venerdì 26 luglio 2013


Verdetto della ventitreesima edizione della manifestazione poetica, letteraria, fotografia ed artistica della frazione ai piedi della Bisalta

Il “Parole ed Immagini” di Mellana di Boves prosegue in tempi difficili

 

Anche quest’anno Mellana di Boves, con il suo “Circolo”, ha organizzato la festa della frazione, con programma previsto dal 19 al 25 luglio, e la sta vivendo all’insegna della grande varietà, con un programma completo, che ha spaziato da apprezzate serate gastronomiche (pizza, patatine, “cena del giorno della festa”, davvero ricca e curata, con piatti tipici, polenta, al solito il “piatto forte” locale, oltre a vera “cena”) e musicali (soprattutto “revival” anni Settanta-Ottanta, rock, serata provenzale-occitana...), a manifestazioni religiose (vissute in atmosfera di autentica, sentita, devozione), divertimenti popolari, gare a bocce, ma, persino, momenti culturali. Come sempre non è mancata buona partecipazione ad ognuna delle proposte...

La processione è arrivata sin vicino a casa di frazionista che ha superato, negli ultimi mesi, seri problemi di salute: anche così si crea una “Comunità”...

Tanti giovani si sono visti impegnarsi, con responsabilità e dedizione, in vari momenti della manifestazione...

 

Iniziativa ormai “storica” (accanto alle varie esposizioni, rinnovate ogni anno, curando adeguato “taglio” e presentazione, quest’anno con tema le “ispirazioni” e “l’ispirarsi”) è il concorso “Parole ed immagini”, che compie, ormai, ventitre anni (edizioni), mentre son ben ventisette che si procede in questo curioso, originale, taglio “culturale” di “festa locale” (al conto si devono aggiungere due edizioni fotografiche e due esposizioni storiche, da cui è nato il libro sulla piccola comunità stampato nel 2010 per la terza volta, aggiornato).

Gli organizzatori hanno fatto notare come, anche quest’anno, le giurie fossero soddisfatte della qualità delle opere pervenute .

I partecipanti continuano ad essere, complessivamente, sui trecento (quanto la popolazione della frazione), con calo, riscontrabile in tutte le iniziative del genere, solo per quanto riguarda le fotografie (che costa stampare nel formato richiesto e spedire in adeguato plico), ma le sole opere ammesse sono state più che abbondanti per realizzare valida esposizione. Dei circoli fotografici della zona sola buona partecipazione è arrivata dall’Espera di Roccavione (presente era il Presidente, Pierluigi Peluso).

La caratteristica dell’iniziativa resta il raccogliere partecipanti da ogni parte d’Italia. Gli attuali “Chiari di luna” economici hanno limitato la partecipazione dei premiati da altre regioni un tempo copiosa (presenti, comunque, il fotografo pisano Paolo Ferretti, il poeta e scrittore savonese Pietro Baccino, protagonisti di deliziosi momenti di “lettura”, a fianco dei giurati Lelia Marizza e Giorgio Casiraghi)...

La “giuria degli scritti”, formata dai professori Alessandro Giordanetto, Giorgio Casiraghi (anche ottimo “lettore” della manifestazione) e da Lelia Marizza (“poetessa militante”), ha dichiarato, per la sezione “poesia e prosa giovane” (autori sino a venti anni, molti partecipanti dal Liceo Novello di Lodi) vincitore il racconto “Il labirinto come metafora della vita” di Greta Fusari, da Maleo (Lodi), che ha preceduto altra lodigiana, Alexandra Militaru, di evidente origini straniere ma di grande padronanza della lingua italiana e talento poetico, con le deliziose liriche “Amore” e “Verso lei”.

La sezione, non competitiva, “Invito alla scrittura” ha visto l’ormai abituale partecipazione di ottantina di ragazzi delle classi elementari della frazione Rivoira (tra cui la giuria ha segnalato, comunque, opera a firma Antonio Pellegrino) e di due classi delle scuole medie bovesane.

Nella “Poesia a tema libero” ha raccolto altra vittoria Stefano Borghi, da Milano, con “Disse ti amo”, storia d’amore vissuta durante la persecuzione ebraica, evocata con chiarezza, precedendo il savonese Pietro Baccino con “Quando l’aura soave”, delicata lirica dedicata al ricordo della madre, il meneghino Bruno Lazzerotti con “Milano stasera”, originale sguardo sulla sera della sua città, e “Alle cinque della sera”, della pratese Tiziana Monari, la corrida nella sua crudezza, dalla parte del toro, come metafora di dramma esistenziale. Segnalato è stato “Un’immagine” di Francesca Furlan, padovana, “delizioso calligramme”.

Premio speciale (che includeva fotografia di Giorgio Maria Vannuccini del bellissimo affresco bovesano quattrocentesco, in restauro, con cornice in cotto, di Via Roma, di fronte alla chiesa di Santa Croce) è stato attribuito ad Ida e Luigi Golinelli, di Genova, per “Terremoto”, ottimo testo poetico abbinato ad artistica immagine.

