paroldese trasferitovi, che ne organizzò una «Tra Natale e Capodanno», venticinque anni fa, con Guido Musso, «Barba Guido», poeta e studioso del piemontese, e Pierino Vallauri, musicista e poeta. La portò avanti, e fece crescere, poi, da presidente della storica Associazione «Famija Bovesana» (di cui era stato a lungo segretario e che cercò di rilanciare), fissandola per la sera del 5 gennaio, quella prima dell’Epifania. Alla «Famija» prima si affiancò, poi si sostituì la Pro Loco (in questo momento di nuovo assente, «non rinnovata», a Boves). Dall’Auditorium Borelli, senza escludere «tappe», freschette, in Santa Croce, si passò ai locali del Circolo Pensionati (che sempre festeggia la «befana», coi suoi soci)...

Ci spiegan da Mellana: «Ci è parso bello farla da noi, in “casa nostra”, tra amici, nel Circolo, dopo una edizione 2021 vissuta “on line”, evitando di sospendere troppo a lungo (che poi non riparti), magari lasciando passare ancora un anno senza disturbare il “Circolo Pensionati”, aspettando una situazione sanitaria ulteriormente stabilizzata...».



martedì 29 novembre 2022

Bisalta 18 11


 

Grazie CN 7


 

Penultima «Premiazione itinerante» del «Parole ed Immagini» di Mellana di Boves


 

Penultima «Premiazione itinerante» del «Parole ed Immagini» di Mellana di Boves

Sabato 26 vi è stata la penultima delle «Premiazioni itineranti 2022» del «Concorso Parole ed Immagini», XXXI edizione. È stata abbastanza vicino, a Poirino, alle porte di Torino, nella casa di Luciano Milanese, terzo classificato tra le opere in lingue naturali e dialetti. Si tratta di un partecipante per la prima volta, di origini monferrine, «radici contadine», attento nell’usare la grafia «dij Brandè», nel dar veste curata a versi profondi e sentiti, sorridente ed ironico. Ha fatto omaggio agli organizzatori che lo premiavano di due copie della sua raccolta poetica «An sl’eira dla Brisà» (che si può tradurre in «Sull’aia della Bruciata», in piemontese, con testo a fronte in italiano, come nel Concorso. Una finirà tra i premi della prossima edizione)... Commentano: «Poirino ha simpatico centro storico, par paese davvero “a misura d’uomo”... Poi vicina è l’Abbazia di Casanova, la Chieri dal bellissimo duomo, la villa e tomba di Cavour a Santena... Torino è una delle città più belle d’Italia, dal tocco transalpino... Per l’ultima “premiazione” faremo rotta, nelle prossime settimane, verso Pisa, ed il suo bellissimo “cimitero gotico”...». Ma di altra cosa non nascondon la soddisfazione: «Anche quest’anno decina di nostri partecipanti-vincitori ha trovato spazio sulle pagine della cuneese rivista “Primalpe” e per il Concorso resta grande onore...».



/

 

martedì 15 novembre 2022

«Premiazione itinerante» a Vercelli




Volgono al termine («purtroppo», aggiungono i protagonisti) le «Premiazioni itineranti 2022 del «Concorso Parole ed Immagini» di Mellana di Boves, XXXI edizione. La scorsa tappa è stata a Vercelli, sabato 12 novembre, in bella giornata autunnale, dove si è premiata Marcella Gurrieri, terza classificata nella sezione «La fotografia e l’arte». Ci spiegano. «Si tratta di una delle vincitrici più giovani della presente edizione, alla prima partecipazione. Ha portato nel Concorso, in sezione molto adatta, il suo approccio alla fotografia del tutto “artistico” come espressività, con apprezzato tocco impressionista, con se stessa protagonista di uno scatto». La piccola cerimonia è stata in uno degli studi, nel centro di Vercelli, dove crea le sue opere. Come tradizione di questi momenti non è mancato, dopo pranzetto con prodotti tipici locali, tappa nella vicina Novara, ad assaporare l’esposizione, nel «Castello», di pittura milanese ottocentesca, «Tra romanticismo e scapigliatura» (ovvero da Francesco Hayez, veneziano di nascita, al pavese Tranquillo Cremona, tra scorci urbani e ritratti in sempre maggior «dissolvenza»), e giro nel bel borgo di Trino (comune ingiustamente noto solo per aver ospitato centrale nucleare).

