lunedì 18 luglio 2016

Poesie vincitrici 2016


Mani da vecchio

 

Mani da vecchio, scarne, disegnate

di vene blu in rilievo, macchie scure,

la pelle a grinze come un otre sgonfio

rivelano i miei giorni consumati.

Le riguardo alla luce della sera

di un cielo grigio d’addensate nubi

e m’ingegno a fatica di pensare

com’erano una volta, ch’ero bimbo,

minuscole, ma colme di speranza,

desiderose di abbracciare il mondo,

di stringere le redini del tempo,

di sfiorare il bel volto di mia madre

già segnato dagli anni. La memoria

svanisce lentamente e sembra proprio

che i giorni mi cancellino pian piano,

ma ancora posso sentire la dolcezza

che t’illumina gli occhi, quando immagino

di poterti donare una carezza.

 

Pietro Baccino, Savona

 

 

 

Palcoscenico (1-1997)

 

Ti saluto,

Mio Unico Pubblico,

seduto in prima fila,

su una poltrona di velluto…

 

Ti saluto e ti amo,

Mio Unico Pubblico,

perché noi siamo così,

attori di vecchia scuola,

di epoche eroiche e romantiche,

fuori da questo tempo veloce,

senza più momenti per sognare…

 

Ti recito la mia vita,

che poi è anche la tua,

che sento come la nostra,

in battute brillanti,

in lacrime accennate,

di maschere credibili,

tanto da sembrare vere,

lontane dalle esagerazioni,

di farse e tragedie…

 

Ti recito la mia vita,

ti recito la tua vita,

che spero sia la nostra vita,

in analisi acute,

in metafore folgoranti,

in episodi emblematici,

sotto questi timidi riflettori,

come luce di luna…

 

Recito e ti amo,

in questa commedia così vera,

piena del tuo profumo,

dalla prima fila,

che è già palcoscenico…

 

Adalberto Torelli

Cuneo

 

 

 

Palcoscenico 2015

 

C’è sempre un palcoscenico,

in un piccolo teatro barocco,

fronzoli ottocenteschi,

di ovvio pessimo gusto,

tra dorature e rattoppi,

e tanto velluto liso,

di sedie vuote...

 

Continuiamo a recitare,

le nostre vite,

in battute brillanti,

versi musicali,

ironie sottili...

 

La differenza,

più evidente ogni sera,

è la stanchezza,

che ha ucciso il dolore,

persino...

 

Mio unico pubblico,

non mi importa più,

neppure,

se applaudi,

se lo fai per sola cortesia,

o se ci sei...

 

Non provo neanche più,

a lanciare occhiate,

nascoste,

nel buio della platea...

 

Adalberto Torelli

Cuneo

 

 

 

“Chi mi chiama soldato”

(Ad un fante zappatore, Asiago 1917)

 

Sono ancora qui, al segreto riparo

nel grembo di questa mia nuova terra

sono ancora qui, ma lontano è lo sparo

passato in un giorno d’inverno e di guerra.

 

La divisa leggera era senza colore,

mangiavo la zuppa e scaldavo le mani

novembre donava un tiepido sole

pensavo alla vita e sognavo il domani.

Ho avuto pensieri che volavano alto

e una lettera aperta sempre sul cuore,

la paura non ha fermato il mio salto

ma nel sangue versato ho sentito il dolore.

Ho amato la valle e queste montagne

soltanto alla fine del mio breve viaggio;

son cresciuto con cene di sole castagne

ma ho scavato trincee di puro coraggio.

 

Sono ancora qui, in un filo leggero di fiato,

nel bianco delle strade che vanno in salita,

sento ancora chi mi chiama “soldato”

ma trattengo il respiro e canto alla vita.

 

Maria Francesca Giovelli

Caorso (Piacenza)

Verdetto Parole ed Immagini 2016 - XXVI


Scritti

La giuria della XXVI edizione del “Concorso Parole ed Immagini”, per quanto riguarda gli “scritti”, formata da Valentina Biarese, Giorgio Casiraghi ed Alessandro Giordanetto (con la consulenza, per dialetti e lingue naturali, di Candida Rabbia), si è riunita, venerdì 1° luglio giugno, alle 19, nella sede del Circolo, esprimendo il seguente verdetto.