Per la “Prosa”, ha trionfato “Maiali” del bergamasco Alessandro Cuppini (sulle vicende partigiane), già vincitore della passata edizione, che ha preceduto “Joselito e gli anni in tasca” dell’astigiano Aldo Giordanino (anche segnalato per “Don’t cry for her Palestina”) ed, ancora, Stefano Borghi con “Sangue del mio sangue”. Segnalazione è andata a “Delitto perfetto” del torinese Aldo Di Gioa.

Alessandro Cuppini ha completato il suo successo con un secondo posto nella particolare sezione “fiabe e filastrocche” (“Il tappeto Qashqai”, favola, ovviamente, a lieto fine e piena di morali), preceduta solo da “Il noce”, di Pietro Rainero, da Acqui Terme (presente alla cerimonia), elogio alla intelligenza, nella tradizione del racconto di età umanista (in cui maestro era Giovanni Boccaccio).

Nella sezione “Satira e goliardia” vittoria è andata agli “Aiku” (“Ferrero” e “Incidente”) del poeta cuneese Vittore Giraudo, veloci e graffianti, eleganti.

Per la “Poesia religiosa” ha vinto altro partecipante (e premiato) storico della manifestazione: Rosario Castronuovo, modenese di Fiorano, con “La parola”, sulla difficoltà di comunicare ed il sollievo che viene dal rapporto con Dio. Ha preceduto il milanese Rodolfo Vettorello (anche lui già apprezzato in passato, nella scorsa edizione), con “Voi così tristi” (alla ricerca di solidarietà tra le difficili scelte che la vita mette di fronte, anche a fratelli) ed il perugino di Corciano Giuseppe Mandia, con “Wieviel Stuck? Quanti pezzi?” (il desiderio di pace e serenità dopo una grande tragedia, che insegna a vigilare).

Di grande rilievo religioso sono stati ritenuti, dalla giurata Candida Rabbia, anche varie opere in dialetti e lingue naturali: premiata è stata opera di Giuseppe Mina di Ancona (ma bovesano di nascita, noto come Bepe dij Mina), che ha preceduto “Miliu” di Pietro Baccino (scritto nel suo dialetto “di frontiera”, un misto di piemontese e ligure), “Le stagion dla vita” di Umberto Gillio (di Cassinette d’Ivrea) e “Cesiota dirocà (Chiesetta diroccata)” di Mariateresa Cantamessa Andrina di Ivrea, con segnalazione a “Cit camposanto ed montagna” di Albino Barrel (anche lui di Ivrea).

Molti sono stati i premiati per tutte le sezioni “Dialetti e lingue naturali”, che schieravano alcuni dei migliori nomi del settore, non solo del Cuneese o della Regione.

Ancora vero trionfatore è stato Antonio Tavella di Racconigi, che ha ricevuto “premio speciale” per le “poesie” (“Gelà a l’è la stansa”) e primo premio per la prosa, con “Bòrgno, oh bòrgno”. (precedendo “Per l’invern” di Giuseppe Accossato, piemontese trapiantato a Genova, e “Na ombreta par mì e na spuma pa’ i boce”, di Lorenzo Destro da Montesilvano, Pescara).

Tra i poeti notevole il successo dei veneti, con un primo premio alla vicentina Adalgisa Zanotto, di Marostica, con “Vento”, precedendo Gloria Venturini di Lendinara (Rovigo), con “Nol ghea fasea”, due autrice già premiate in passato. Il terzo posto è andato ad Elda Rasero, astigiana di Portocomaro, con “Che spass!”, ex aequo con il presente Attilio Rossi di Carmagnola, con “La vos ed la montagna”, segnalazioni sono arrivate al savonese Pietro Baccino, con “L’éra zun franc”, al Albino Barrel, con “Can e sonaj”, a Giuseppe Mina, con “Malinconia”.

La giuria della “sezione simbolo”, “Parole ed Immagini”, formata da Lelia Marizza, Giorgio Casiraghi, Candida Rabbia, Giampaolo Angius ed Ettore Ramero, ha espresso, come sempre, giudizio articolato, su materiale quest’anno più ricco a livello di “testi” che di “immagini”. Vincitore è risultata la cuneese Virna Brunetto, per immagine di taglio originale abbinata ad intenso testo, seguita dalla coppia genovese Adriana Antonietti e Mabi Col, Gloria Venturini (notevole testo), da rivolese Cesare Ferro (che ha presentato al pubblico della premiazione la protagonista di sua lirica e sua foto, la figlia “Francesca”), con segnalazione a Vittore Giraudo.

La giuria per le “fotografie”, formata da Grazia Bertano, Cornelio Cerato e Gianmario Cerato, ha plaudito al buon livello dei lavori presentati, tra cui sono riuscite ad emergere anche opere  di autori locali, accanto ai protagonisti “foresti” di varie altre edizioni.