«Nelle prossime settimane termineremo con tappe a Poirino e a Pisa (col suo “Cimitero Gotico” su “Piazza dei Miracoli”)...».

lunedì 7 novembre 2022

«Premiazioni itineranti» in Friuli e Veneto

 

Il «Concorso Parole ed Immagini» ha fatto  altre tappe delle sue «consegne» premi, nel fine settimana «Dei Santi»

«Premiazioni itineranti» in Friuli e Veneto

Con il lungo «ponte» dei «Santi», in un clima assolato e caldo, più abituale al pieno settembre che non alla fine di ottobre ed inizio novembre, prima del peggioramento dei giorni successivi, son ripartite le «Premiazioni itineranti 2022», ultima fase del «Concorso Parole ed Immagini di Mellana di Boves» di quest’anno.Dopo «escursioni» in Toscana ed Emilia, a settembre, stavolta è toccato a «puntata» nel cuore dell’Italia del Nord-Est, sin alle prime propaggini del Friuli. La prima tappa è stata a San Quirino, vicino Pordenone, a casa dei coniugi Ros Vador, da anni tra i vincitore sia con scritti in lingue naturali sia in quella nazionale. Nicolina Ros e Luigi Vador, delicati raccoglitori di memoria di un mondo dalle profonde radici contadine, hanno nuovamente trionfato, ex aequo, con un brano, «a quattro mani», in lingua friulana ed ottima traduzione, «Un  cuaraventot (Un  quarantotto)». Hanno scelto di ricevere una targhetta (che si è cercato di far più artistica ed originale possibile). La tipica cena friulana successiva è stato momento stupendo per ascoltare i due vincitori a tratteggiare racconti e figure sospese tra le due guerre e gli ultimi decenni, l’evoluzioni e le vicissitudini della vita delle loro terre, partendo da quella delle loro famiglie, di diversa estrazione, in una Pordenone friulana ma molto collegata al vicino Veneto, al confinante Trevigiano... «Le loro parole ci hanno accompagnato nel resto del viaggio e nel nostro ritorno a casa»...

Dopo giro nei dintorni di Pordenone, il giorno successivo la tappa è stata verso gli estremi limiti occidentali regionali, Porcia, Sacile (con il bellissimo Altar Maggiore dell parrocchiale che è vero capolavoro assoluto della pittura novecentesca, a cura di Pino Casarini), il castello di Càneva, il sito palafitticolo di Palù di Livenza, la deliziosa ed abbarbicata Policenigo, di origini celtiche... «La prossima volta si potrebbe far puntata sulla Carnia, appena a nord, un altro mondo da scoprire...».

Sul ritorno ci si è fermati a Cittadella, già nel Padovano, a vedere il borghetto con la sua bellissima cinta muraria duecentesca, dei tempi delle guerre tra grandi Comuni prima, Signorie dopo, tra guelfi e ghibellini... La seconda «premiazione», a Padova, dopo consegna di due pacchi in attiguo parcheggio, con il «passaggio dei diplomi», è stata in «Prato della Valle», una delle piazze più grandi e belle d’Italia, artistica, con le sue ottanta statue di grandi personaggi locali (tutti uomini, tranne busto femminile), a pochi passi dalla «Basilica del Santo», scrigno d’arte ed una delle principali mete di pellegrinaggio italiane, e dallo storico (primo in Italia) e rinnovato «Orto Botanico» (mentre la notte ha reso ancora più suggestiva l’ultima visita agli affreschi giotteschi della Cappella degli Scrovegni, vicino agli Eremitani, dopo passaggio a Santa Sofia)... Protagonisti del momento sono stati i padovani Daniela Antonello (scrittrice ed artista) e Pierluigi Fornasier (fotografo e grafico), secondi classificati nella sezione di «Abbinamento Parole ed Immagini», con curata presentazione di tre opere (soprattutto «Where are you going», «Dove state andando»), capaci di unire contenuto ed efficacia, estetica, impatto, fuori di ogni tempo. Per i due (con particolare riferimento a Fornasier) vi era anche segnalazione «fotografica», per l’eleganza delle immagini, la ricerca su «luce e buio»... Gli autori, vivaci e giovanili, attivissimi, l’uno più sornione l’altra di energia incontenibile, son uniti da lungo sodalizio creativo ed organizzativo. Tuttora sono impegnati in continue iniziative espositive artistiche e culturali padovane, punto di riferimento dell’Associazione «Xearte». A Mellana vantano vari allori, sin dalle prime edizioni di un trentennio fa, e son tornati a vincere dopo lunga pausa nella partecipazione («Bisognava far vincere anche qualcun altro...»).