 Poesia e prosa giovane-

 
1° “Unico fra tanti” - di Luce Santato, Lendinara (Rovigo)

-I brevi versi liberi della poesia riescono a evocare con intensità una storia densa di affetto, fiducia, e comprensione, tristemente interrotta dal destino. Il tono colloquiale e la semplicità delle immagini raccontate restituiscono con naturalezza una sensazione di dolcezza e malinconìa.

2° “L’ultimo canto”– di Luce Santato, Lendinara (Rovigo)

-L’opera esprime la disperazione di una dipendenza: i versi constatano in prima persona la delusione di un fallimento esistenziale e la rabbia di chi non trova soluzioni. La bottiglia vuota diventa metafora di una vita ferita, e i termini "grido" e "canto", con cui la poesia si conclude, ne sottolineano con rapidità l'epilogo tragico.

 

 
Poesia a tema libero in italiano

 

1° “Mani da vecchio” di Pietro Baccino, Savona

-Un velo di malinconia lega i versi dell’autore che descrive con efficacia gli impietosi segni del tempo che scorre, ma richiama con altrettanta forza le emozioni e i progetti coltivati da fanciullo. Deliziosa e struggente l’immagine, ancora viva, della gioia di mamma, felice per una carezza, dolce gesto d’amore.

2° “Palcoscenico 2015” di Adalberto Torelli, Cuneo

- Un amaro parallelo tra la scena teatrale e la vita dove degradano e si sfuocano immagini, curiosità ed emozioni. L’indifferenza e il pessimismo calano un sipario di buio e silenzio tra l’attore e la vita.

3° “Chi mi chiama soldato (ad un fante zappatore, Asiago 1917) – di Maria Francesca Giovelli, Caorso (Piacenza)

- Ancora una volta e per mai dimenticare, l’autore narra con delicatezza il sacrificio dei tanti caduti nel Primo conflitto mondiale.

Il lavoro si concentra sui sentimenti di un fante rubato ai suoi costumi e alla sua terra.

 

 
Prosa a tema libero in italiano

 

1° “Quello che corre” di Paolo Arnolfo, Busca (Cuneo)

-L’attività sportiva della corsa è il filo conduttore di un percorso di recupero della memoria di una vita. Passo passo si dipanano eventi e riflessioni profonde, fino all’inaudita tragedia della morte del figlio, dolore indicibile che solo dopo venti anni il protagonista riesce ad affrontare.

 2° “Come le mele” di Gloria Venturini, Lendinara (Rovigo)

Un uomo vedovo ripensa alla sua vita: delicata riflessione in prosa sul tema della perdita e sulle piccole cose che caratterizzano ogni esistenza.

 “Un momento tanto atteso” di Ornella Zambelli, Calolziocorte (Lecco)

-Ironico e divertente, il racconto sorprende un’amante in attesa del momento decisivo in cui –o la va o la spacca – costringerà il suo uomo a lasciare la famiglia per unirsi a lei: ma i momenti decisivi non sono mai come ce li aspettiamo.

 

Satira

 

Premio speciale a Vittore Giraudo, Cuneo

-Per le sue opere (in particolare, quest’anno, “Scritta mentre sono in sala di attesa al pronto soccorso”), liriche anche nella tradizionale forma giapponese degli aiku, piene di ironia, estrosità, creatività, ma anche capaci, oltre il momento di sorriso, oltre l’assaporar l’arguzia, di far riflettere, di analizzare la realtà attuale e le evoluzioni dei tempi, con lucidità, fuori dagli schemi, dagli schieramenti, dalle remore e dalle auto-censure.
 
 
 
Dialetti e lingue naturali - poesie

 

“A l’ësfiorì ‘d na reusa” di Antonio Tavella, Racconigi (Cuneo)

-(In piemontese) L’autore, sciogliendo il nodo evolutivo che porta il linguaggio ed essere “senza frontiere” (ovvero a  creare bellezza assoluta indipendentemente dalla lingua usata, fosse anche la più primitiva), conferisce al tema eterogeneità d’argomenti e dovizia lessicale, rivelandosi grande conoscitore di questa lingua “rude”, che  è riuscito a piegare fino al punto di riuscire ad esprimere il soffio dell’anima.