Per la sezione “Rappresento la crisi” ha vinto il pisano Paolo Ferretti, che ha preceduto il cesenate Werther Vicini. I due si sono invertiti le posizioni nella sezione “Il colore rosso” (una delle più fortunate e ricche), precedendo delicata immagine di Rinuccia Marabotto Cometto di Chiusa Pesio ed il lombardo (di Olginate, provincia di Lecco) Mario Aliprandi, con segnalazione ad Alessandro Cappellero.  

La fossanese (ed iscritta al Circolo Espera di Roccavione) Loredana Berteina ha preceduto Werther Vicini e Monica Cappellini, langarola di Benevello, nella sezione “La vita dei campi ieri ed oggi”.

Altra fossanese e componente del Circolo roccavionese, Daniela Patriti, ha vinto la sezione “Un ambiente da difendere”, precedendo il cuneese Ermanno Agostinetto, iscritto alla stessa associazione.

Per finire la giovane bovesana Francesca Barbero (anche lei dell’Espera) si è confermata nell’ottimo risultato della scorsa edizione, vincendo l’importante sezione “Il mio scatto migliore”, davanti al barese, di Bitonto, Nicola Colapinto, a Mario Aliprandi e Paolo Ferretti.

Alla bovesana, ha concluso convivio, immancabile.

Gli organizzatori hanno ribadito le difficoltà sempre maggiori nel portare avanti iniziative del genere, ringraziato, tra i vari sponsor, il Comune di Peveragno, per i molti libri messi a disposizione (e finiti nei <pacchi premio>), annunciato iniziativa espositiva delle opere del Concorso nel centro vicino, tra il 31 agosto ed il 13 settembre, spiegato l’allestimento di un “blog” dedicato alla festa (sempre più pubblicizzata soprattutto “on line”): http://festeggiamentimellana.blogspot.it/

 

C.S.













Verdetto

“Parole ed Immagini 2013” - XXIII edizione

Scritti

La giuria della XXIII edizione del “Concorso Parole ed Immagini”, per quanto riguarda gli “scritti”, formata da Lelia Marizza, Giorgio Casiraghi ed Alessandro Giordanetto (con la consulenza, per dialetti e lingue naturali, di Candida Rabbia), si è riunita la sera di lunedì 8 luglio, esprimendo il seguente verdetto.

 

Poesia e prosa giovane-

 

1° “Il labirinto come metafore della vita” - di Greta Fusari, Maleo (Lodi)

- Piccolo e delizioso saggio sul tema del labirinto. Il testo risulta chiaro e al tempo stesso profondo, mai banale. Il giovane autore dimostra un’ottima padronanza dei mezzi espressivi e sa utilizzare con sapienza le citazioni dei “grandi”

 

2° “Amore”– di Alexandra Militaru di Codogno (Lodi)

- Le contraddizioni dell’amore in un testo dal ritmo incalzante: ottimo risultato.

 

3° “Verso lei”- di Alexandra Militaru di Codogno (Lodi)

- Delicata variazione sul tema del desiderio amoroso

 

 

Poesia a tema libero

 

1° “Disse ti amo” – di Stefano Borghi di Cornaredo, Milano

- Un amore più forte dell’orrore dei campi di sterminio: delicate immagini sono scandite sapientemente dall’anafora e descrivono icasticamente un legame più forte di tutto.

 

2° “Quando l’aura soave” di Pietro Baccino di Savona

-  La poesia dà forma alla presenza nello spirito e nella memoria di una madre ormai defunta. Il ricordo che lenisce il vuoto del distacco è reso attraverso una buona scelta di immagini.

 

3° “Milano stasera” – di Bruno Lazzerotti di Milano

- Interessante sguardo sulla sera milanese, che si lascia apprezzare soprattutto per l’immagine conclusiva.

 

4° “Alle cinque della sera” – di Tiziana Monari di Prato

-Originale descrizione dell’agonia di un toro nella liturgia della corrida.

 

 Premio speciale: “Terremoto! di Ida e Luigi Golinelli di Genova

L’angoscia, il dolore, i sentimenti generati dal dramma del terremoto sono resi con straordinaria efficacia attraverso immagini di rara intensità.

 

Segnalato “Un’immagine” di Francesca Furlan di Sarmeola (Padova)

Delizioso calligramme

 

 

Prosa a tema libero

 

1° “Maiali” – di Alessandro Cuppini, Bergamo

-Il racconto ci parla di un periodo nel quale i giovani uniti ai partigiani, dalla montagna, combattevano la loro battaglia. Il protagonista, lasciati gli studi, si trova come altri della sua età proiettato in una nuova vita fatta di spari, di fame e di solitudine. È, quindi, facile innamorarsi più con il corpo che con il cuore! Ed è per questo che, dal racconto, si avverte la prepotente delusione dal tradimento di un'amicizia più che dell'amore stesso! Buona costruzione letteraria e armonia di lettura.

 

2° “Joselito e gli anni in tasca” – di Aldo Giordanino di Asti

- Con questo racconto, l'autore ci porta a scoprire dei ricordi nascosti nel fondo della memoria. Con dei flash-bak tra passato e presente, si intrecciano ricordi d'infanzia. Un nome confuso con un altro pur non riferendosi ad un personaggio ben noto, rievoca la figura particolare e colorita di un uomo capace di creare grandi emozioni.