Se ne è parlato nell’immancabile «convivio» successivo, sotto il sole, davanti alla grande Piazza, in verace trattoria dai sapori locali, come si usa nelle «premiazioni» (mai trascurar bisogna le parti «enogastronomiche», in ogni iniziativa, sono importantissime per una atmosfera serena, «per assaporar sin in fondo»)...

Sulla via del ritorno i viaggiatori si son concessi tappa a Montecchio Maggiore, coi suoi due castelli sulla collina, dove ha radice il grande mito romantico, costruito a più mani, di «Giulietta e Romeo», gli infelici amanti di due famiglie nemiche (le solite storie italiane, mai finite, di «guelfi e ghibellini»)...

Ad Acri, Cosenza, un po’ fuori mano, si è dovuto spedire la «targhetta» per il dottor Angelo Canino, raffinato scrittore nella sua lingua di Calabria... Ora resta tappa toscana ed un «tour» vicino, nel nostro Piemonte...





La Bisalta 28 ottobre 2022


 

martedì 25 ottobre 2022

Premiazioni del «Parole ed Immagini» in zona



«Languendo», per vari impegni in zona, le «Premiazioni itineranti 2022» del «Concorso Parole ed Immagini» (per le quali si troverà tempo prima o poi), se ne fan altre «locali»… Il diploma di merito è stato consegnato ancora al bovesano Angelo Crudo, che non lo aveva ritirato alla premiazione di agosto… In Piazza si è incontrato Luigi Taffuti, altro bovesano, non intervenuto ad agosto, che è nella storia del «Concorso»: arrivò, con lirica davvero dolce, protagonista una ballerina, nelle prime posizioni nella prima edizione, del 1988, preceduto solo dallo scomparso pittore e poeta cuneese Giovanni Ghigliano…

 

mercoledì 28 settembre 2022

Le «premiazioni itineranti» in Emilia

 

La seconda «escursione» mellanese, con convivi e visite, è arrivata sin tra Bologna e Ferrara, con tappe alessandrina e reggiana...

«Parole ed Immagini»: le «premiazioni itineranti» in Emilia

 

Dopo una prima tappa toscana ad inizio settembre, il 3 ed il 4 settembre, ad esposizione appena chiusa e smontata (è rimasta visitabile sin al 31), gli organizzatori della XXXI edizione del «Concorso Parole ed Immagini» di Mellana di Boves son partiti, per le loro «premiazioni itineranti», alla volta dell’Emilia, con tappa nell’Alessandrino, nel fine settimana di metà settembre, tra il 17 ed il 18... Si tratta della consegna «a domicilio» dei premi ai vincitori, modo, anche, per conoscerli, incontrarli, o rivederli, per conoscerli, od aggiornarsi su quanto successo dall’ultima volta... Sono aspetti importanti di una manifestazione culturale che non ha mai trascurato gli «rapporti umani», che tutto ha voluto essere tranne che «asettica» e «distaccata»...

Il primo incontro è stato davanti alla bella chiesa parrocchiale di Castellazzo Bormida, San Martino, di origini medievali, vicino Alessandria, a premiare il fotografo Angelo Gabelli, uno storico partecipante tornato tra i vincitori dopo qualche tempo. Ha raccolto «premio speciale», che è vicino al «primo premio», nel Concorso, per la sezione «Animali» e «secondo», con bellissimi scatti del cimitero monumentale genovese di Staglieno, nella «La fotografia e l’arte», opere meno «elaborate» che negli ultimi tempi...

Poi, il borgo di Castellazzo è delizioso da visitare, «turistico», con anche pieve romanica nella campagna («Trinità da Lungi») e Santuario Mariano («Beata Vergine della Creta») meta europea dei centauri... In centrale enoteca si può far aperitivo con i vini del Monferrato, del tutto degni di quelli langaroli...