2° “Ra me isura” di Pietro Baccino, Savona

-(In ligure): l’autore ripercorre antichi sentieri della terra atavica, dopo il faticoso vagare su quelli aspri e stranieri. Viaggio della memoria che i suoni della lingua naturale rendono ancora più toccante, rieccheggiando le  voci avite.

3° ex aequo “Ra carità” di Elda Rasero, Portacomaro (Asti)

-(In piemontese astigiano) Pochi sintetici versi bastano a restituirci un’atmosfera di festa, carica di candori e profumi che rimandano alle antiche usanze, quando si premiava la più bella “carità”(dolce tipico).

3° ex aequo “La puèra” di Giuseppe Ramella di Caravonica (Imperia)

-(In ligure) È un vero e proprio inno che l’autore dedica alla piccola roncola, umile attrezzo per potare, usata anche per ripulire dagli sterpi muri e fossati. Sempre pronta all’uso, ora rivive, insieme ad un tempo ormai concluso, solo più nel ricordo di chi l’ha adoperata.

Segnalate:

-“Poesie” di Nicolina Ros,  San Quirino (Pordenone)

(In friulano) sintetici versi colgono nella sua essenza il senso della poesia, che sa trasformare emozioni, melanconie e trasalimenti in bellezza, sciogliendo i nodi dell’inquietudine.

-“Caleidoscòp” di Giuseppe Mina, Ancona

 (In Piemontese) Come  un barbaglio di luce improvviso, l’autore rende lo splendore di attimi che non tornano più, scintille di ricordi allacciati nella danza del cuore.

 

Dialetti e lingue naturali - prose (“Le conte”)

 

1° “Ëd feste da bal” di Antonio Tavella, Racconigi (Cuneo)

(In piemontese) Si intrecciano nel racconto i balli campestri e quelli delle altre feste nuziali con quelli più rischiosi dei sabba stregoneschi: è qui che  la fantasia dell’autore raggiunge l’apice nel descriverne le scene “... na dosena ‘d diavlass che, ën bufand... a l’avìo fèit ëd ciadei e  ‘d bacalèt ch’as sentio manch a Salusse a la fera dij pocio”.  La complessità dell’articolazione idiomatica è certo tra la più alte registrate, tra gli autori di letteratura piemontese.

 “Pidrèn e sò cavalin-adi Luciano Ravizza, Castell’Alfero (Asti)

-(In piemontese astigiano) La storia toccante di Pidrèn è resa in tutta la sua semplicità e schiettezza dalla lingua astigiana, che ne dipinge un quadro molto efficace nell’operosità contadina unita all’estrosità d’un uomo che sapeva anche vivere (il piatto d’ agnolòt alla bettola di Madlinèn, la siepe potata con una corsa di cavallini e... il primo televisore, là nella borgata sul bricco dove tutti erano invitati a vederla). Ma ci penserà Catlin-a a  interromperlo, proprio nel giorno del rintocco dei novanta, quando la sua cavallina, giunta a casa, invano attendeva che Pidrèn smontasse dal calesse.

3° “Fiorin e l’amor për soa vigna” di Attilio Rossi, Carmagnola

-L’autore narra doviziosamente la passione di Fiorin per la sua vigna, il suo attaccamento alla terra (che  trasmette alla  famiglia) nonostante il tutto sia condito da “Speranze e sagrin”. Conclude ricordandolo come  esempio da imitare, ormai tutt’uno con la sua vigna nella  memoria dell’autore.

 

Sezione “Parole ed Immagini

 

 

La giuria della XXVI edizione del “Concorso Parole ed Immagini”, per quanto riguarda la sezione “simbolo”, “Parole ed Immagini”, formata da Valentina Biarese, Giampaolo Angius Giorgio Casiraghi e Sergio Carletto, si è riunita, nella sede del Circolo, giovedì sera 24 giugno, alle 19,  esprimendo il seguente verdetto.

 

1° Anna Maura Alvoni e Lidia Calzolari, Bologna

-Lavoro articolato, dai profondi ed intensi contenuti, attenta analisi di situazioni e sensazioni, con sensibilità che si evince tutta femminile, perfettamente rispondente al tema, “parole ed immagini” per eccellenza, valido sia nelle belle immagini espressive, delicate, che nei testi abbinati completamente.