 

3° “Sangue del mio sangue” – di Stefano Borghi di Cornaredo (Milano)

- Con questo racconto, sprofondiamo nell'abisso terribile della violenza sulle donne. La protagonista è solo una bimba, alla quale viene negata l'infanzia, mentre l'acqua putrida dell'abisso le impedirà di respirare. Con mente selvaggia le vengono tagliate le ali per tutta la vita. La parola "ODIO" non sarà che un amaro riscatto incapace tuttavia di restituirle il volo.

 

Segnalato “Don’t cry for her Palestina”- di Aldo Giordanino di Asti

-Nessun amore è forte come quello che non si è mai vissuto.

L'amore, quello che affronta il quotidiano, è fatto di parole, di impegni, di propositi da mantenere.

L'amore mai vissuto, è fatto di sole immagini, di sogni, e desideri impagati.

In questo racconto, nella luce di un mattino a Gerusalemme, nasce un sogno che continuerà ad esistere senza mai morire.

 

Segnalato “Delitto perfetto”- di Aldo Di Gioia di Torino

-Racconto colorito e spiritoso che, sino alla fine, non rivela il suo gioco.

Il protagonista appare coma un losco figuro e ritrovarlo a tavola intento a gustare il "saporito cadavere", riesce a strappare un sorriso al lettore stupendolo piacevolmente.

 

 

Fiabe e filastrocche-

 

1° “Il noce” – di Pietro Rainero, di Acqui Terme (Alessandria)

-Fiaba che riesce a stuzzicare la curiosità del lettore con enigmi e logiche matematiche.

Come in ogni fiaba che si rispetti, verrà conquistato il cuore della principessa non con prove di coraggio, ma con il sapiente utilizzo del cervello umano. Come ci ricorda il titolo, fedele riproduzione di questo organo ce lo regala la natura nella metà di una noce.

 

2° “Il tappeto Qashqai” – di Alessandro Cuppini di Bergamo

-Il lieto fine di questa fiaba, ci insegna che anche il figlio del re vivrà felice e contento solo dopo aver imparato un mestiere. La saggia pastorella, con uno strattagemma, non solo gli regalerà il suo amore, ma la salvezza della sua vita.

 

 

 

 

 

Poesia religiosa-italiano

 

1° “La parola” – di Rosario Castronuovo di Fiorano (Modena)

- L’autore sottolinea con efficacia la crescente e colpevole difficoltà del comunicare ed il personale sollievo nell’intimo rapporto con il divino.

 

2° “Voi così tristi” – di Rodolfo Vettorello di Milano

– L’autore coglie la colpevole indifferenza che accompagna la tragedia di fratelli costretti a scelte difficili, alla ricerca non solo di atteggiamenti e parole compassionevoli ma di concreta solidarietà.

 

3° “Wieviel Stuck? (Quanti pezzi?)” – di Giuseppe Mandia di Corciano (Perugia)

- Da una grande tragedia emerge il desiderio di pace e serenità multicolore. L’atrocità incancellabile ci costringe comunque a vigilare sulla brace malvagia.

 

 

Satira-

 

1° “Ferrero” e “Incidente” – di Vittore Giraudo di Cuneo (Passatore)

Due aiku. Il primo gustoso, ma un poco amaro, accostamento di squisitezze alla fine annunciata di un amore. Il secondo sintesi estrema di un rapporto all’apparenza fugace che racchiude nell’intimo dell’autore grande dolcezza e assoluta passione.

 

 

Dialetti e lingue naturali (poesie)

 

Premio speciale: “Gelà a l’é la stansa”: di Antonio Tavella, di Racconigi (Cuneo)

Un present lontan ch’a pija ant ij vers la concretëssa ‘d mincadì. As mës-cio fiamele ‘d foalé e cèiror ëd calignëtte dë stèile lontan-e, fongà ‘nt ij bambass dle nebie : tra tajarin ëstendù sij canaveuj e ‘n bussolin fiorì sël bon dl’invern (ma ‘d galaverna), ël cheur a s’arlegra ‘nt ël pënsé a le ciance ‘d re-cocal (doman). . . .Ma la bisa a marca fiòca e a ven veuja dë scarpisé sla gèira gelà, scotand lë schërsiné dij pass.

 

1° “Vento” di Adalgisa Zanotto di Marostica (Vicenza)

(Dialetto veneto) Uno sciamare di ricordi nella voce del vento,  che riporta con il suo fiato fiori appassiti, acque ghiacciate, silenzi colmi di sogni : tutto tra un intenso stormire ad un passo dall’anima.

 

2° “Nol ghea fasea” di Gloria Venturini di Lendinara (Rovigo)

(Dialetto  veneto)  Il dramma del morire in un mondo attratto solo dal miraggio del superfluo, dove supeflua è diventata anche la vita : brevi, toccanti immagini d’un’umanità sola che passa nell’indifferenza e  che spesso trova consolazione nel suo stesso carnefice : una semplice bottiglia di grappa.