La seconda tappa è stata vicino a Reggio Emilia, a Barco, comune dove è nato il formaggio parmigiano reggiano (lo ricorda monumento su rotonda), a casa di Sabrina Spinella, vincitrice l’anno scorso, seconda quest’anno con la poesia in italiano «Fuggo i pellegrinaggi...»... Dopo pranzo («Mica vero che disprezziamo l’enogastronomia solo perché facciamo iniziativa culturale!»), ci si è concessa visita al celebre «Busto di Lenin», nella omonima, non centrale, Piazza della contigua Cavriago (paese anche noto per aver dato i natali ad Orietta Berti), vicino ad una biblioteca-videoteca che lascia senza fiato (parliamo di cittadina di quattromila abitanti). In bello, evocativo, stile «realismo sovietico», il «Busto» è opera in bronzo, arrivata nel 1970, nell’ambito di gemellaggio con Bendery (o Benderi), allora nell’URSS, ora in Moldova (Moldavia). Sanciva uno storico rapporto di amicizia tra il partito comunista sovietico e quello locale, sin dai tempi, in cui non vi era ancora stata la scissione del 1921, che spaccò i socialisti. Tutto è partito con lettera dei «compagni» di Cavriagno (negli anni Sessanta ricordata da Palmiro Togliatti), di solidarietà allo stesso Lenin ed agli «Spartachisti» berlinesi di Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht (correva il gennaio 1919, la loro rivolta sarebbe stata soffocata nel sangue, in quei giorni, da «corpi franchi», «paramilitari»). L’intervento fu pubblicato da «L’Avanti» ed arrivò sin a Mosca, dove si ignorava persino la collocazione geografica esatta del piccolo centro, ma fu visto come segno molto positivo che arrivava da Occidente. Nei dintorni Borghi e pinnacoli rocciosi hanno tutti castelli risalenti almeno al XI secolo, ai tempi di Matilde di Canossa, che qui aveva il cuore dei suoi numerosi e grandi feudi (a partire dai «Quattro Castella»)...

Stefano Baldinu, uno dei maggiori vincitori di questa edizione del «Parole ed Immagini» è stato «preso al volo», la sera, dopo cena, nella hall di un albergo vicino casa sua San Pietro in Casale, tra Bologna e Ferrara, prima che partisse, il giorno dopo, per altre due premiazioni, una in Romagna ed una in Casentino (zone non lontane). Questo giovane emiliano, di chiare origini sarde, tanta pacatezza e modestia, molti premi (come altri partecipanti a Mellana) raccoglie in ogni parte d’Italia. Scrive nel sardo logudorese delle sue radici, ma anche in italiano e genovese. La sua poesia «Uno sussidiariu de felitzidade - Un sussidiario di  felicità» ha vinto il «cesto» (primo premio, libri e prodotti locali) per la sezione di «Dialetti e lingue naturali», ma anche il terzo premio per la versione italiana. Non pago, ha raccolto un secondo premio con «Questi scilençi (Questi silenzi)», in lingua genovese, ed un terzo con «Miali (Michele)», ancora in sardo. «Conoscere di persona lui ed i genitori, assaggiare il loro “mirto”, è stato un piacere che, da solo, valeva anche tutto il viaggio»...

Poi nella zona tanti sono i borghi medievali che meritano visita, da San Giorgio in Piano, a Bentivoglio (col suo castello, che era della famiglia dei Signori di Bologna prima che fosse occupata dalle forze pontificie), a San Giovanni in Persiceto (dove nel Cinquecento il letterato Giulio Cesare Croce invento i personaggi di Bertoldo, il contadino furbo alle prese con re Alboino, e Bertoldino, il figlio non proprio altrettanto sveglio)... Nelle chiese è facile trovare, sugli altari opere del «Guercino» (uno dei «grandi» del nostro Seicento, all’anagrafe Giovanni Francesco Barbieri, ferrarese, nativo della vicina Cento, «Ci arriveremo la prossima volta») e della sua «Scuola», dagli inconfondibili cieli luminosi giocati tra nuvole e cieli di un azzurro intenso («Per noi è stata interessante anche la scoperta del suo contemporaneo Francesco Albani»). Da non perdere è stata la pieve di San Biagio, a Sala Bolognese, originaria dei tempi di Matilde, ottimamente conservata, e recuperata, nelle sue linee...

Continueranno le «premiazioni itineranti»?

«Certo, con calma, nell’autunno ed oltre... Consegnato l’ultimo “cesto”, ora abbiam targhette e libri che “non vanno a male”...»...












Grazie Cuneo 7


 

sabato 24 settembre 2022

Sandra Ceccarelli, vincitrice sezione "Quel color amaranto" e miglior fotografia della edizione


 

Grazie a La Bisalta (bis e ter)



 

Grazie a La Guida




 

Premiazioni itineranti toscane 2022

 

In Toscana è stata la prima tappa della iniziativa mellanese, con incontri e visite ad esposizioni e borghi...