2° Massimo Cerina e Daria De Benedetti, Latina

-“Luljeta”, testo che prevale sulle immagini, delle quali una di maggiore qualità, ma entrambe perfettamente rispondenti all’abbinamento, sottolineando, approfondendo, aggiungendo sfumature e sensazioni alle parole, con coerenza, nella semplicità, delicatezza, espressività.

3° Nicola Molino, Aosta

-Per il complesso delle opere, e, soprattutto, per “Aurora al pub”, con espressivi disegni di ottima fattura, abbinati a testi validi, per un discorso giocoso, brillante, ironico, agile ed originale, che gioca con la sensualità, tra il sogno ed il saper sorridere della realtà.

Segnalato

- Alessandro Dattola, Frabosa Sottana (Cuneo)

-Per il complesso delle opere, ed in particolare per “Il dissidente”, per la grande creatività ed estrosità, la perfetta fusioni di testi ed arte, espressività in cui si amalgamo parole e comunicazione ottenuta con l’utilizzo, studiato ed intelligente, anche con attenzione estetica, di vari materiali, scarti ed antiquariato insieme, contemporaneità che guarda al passato, tendendo al superare il tempo, attualizzare ricordi.

 
Fotografie

 

La giuria della XXVI edizione del “Concorso Parole ed Immagini”, per quanto riguarda le “fotografie”, formata da Grazia Bertano, Cornelio Cerato e Giorgio Olivero, si è riunita la sera di giovedì 30 giugno, alle 21, nella sede del Circolo organizzatore, ed ha espresso il seguente verdetto.

 

 

1 -  “Il lavoro dei campi ( ovvero “Non proprio di soli fagiuoli si vive”)

 

Pietro Gandolfo, Chiusanico (Imperia)

-Per “Ulivi – la raccolta”, per la qualità e nitidezza della composizione dell’immagine, realizzata con buona tecnica e la scelta di un soggetto vivace, accattivante ed evocativo,  pieno di movimento.

2° Ermanno Agostinetto, Cuneo

- Per “Rifiniture”, inquadratura semplice ma efficace, con buon utilizzo del bianco e nero, che crea effetto da “fuori del tempo”, ieri ed oggi incatenati tra di loro, tratti della tradizione e dettagli di modernità, eternità contadina.

3° Paolo Ferretti, Fornacette di Pisa

-Per “Foraggio”, immagine che ben rende l’antico rapporto, segnato dalla fatica, dell’uomo col lavoro (in questo caso campestre), nel suo ripetersi quotidiano.

Segnalati

Michele Siciliano, Boves (Cuneo)

-Per immagine numero 8 (di extracomunitario che raccoglie fagioli), che ben si immerge nella realtà contemporanea del lavoro dei campi, della sua evoluzione dalla tradizione, strettamente legata ad un contesto famigliare e locale, ora nella «globalizzazione», nelle vicende migratorie attuali. Come altre belle immagini dell’autore (ci par di capire, dallo stile), paga, forse, nel giudizio della giuria, eccesso di lavoro in post-produzione (in questo caso a correggere il colore del cielo, ci sembra), raccogliendo meno di quanto tecnica espositiva e compositiva, e contenuto, meriterebbero.

Nicola Daddi, Genova

-Per l’immagine numero 3, minimale ma equilibrata nella sua composizione: vien giudicato bel paesaggio agreste, senza la presenza fisica dell’uomo e del suo lavoro, ma con le relative tracce ben “incise”.

Pietro Gandolfo, Chiusanico (Imperia)

-Per la fotografia “Raccolta del fieno”, lavoro un delicato lavoro inserito in un contesto montano dei tempi andati, con composizione semplice, lineare, bella immagine “pulita”.

 

 
2 - “Magiche luci sul finir del giorno, il crepuscolo”

 

1° Bianca Maria Capanna, Cuneo

-Per l’immagine dei “Pescatori”: la magia del finire del giorno viene catturata, sul mare, con semplicità (senza pretenziosità), in maniera pulita, minimalista, poetica. Migliori ancora potrebbero essere i risultati con maggior cura nel taglio, che renderebbe davvero ottima la composizione.

Nicola Daddi, Genova

- Per il complesso delle opere ed alcuni scatti in particolare: “Lungomare”, semplice, magari non del tutto aderente al tema, ma con dentro il “senso dell’infinito”, “Cielo e scogli” con composizione equilibrata, priva di elementi di disturbo, “La terrazza sul mare” elegante.