 

3° ex aequo “Che spass!” di Elda Rasero di Portocomaro (Asti)

La volubilità dell’uomo (già propria della sua infanzia) connota questi versi, che del balocco nuovo descrivono con freschezza la qualità diversiva momentanea : non importa che il bizolen “at saoti dòss” con la sua vivacità  . . . . . . poichè cresce e diventa ingombrante – E così “ con in meter ad cadan-a” va a finire “drè da cä” come qualunque altra “smora vegia”.

 

3° ex aequo “La vos ed la montagna” di Attilio Rossi di Carmagnola (Torino)

L’ëncant ëd la montagna a l’é rendù con la presenza viva dl’òm dël pòst, përdù ant ij sò pënsé. Ma la veuja ‘d conté a lo cissa, al salut dël forësté . Parèj chiel a jë smon sò mond piturà dë scalabrun-e e tramont, trapontà dë stèile, forà mach da la vos ëd la montagna,  na vos ch’a sa sempe ‘d pas e mai ‘d guèra.

 

Segnalata: “L’éŕa żun fŕanc” di Pietro Baccino da Savona

Ventidue anni, una delle tante gioventù stroncate dalla guerra sempre ingiusta, che s’impadronisce dei destini umani con spietata indifferenza.

 

Segnalata: “Can e sonaj”di Albino Barrel di Ivrea (Torino)

L’absògn  fòrt, pë un cheur bërgé, dë scoté ‘ncora la musica molsin -  a dij sonaj e dle pasture pì aute.

 

Segnalata: “Malinconìa” di Giuseppe Mina di Ancona

A l’é ‘nt ël calé dël sol che j’ ombre nèire coma ‘nmascà a fan brajé pì fòrt j’arcòrd ëd vita, ch’a vesto fin-a ij brich ëd j’anviron.

 

 

 

Dialetti e lingue naturali (prose) (“Le conte”)

 

1° “Bòrgno, oh bòrgno” di Antonio Tavella, Racconigi (Cuneo)

Na  conta ‘nciarmanta, afrosa e grignòira ant l’istess temp, ambientà d’antorn a na rol anmasconà ‘nt j’anviron ëd la Madòna ‘d Canteugn : a l’é lì che Braje Bleuve (l’diav) as presenta pijand le noanse pì stravise e , sempe belelì, la conta a finiss pròpi dal Santuari ‘d Canteugn (e ancora d’antorn a na bela ‘ntaulà . . . . për ël sufrage dij pecà : ma nen coj dij salam , neh ?)

 

2 ° “Per l’invern” di Giuseppe Accossato di Genova ……………………………….

Conta dlicà ‘d metà agost, andoa, a la vision dël mar, a ven a sovraponse (coma ‘nt na vision) la figura ‘nciarmanta ‘d Nòna Maria, sempe ‘ngagià a fé provista ‘d lòn ch’a smon la stagion bela : “Për l’invern” a arpetìa, vagnandse ‘l tëbbi molsin ëd la stagion pì longa, cola Eterna.

 

 3 ° “Na ombreta  par mì e na spuma pa’ i boce (overosìpia, el saòre de la contentessa)” di Lorenzo Destro di Montesilvano (Pescara)

Racconto letteralmente frizzante e schietto, dove la riscoperta d’una bevanda d’un tempo (la spuma), riecheggia con immediatezza gli anni dell’infanzia e le vacanze in campagna nel “brolo” incantato dello zio Fiore.

 

 

Poesia religiosa-in dialetti e lingue naturali

 

1° “L’ombra” di Giuseppe Mina di Ancona

Ombre ‘d minca sòrt (dël Mal, dla Cros, d’un Seugn) a ‘mbrasso ‘l mond, ma ‘nt ij vers dal ritm a martel, sempre la ciusa as sara con n’oposission ch’as trasforma peui , da utiss ëd mòrt, a un ëd vita : a l’è la Speransa ch’an lassa sugné !

 

2 ° ex aequo “Miliu” di Pietro Baccino di Savona

Al pianto che saluta Miliu, la neve che scende leggera pare far da contrappunto, a smorzare il distacco da un uomo “ muntà sü, fin’a u zé”; lui, così preso fino all’ultimo dal lavoro, anche se “l’ova šquoxi zent’agni” e dal suo dialetto che gli dava tanta gioia.

 

2° (ex aequo) “Le stagion dla vita” di Umberto Gillio di Cascinette d’Ivrea (Torino)

As coro apress nòste stagion, da l’Invern giassà dla Fé përdùa a la Speransa artrovà ‘nt la Prima, a la Carità bondosa dl’Istà ..  . . . .  , fin-a a che ‘dcò le ilusion (feuje d’or) a calo ën coj viroj che peui an àusso ant l’Etern.