«Parole ed Immagini»: le prime «premiazioni itineranti»


Sabato 3 settembre, smantellata l’esposizione (aperta sin al 31 agosto), gli organizzatori del «Concorso Parole ed Immagini» di Mellana di Boves son partiti per le loro «premiazioni itineranti». Riflettono con noi. «Abbiamo aggiunto questa iniziativa al nostro “Concorso”, diventato, negli ormai trenta anni di vita, “articolato progetto culturale”, nel periodo della “pandemia”, per “incontrare”, con le precauzioni allora necessarie, dopo le “chiusure”... Ci siamo accorti che vanno continuate, visto che sempre lo spirito è stato quello di “aprirsi all’altro”, di “conoscere persone”, “dialogare”, modo principe del “fare cultura”, il nostro principale scopo, “arricchirsi”... È così freddo spedire un pacco postale ad un vincitore che non ha potuto arrivare nella “remota” Mellana...». La scelta della Toscana, regione notoriamente deliziosa sempre, in questo inizio di settembre, è stata dovuta, anche, ad iniziative di alcuni «partecipanti premiati»... La prima tappa è stata alle porte di Pisa, dove si è incontrata la sedicenne Ginevra Puccetti, lucchese di Porcari (negli ultimi giorni di vacanze balneari in riva al Tirreno), vincitrice della sezione «Poesia e prosa giovane», dopo essere arrivata seconda l’anno scorso. La ragazza cresce, studia con ottimi risultati (ovviamente a liceo classico), pensa al suo futuro, non a caso continua a vincere pacchi di premi in varie parti d’Italia... Poi ci si è spostati a Campi Bisenzio, alle porte di Firenze, dove il fotografo fiorentino Renato Piazzini, insieme a Gianna Randelli, nella limonaia della Villa Moncalvo (edificio di origine medievale, con rifacimenti barocchi, circondato da grande parco), inaugurava l’esposizione «Armonie» (nudi femminile ed elaborazioni, «analogiche», colorate, di «radiografie di conchiglie» (aperta sin a fine mese). In quella circostanza, davanti a buon pubblico è stato premiato sia Piazzini (vincitore della sezione «La fotografie e l’arte», con «Lei e Modì», ritratto femminile del pittore Amedeo Modigliani e sfocata donna in primo piano) che Sandra Ceccarelli (altra fiorentina, vincitrice della sezione «Quel color amaranto», con bel ritratto preso dalla sua recente versione «al femminile» della «Ultima cena» di Leonardo da Vinci, stupendo ritratto, giudicato anche miglior scatto dell’edizione ). Come da scelta dei vincitori, son state consegnate targhette, originali... Il giorno seguente la tappa è stata in Casentino, vicino Poppi, a vedere, nel borgo di Porciano, intorno ad uno dei castelli dei conti Guidi, l’esposizione (allestita sin al 17) di quattordici grandi fotografie di Sandra Ceccarelli (plastificate, da «esterno»), dal tema «Con Dante in Casentino» (il poeta interpretato da giovane in blue jeans, ad evocare versi del poeta, e della sua «Divina Commedia», sullo sfondo dei bellissimi paesaggi della zona). Nella vicina Pratovecchio (bar e sede del Parco) son montate altre due esposizioni dei due, Ceccarelli e Piazzini... La terra toscana è fertile, come nessun altra, forse, ad iniziative artistiche e culturali... Il contemporaneo patrocinio a questo iniziative delle due più grandi Associazioni italiane di fotoamatori, la «FIAF» e la «UIF», ne documenta il livello...

Le successive premiazioni son state fissate in Emilia, con tappa nell’Alessandrino, nel fine settimana di metà settembre , tra il 17 ed il 18...







domenica 21 agosto 2022

Le premiazioni «Parole ed Immagini» di domenica 21

Già all’alba di domenica 21, dall’esposizione mellanese «Parole ed Immagini», ancora allestita, si è presentato il bovesano Lelio Giraudo, ancora vincitore, stavolta nella sezione «Animali selvatici», a ritirare il suo premio... Nella stessa giornata, in orario di apertura pomeridiana, è stato premiato Flavio Vacchetta, di Bene Vagienna, terzo classificato tra le poesie. Diploma di merito è stato consegnato a Monica Stievanin, poetessa ed artista a tutto tondo, altra cuneese di Rocca De Baldi.

Sarà ancora aperta domenica 28, dalle 15 alle 19, ma visitabile in qualsiasi momento, sin al 31, prenotando al 340.3761714...