Paolo Ferretti, Fornacette di Pisa

-Per “Milano Expo 2015, per originalità del soggetto, in “grande evento” dell’anno passato, immagine simbolo della manifestazione, di cui le tenebre calanti sottolineano, con ottima tecnica e sensibilità, le luci.

 

3 - “Il colore viola”

 

Loredana Berteina, Fossano 

-Per la immagine 2, con composizione elegante, quasi come una danza, linee semplici, in perfetta rispondenza al tema.

2° Pietro Gandolfo, Chiusanico (Imperia)

-Per l’originalità della composizione ed il punto di vista inusuale, suggestivo ed efficace, che hanno colpito la giuria, al di là di una non proprio preponderanza della tonalità viola.

3° Nicola Daddi, Genova

-Per la foto 3: tra le numerose presentate in sezione con protagonista la fioritura della lavanda (tipico soggetto cui si pensa per evocare il colore viola), spicca in modo particolare questa bella ed equilibrata immagine.

 

 

4- “Le mille ed una notte” (luoghi e cultura del Mondo arabo e mediterraneo)

 

Paolo Bussone, Cervasca (Cuneo)

-Per il complesso delle sue foto, bel reportage di viaggio che ti permette di accompagnare idealmente il fotografo, e, soprattutto per la “Ragazza beduina”, bella immagine, che riesce a portarci in un mondo lontano e diverso, capace di incuriosire, attirare e non spaventare, affascinante ed amichevole.

 

 

5 - “Vi mostro quello che cucino” (il buono da mangiare anche bello da vedere)

 

Pietro Gandolfo, Chiusanico (Imperia)

-Per i “Panini” della foto 1, con buona ricerca compositiva ed originalità dell’immagine, dimostrazione una attenzione e sensibilità fotografica non comuni.

2° Mattia Bussone, Gaiola (Cuneo)

-Per  la foto 3, la preparazione di vero “rito”, sapientemente colta, in antichi gesti, eterni, che evoca sin alle memorie dell’infanzia.

3° Marco Bianchini, Reggio Emilia

-Per “Il mio territorio”, pregevole esempio di “still life” (“natura morta”), che promuove prodotti di una zona, in elegante composizione, con curati giochi di luce nello sfondo nero, a sottolineare, in una forma che richiama quella pubblicitaria.

 

 

Mellana di Boves, 17 luglio 2016




domenica 17 luglio 2016

Presentata pubblicazione collegata al «Concorso Parole ed Immagini»


Festa di
Nella serata di inaugurazione, venerdì 15, delle esposizioni in corso durante la festa di Mellana di Boves (aperte sin alla sera di lunedì 18), presente il Sindaco, si son ringraziati gli artisti partecipanti: la coloratissima pittrice di Sant’Anna Mirella Dutto (con cornici creative opera dal figlio Enrico), la creatrice di decoupage bovesana Rita Dutto, un gruppo di ricamatrici e cucitrici guidato dalla mellanese Silvana Lerda Cavallo (formato da Patrizia Di Fuccia ed Enrica Semino), con l’ormai presenza fissa Adriano Pellegrino, Griota, artista vero (e lavori «dal sottosuolo» quest’anno), la qualità dello scultore del legno saluzzese Giovanni Forniglia, un ritorno gradito due anni dopo, e dello scultore Gaetano Usciatta (l’autore dell’uomo che legge sulla panchina, all’inizio di Corso Nizza), con le sue figure in movimento e l’amore per la natura, la nuova ricerca microstorica sui lavori locali dei gruppo di frazionisti.

Si è presentato il libro «Parole ed Immagini Story», a cura di Adriano Toselli, edito dalla Tipolito Europa di Cuneo (in vendita nella edicola bovesana di Piazza Italia, a 8 euro per sessantaquattro pagine). Sarà offerto a tutti i vincitori della ventiseiesima edizione del Concorso «Parole ed Immagini» (premiazione alle 16 di oggi, domenica 17). Adriano Toselli ha presentato queste iniziative non come un «evento», termine che, ormai, si attribuisce ad ogni cosa, ma come un «progetto culturale portato avanti con tenacia, cocciutaggine, per oltre un quarto di secolo». Ha spiegato che più che antologia (visto anche che ben altre dimensioni servirebbero), vuol essere un «campionario» dei vari generi di materiale arrivato, una «piccola esposizione ideale», anche per «lasciare una traccia» di questa lunga esperienza, dell’evolversi suo e dei tempi.