 

3 ° “Cesiòta dirocà” di Mariateresa Cantamessa Andrina di Ivrea (Torino)

Bela coma na canson, la poesia a gropa ‘nsema magon e orassion, ch’a sbon-o dal cheur ant ël vëddi la cesiòta mal rangià ma dcò giojosa ‘nt la vos ësclin-a ‘d soa ciòca che ‘l vent a fa soné : soma noi ij tapin, a smija dine soa canson.

 

Segnalazione: “Cit camposanto ed montagna” di Albino Barrel di Ivrea (Torino)

A basto pòchi vers . . . .e la borgà l’é tuta lì , adess, ant ël silensi dij brich : gent ch’a s’arpòsa sota l’istess cel ch’a l’ha vistla ‘ngagià. A scoro le orassion e ij pior, a s’arvivo ij nòm amis.

 

 

 

Sezione “Parole ed Immagini

 

 

La giuria della XXIII edizione del “Concorso Parole ed Immagini”, per quanto riguarda la sezione “simbolo”, “Parole ed Immagini”, formata da Giorgio Casiraghi, Lelia Marizza, Candida Rabbia, Ettore Ramero, Giampaolo Angius si è riunita la sera di giovedì 4 luglio, esprimendo il seguente verdetto.

 

1° Virna Brunetto di Cuneo

- Lavoro perfettamente rispondente al tema, con attinenza e complementarità di testo, intenso, consiso, e foto, efficace, comunicati.

 

2° Adriana Antonielli e Mabi Col di Genova

-Per “Trame imperfette”, immagine elaborata, superando i confini tra la foto ed il dipinto, abbinata a testo intenso ed efficace, pieno di immagini, musicale.

 

2° Gloria Venturini di Lendinara (Rovigo)

-Per “Come musica gitana”, raffinato testo, pieno di evocazioni, ben abbinato ad immagine che lo richiama e sottolinea, dalla composizione intensa.

 

3° Cesare Ferro di Rivoli Torinese

-Per “Francesca”, immagine di grande impatto visivo, potenza espressiva, abbinato a testo adeguato, sentito e comunicativo, nella sua semplicità, immediato.

 

Segnalato Vittore Giraudo di Cuneo

Immagine di grande immediatezza (auto con neve e... disegno), legata al contesto del quotidiano, vissuta, e commentata, con ironia, verve...

 

 

 

 

 

 

 

Fotografie

 

La giuria della XXIII edizione del “Concorso Parole ed Immagini”, per quanto riguarda le “fotografie”, formata da Grazia Bertano, Cornelio Cerato e Gianmario Cerato, si è riunita la sera di mercoledì 3 luglio ed ha espresso il seguente verdetto.

 

 

1 -  “Rappresento la crisi”

 

1° Paolo Ferretti di Fornacette di Pisa

- Per la sua serie, con particolare riferimento alla “Foto 2 – Usa e non getta”, che ben rende il tema richiesto, documentando la “riduzione in minimi termini”.

 

 

2° Werther Vicini di Cesena

- Per la foto 4, “La comune disperazione”, bella composizione, buon bianco e nero che centra il tema proposto.

 

 

2 - “Il colore rosso”

 

1° Werther Vicini di Cesena

- Per la foto 8 “Rosso fumo”, originale espressione del tema, attimo colto, sensazione quasi metafisica, dove a nuvola di fumo rosso spicca grazie ai toni neutri dell’ambiente.

 

2° Paolo Ferretti da Fornacette di Pisa

- Per la foto 4 “Respiro”, per l’attimo colto con prontezza nel movimento ed espressione dell’atleta, tra gli schizzi dell’acqua, realizzato con ottima tecnica (eccettuando un uso forse eccessivo della “massa di contrasto”).

 

3° ex aequo Rinuccia Marabotto Cometto di Chiusa Pesio

-per “Arco rosso con bicicletta” per l’ottimo equilibrio compositivo, la semplicità ed efficacia del gioco di linee e forme.

 

3° ex aequo Mario Aliprandi di Olginate (Lecco)

-per la foto 2, riuscita composizione, con bella immagine pulita

 

Segnalato Alessandro Cappellero di Borgo San Dalmazzo

-per la foto “Ton-sur-ton”, bella idea realizzata con buona tecnica, immagine che avrebbe avuto, probabilmente, ancora maggiore forza con taglio più corto, leggermente sotto i capelli (visto che l’avambraccio, nel caso, nulla par aggiungere alla composizione).

 

3 - “La vita dei campi ieri ed oggi”

 

 

1° - Loredana Berteina di Fossano (Cuneo)

-Per “Campagna toscana”, ottima composizione, di buona tecnica, in bianco e nero, senza tempo.

 

2° Werther Vicini, Cesena

- per “Dopo il raccolto”, ottima composizione grafica, minimalista, delicato equilibrio di masse e linee. 

3° Monica Cappellini di Benevello (Cuneo)

- Per la foto “La passione di una vita”, per la buona ripresa con l’utilizzo della messa a fuoco selettiva (dei due scatti dello stesso soggetto, ambedue validi, avremmo preferito quello con palo sfocato in primo piano, che sottolinea l’immagine), con composizione riuscita e momento descritto più che validamente.  