Nella primo momento della festa mellanese, la corsa podistica, gli ottanta partecipanti racconti da «Boves Run» hanno chiesto minuto di silenzio per ricordare i morti degli attentati a Nizza.

 

 

Parole ed Immagini di Mellana di Boves

Anteprima di un’antologia

 

 

A cura di Adriano Toselli

Veste grafica ed impaginazione di Aldo Baudino

 

 

Fare una antologia del Concorso Parole ed Immagini di Mellana di Boves...

Facile a dirsi... Mesi che ci abbiamo provato, e ci pensiamo...

È anche vero che potevamo pensarci prima...

Magari anni fa, quando anche c’erano più disponibilità e qualche soldino poteva arrivarci da generosi e munifici sponsor (ancora adesso, con qualche difficoltà, si poteva fare, ma i soldi, in fondo, non son mai il problema principale)...

Si poteva fare il “lavorone”... Si potevano fare, anzi, più “lavoroni”... Quasi scrivere enciclopedie, buona panoramica, in “microcosmo”, della letteratura nazionale di questi ultimi decenni...

Bisogna dire che vari partecipanti ci avevano chiesto spesso, speranzosi, se ci sarebbe stata una pubblicazione...

Non avevamo mai ritenuto di avventurarci nell’impresa...

Ora ci è sembrato, di fronte a prospettive sempre più incerte, anche per lasciare tracce del nostro passaggio, del lavoro fatto, quando non ci fossero più le possibilità, o la volontà, fondamentale, di “andare avanti”...

È questo, a dirla tutta, il “lutto che oscura le nostre vesti”, comprendere che nessuno mai si renderà conto della fosca grandezza di questa follia, di questa cattedrale costruita cocciutamente in mezzo ai campi di mais, di questa finestra aperta sul mondo (dove le “chiusure” in ristretti crocchi son la norma), di questa società ideale in cui ognuno (e son state varie centinaia i partecipanti) poteva esprimersi come voleva ed essere se stesso, sicuro di andare verso un futuro radioso migliore (certezza che ora solo matti scatenati, da ricovero, possono condividere)...

Pur ben consci che per una festa locale sarebbe bastato piatto di polenta e bicchiere di birra, persistiamo nel non ritenerla proprio tutta “fatica sprecata”...

In questi mesi, partiti per questo ennesimo delirio, ci siam trovati ad annaspare in tonnellate di carta, nei dubbi su cosa scegliere...

Alla fine, volendo arrivare in tipografia in tempi utili per questa edizione (ed ognuna può, da tempo, essere l’ultima), si è deciso per scelta quasi “casuale”, però tutta, pensiamo, di “roba buona”, spaccato del Concorso e di quelli che ne hanno permesso la vita (sua vera “anima”).

Ci sembra di aver dato un quadro più vario possibile, sia riguardo al genere che allo stile, prendendo autori locali ed i tantissimi arrivati da ogni regione italiana e dall’estero...

Includiamo liriche del cuneese Adalberto Torelli, unico ad aver partecipato a tutte le edizioni, quest’ultima inclusa, oltre ad altre, prese da prezioso e vecchio libretto capitatoci tra le mani decennio fa, di poeta si suppone vissuto negli anni della decadenza di Roma, tal Griphus Vultur, che ci ha accompagnato da allora, messo in introduzione, con opera ogni anno, alla esposizione.

Ricordiamo anche Augusto Boccalatte, presenza fissa (una volta anche premiato), anche ironicamente critica, sin alla morte, due anni or sono.

A chi dedicare questo libretto?

Ovviamente si potrebbe pensare a Giulio Chiapasco, cui chiedemmo di partecipare alla prima edizione, che non credette saremmo andati avanti, ma poi ci fu sempre a fianco, pronto a scrivere verdetti o giudizi...

Oppure si potrebbe pensare a tutti i giurati (alcuni non più tra di noi, come il primo presidente Mario Martini ed i suoi successori Giorgio Buridan e Giuseppe Perosino), che ci hanno anche dato consigli e suggerimenti, migliorando, facendo crescere, l’iniziativa.