 

4- “Un ambiente da difendere”

 

1° Daniela Patriti di Fossano (Cuneo)

-con “Langhe”, composizione semplice ma piacevole, equilibrata e pulita.

 

2° Ermanno Agostinetto di Cuneo

-  Per la foto 1 “Oasi della Madonnina”, momento colto “al volo,” letteralmente, “attimo fuggente” fissato. L’immagine avrebbe ancora più forza, riteniamo, con inquadratura “panoramica”, per esaltare l’unica, ottima, linea compositiva (uccello ed acqua), in una presentazione maggiormente orizzontale (anche se questo viene limitato, ci rendiamo conto, dai formati chiesti dal concorso, necessari, ma in questo caso controproducenti, cui avremmo concesso deroga).

 

 

5 - “Il mio scatto migliore”

 

Francesca Barbero di Boves (Cuneo)

- Per scatto della serie “L’Aia 2013”, raffigurante “volatile e ciclista”, con composizione equilibrata, punto di vista azzeccato, una foto suggestiva che richiama i grandi maestri del Ventesimo secolo

 

2° Nicola Colapinto di Bitonto (Bari)

- Per “Accarezzando il futuro”, scatto delicato, di ottima tecnica, che comunica emozioni legate alla esperienza, unica, della maternità.

 

3° ex aequo Mario Aliprandi di Olginate (Lecco)

Per la foto “Equilibrio”, dalla ottima composizione grafica, con azzeccato bianco e nero seppiato

 

3° ex aequo Paolo Ferretti di Fornacette di Pisa

Per la foto che possiamo intitolare “Caffè Elena”, dalla elegante composizione, la capacità di cogliere l’espressione e la tipologia dei soggetti, scatto pittorico e poetico, senza tempo.

 

 

Mellana di Boves, 21 luglio 2013
Ai vincitori dei "premi speciali" della XXIII edizione del Concorso Parole ed
Immagini di Mellana di Boves (nella foto di Beppe Andreis il poeta di racconigi
Antonio Tavella), tra l'altro., è arrivata, consegnata dal sindaco di Boves,
riproduzione fotografica (di Giorgio Maria Vannuccini) della bellissima lunetta
gotica, quattrocentesca, con cornice in cotto, di Via Roma (anche utilizzata in
apertura del nuovo sito comunale, bovesonline, non a caso).
Da più parti ci viene confermata l'intenzione di procedere a prossimo,
imminente, indispensabile, intervento di restauro, con fondamentale contributo
della Provinca (Assessore alla cultura Licia Viscusi).

lunedì 22 luglio 2013

INAUGURAZIONE

Le inaugurazioni della sera del 19, con buona partecipazione (Sindaco di Boves in testa), sono terminate con proiezioni di fotografie del Nepal (alcune delle quali saranno esposte nel Circolo), a cura di Franca Formento (lavoro "corale" di gruppo di viaggiatori).






Domenica 21 alle 16 si svolge la cerimonia di premiazione del Concorso nazionale “Parole ed Immagini” (poesie, prose, abbinamenti con opere grafiche, fotografie), giunto alla ventitreesima edizione (con previsto altro momento espositiva a Peveragno, dal 31 agosto al 13 settembre, durante le celebrazioni in quel periodo).

Oltre alle opere del Concorso e a quelle dei tanti bambini partecipanti alla sezione, non competitiva, “Invito alla scrittura”, è riproposta la collettiva “L’arte secondo me”, dove, tra Salone ed ex Scuola, si possono vedere le particolari ceramiche di Krystyna Chartowska Dutto, le tecniche miste di Flavio Accamo, “Ciata”, i “ritratti bovesani” di Carlo Cerato, le fotografie dal Nepal di Franca Formento (con raccolta benefica di fondi), una panoramica della creatività senza confini di Adriano Pellegrino, “Griota”, un ricordo dello scomparso amico e fotografo Claudio Cerato, i minerali e fossili di Marcello Pellegrino, opera di quella grandissima artista che è la natura, le immagini di "Famiglie mellanesi" raccolto da solerte gruppo di frazioniste...

MUSICA

Sabato 20 “Mellana Music Fest”, con la musica adeguata (terminerà il DJ Marchisio), birra, patatine, pizze (anche “fantasia”, “margherite con aggiunte”), panini, hamburger...
Domenica 21 si suona e si danza a ritmi occitano-provenzali (“Lhi Jarris”).

venerdì 19 luglio 2013

Continuano i preparativi per la festa mellanese : lentamente le esposizioni prendono forma e nulla stiamo trascurando di assaggiare dei prossimi menù gastronomici.....