Pure una sua logica avrebbe il propendere per tutti i partecipanti ed i visitatori, anche distratti, che le hanno dato un senso, che l’hanno resa possibile.

Non si dovrebbero escludere gli organizzatori, che un po’ di lavoro lo han fatto in questi anni.

Ancora rosi da dubbi ed incertezze propendiamo nel scegliere la formula “a tutti i compagni di viaggio”, a tutti quelli che ci hanno, in varia misura, creduto, che non han mollato, ancora.

ATos

 

 

 

A Lino Manduca

 

Ad ogni elezione,

il vecchio professore diceva:

“Non mi candido!

Questa è una Vandea!”.

Poi era lì,

in lista,

a perdere,

un’altra volta.

 









mercoledì 6 luglio 2016

LOCANDINA CULTURA


                              CITTÀ di BOVES                  

                                  CIRCOLO  MELLANA


 


    FESTEGGIAMENTI


      A  MELLANA


 

         VENERDI’ 15 LUGLIO 2016, ORE 21


   INAUGURAZIONE ESPOSIZIONI


 

- Concorso “Parole ed Immagini” e

collettiva artistica: “L’arte secondo noi”

Patrocinio di “Portobello” – Boves

 

-          “De Rerum natura” sculture di Gaetano Usciatta

-         “Quando il legno parla” sculture di Giovanni Forniglia

-        Meraviglie nascoste (dal sottosuolo) di Adriano Pellegrino “Griota”

-         Tutti i miei colori quadri di Mirella Dutto

(con creative cornici di Enrico Dutto)

-          Decoupage. Mani di fata di Rita Dutto

-         “Le mani e la fantasia creano... al femminile”, lavori (dai ricami alle trapunte) di Silvana Lerda Cavallo, Patrizia Di Fuccia, Enrica Semino...

 

-         “I lavori quotidiani mellanesi... ieri ed oggi” 

nuovo capitolo di microstoria locale a cura delle donne della frazione


 


DOMENICA 17 LUGLIO 2015, ORE 16

          PREMIAZIONI E LETTURE TESTI

 

 “Concorso Parole ed Immagini” 

e “Invito alla scrittura” per giovanissimi

XXVI  edizione

 (Momento conviviale finale)

 

Esposizioni aperte venerdì 15, sabato 16 e lunedì 18 dalle 21 alle 24, domenica 17 anche dalle 16 alle 20 (in altri momenti, da sabato a lunedì, a richiesta, al numero 340.3761714)

COMUNICATO STAMPA FESTA


Dal 15 al 18 luglio la festa di Mellana di Boves

 

Mellana ripropone alla sua festa, inclusa la parte culturale che da anni la caratterizza, e l’ha sempre resa “particolare”, un po’ diversa dalla tante che si organizzano nell’estate del Cuneese, pur in anni nei quali i gusti paiono sempre più orientati.

Gli organizzatori spiegano: “Ormai da anni, coinvolgendo sempre più i giovani, in un ricambio generazionale che resta indispensabile per pensare al futuro, la scelta è stata di continuare seguendo le nostre caratteristiche ma senza mancare di attenzione ad un costante adeguamento ai tempi.

Sempre più cura si presta alla festa della birra, la Mellana Music Fest, con birra Baladin, ma ancora non rinunciamo alle esposizioni ed al nostro Concorso Parole ed Immagini, giunto alla ventiseiesima edizione, che, pur avendo dovuto tagliare le spese di pubblicizzazione, continua ad raccogliere buona partecipazione nazionale, con una qualità e risultati davvero spettacolari specie per la parte di ‘abbinamento’. Sempre simpaticissimi, ed offrono speranza per il futuro, sono i molti lavori dei ragazzi delle scuole bovesane. Sulle esposizioni artistiche abbiamo puntato ad artisti bovesani, da valorizzare, come la coloratissima pittrice di Sant’Anna Mirella Dutto (con cornici creative opera dal figlio Enrico), la creatrice di decoupage bovesana Rita Dutto, un gruppo di ricamatrici e cucitrici guidato dalla mellanese Silvana Lerda Cavallo (formato da Patrizia Di Fuccia ed Enrica Semino), con l’ormai presenza fissa Adriano Pellegrino, Griota, artista vero (e lavori ‘dal sottosuolo’, quest’anno)…

A tutto questo aggiungeremo, nel verde dell’area antistante il Salone parrocchiale, la qualità dello scultore del legno saluzzese Giovanni Forniglia, un ritorno gradito due anni dopo, e dello scultore Gaetano Usciatta (l’autore dell’uomo che legge sulla panchina, all’inizio di Corso Nizza), con le sue figure in movimento e l’amore per la natura…

Troverà spazio nuovo capitolo di microstoria locale con ‘I lavori quotidiani mellanesi... ieri ed oggi’, curato dalle donne della frazione...