A Mellana di Boves fervono i preparativi, aspettando il sole del fine settimana, per la festa...
Le esposizioni saranno inaugurate stasera.

giovedì 18 luglio 2013

A Mellana minerali e fossili di Marcello Pellegrino


Marcello Pellegrino è notissimo a Boves per la sua attività professionale nell’edilizia, storico vanto cittadino.
Chi meglio lo conosce sa di sua passione, quella per i fossili e minerali, di cui è competente collezionista, che lo ha portato a restare, per anni, tra le “colonne portanti” di gruppo “minearologico” bovesane (riunioni settimanali), scioltosi, per “assenza di ricambio”, mancato arrivo di “giovani” (come pare destino per varie associazioni), un ventennio fa.
Ci spiega: “È una passione nata trenta anni fa, seguendo i figli nei loro studi, e che non mi ha abbandonato ancora adesso, anche se è sempre più difficile raccogliere minerali (da quelli son partito e restano al centro della mia attenzione) e fossili, viste le leggi molto rigide sul territorio nazionale... Questo, ovviamente, vale soprattutto per i giovani che si avvicinano a questi interessi...”.
A Mellana ci porta campionario della sua raccolta, che diventa molto di più che una ennesima “ambientazione” originale alle nostre esposizioni artistiche...
Stavolta diventa “arte tra l’arte”, capolavori prodotti da quella maestra inarrivabile che è la natura, capace di scolpire quanto il genio umano neppure arriverebbe ad immaginare...



Nuove maglie a Mellana
Per la festa, con generoso sponsor Aurelio Baudino, un frazionista, il Circolo
di Mellana di Boves ha nuova maglietta (blu).

venerdì 12 luglio 2013

FESTA PATRONALE DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA 
19 luglio – 25 luglio 2013

Circolo ACLI Mellana

Funzioni religiose:
DOMENICA 21 LUGLIO
ore 10,00 Messa Solenne con Processione e benedizione
ore 15,00 Vespro


VENERDI'19 LUGLIO        ore 20.45 Inaugurazione esposizioni.
  • XXIII edizione del Concorso “Parole ed Immagini” e della sezione “Invito alla Scrittura”
  • Collettiva artistica “L’arte secondo noi”
  • “Ritratti bovesani e non”, di Carlo Cerato
  • “Ceramiche” di Krystyna Chartowska Dutto
  •  “Tecniche miste, omaggio ad Arman”, di Flavio Accamo “Ciata”
  •  “Le mie ‘ispirazioni’” antologia delle opere di Adriano Pellegrino “Griota”
  • “Ricordando un amico” fotografie di Claudio Cerato “Pritò”
  • col patrocinio di “Antichità Portobello” di Boves 
  • - “Famiglie mellanesi, ieri ed oggi...”, la frazione racconta il suo passato, le radici del suo presente...
  • Proiezione fotografica di “Immagini dal Nepal”, a cura di Franca Formento (di cui verrà allestita esposizione nella ex-scuola)
Leggi la locandina


 Allestimento floreale della “Floricoltura Anita & Lisa”di Mauro Racca – Fontanelle

SABATO 20 LUGLIO         Mellana Music Fest” - Quinta Festa della Birra 
  • ore 19,00  Pizza (“margherite” e con... “fantasia”), panini, hamburger, patatine...
  • ore 21.00  Apertura esposizioni
  • ore 22.00  Musica del gruppo “T-Zigane”, a seguire “DJ Marchisio”


DOMENICA 21 LUGLIO               ore 16,00 Divertimenti popolari
  • “Giochi mellanesi” 1^ manche
  • Apertura esposizioni
  • Cerimonia di premiazione con lettura di testi  
  • XXIII edizione del Concorso “Parole ed Immagini” e della sezione “Invito alla Scrittura” (a cura di Giorgio Casiraghi) 
  • ore 19,00 Pizza e patatine
  • ore 20,00  “La cena del giorno della festa”, tipica gastronomia locale (a esaurimento posti)  
  • ore 21,00  Serata musicale con “Lhi Jarris” (musica occitano-provenzale)  

                                              
LUNEDI' 22 LUGLIO         
  • ore 19,00 Pizza e patatine
  • ore 20,00 Polenta, spezzatino, salsiccia e formaggio
  • ore 21,00 Serata musicale con “Dario ed Ivano”  
  • ore 24,00 Chiusura esposizioni


MARTEDI' 23 LUGLIO      ore 20,00 
  • Finale “Giochi mellanesi”
  • Inizio della gara di petanque        
  • Momento conviviale di frazionisti, Circolo, organizzatori ed espositori


MERCOLEDI' 24 LUGLIO   ore 20,00 
  • Prosecuzione della gara di petanque


GIOVEDI' 25 LUGLIO       ore 20,00 
  • Finale della gara di petanque


                              
L’INGRESSO A SPETTACOLI ED ESPOSIZIONI SONO GRATUITI
I FESTEGGIAMENTI AVRANNO LUOGO NEI PADIGLIONI DELLA CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI BOVES, BANCA DI CREDITO COOPERATIVO. 
FUNZIONERA' SERVIZIO BAR.

L'Organizzazione declina ogni responsabilità per eventuali danni a persone o cose.

Carlo Cerato

  

Ciata

Claude

Griota

Kristyna

Franca Formento

Fotografie della passata edizione