Domenica alle 11,30, dopo la processione, offriremo aperitivo “del Presidente”.

Le serate gastronomiche sono state arricchite, con tanta musica. Sabato, durante festa della birra, l’ottava “Mellana Music Fest”, saranno servite pizza (prosciutto, salame piccante e margherita), panini, hamburger e patatine, con, apprezzatissimi dai giovani, i “Fish, cheap and meat” (“Pesce, patatine fritte e carne”). Sarà seguita dalla esibizione di “Musica a 360 gradi” con la “Yoyo Band”. La “cena di qualità”, tipica locale, piemontese, della domenica alle 20, sarà a “Chilometri zero” (tris di antipasti, tajarin al verd, salvia e limone, lonza di maiale con patate, dolce, a 12 euro). Seguiranno i ritmi occitano-provenzale dei “Virasolelh”.

La tradizionale polentata del lunedì, sempre alle 20, con spezzatino e salsiccia (8 euro dolce, macedonia, incluso) precederà nuova esposizione dei “Non solo liscio”.

Tutte le sere si potranno richiedere pizze e patatine (dalle 19,30).

Si partirà, quindi, alle 20 di venerdì 15 luglio, con la corsa non competitiva organizzata da “Boves Run” sulle strade di Mellana, “Il giro di Mellana”, XIII edizione , seguita, alle 21, dalla inaugurazione delle esposizioni (allestimento floreale della “Floricoltura Anita & Lisa” di Mauro Racca, Fontanelle). Gli organizzatori annunciano, come spesso capitato negli ultimi anni, per l’occasione, una “sorpresa”.

Sabato 16, alle 14, vi sarà la gara di petanque.

Domenica pomeriggio 20, dopo Vespro, avremo divertimenti popolari, giochi dei ragazzi dell’oratorio e premiazione del “Concorso Parole ed Immagini”, alle 16, con lettura di testi a cura di Giorgio Casiraghi.

Verranno utilizzati i padiglioni offerti dalla Cassa Rurale ed Artigiana e funzionerà servizio bar.

Le funzioni religiose saranno domenica 17: alle 10 Messa Solenne con Processione e benedizione, alle 15,30 Vespro.

 

PROGRAMMA COMPLETO FESTA


Città di Boves

a Mellana di Boves

FESTA PATRONALE DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA


15 luglio – 18 luglio 2016

Circolo ACLI Mellana


 

Funzioni religiose:

 

DOMENICA 18 LUGLIO

ore 10,00 Messa Solenne con Processione e Benedizione

ore 15,30 Vespro

 

 

VENERDI'15 LUGLIO       

ore 20 Corsa organizzata da “Boves Run” sulle strade di Mellana, tra il verde

“Il giro di Mellana”, XIII edizione

Passeggiata non competitiva omologata FIDAL, di circa sette chilometri, aperta a tutti, preceduto da corsa dei bambini. Il Ritrovo è alle 19, con servizio medico garantito e rinfresco finale.

Il costo di 6 euro comprende la cena finale

ore 21 Inaugurazione esposizioni.

-XXVI edizione del Concorso “Parole ed Immagini” e della sezione “Invito alla Scrittura”

- Collettiva artistica “L’arte secondo noi”

“De Rerum natura”, sculture di Gaetano Usciatta

“Quando il legno parla”, sculture di Giovanni Forniglia

“Meraviglie nascoste” (dal “sottosuolo”), scoperte da Adriano Pellegrino, “Griota”

“Tutti i miei colori”, quadri di Mirella Dutto (con creative cornici di Enrico Dutto)

“Decoupage”, “Mani di fata”, di Rita Dutto

“Le mani e la fantasia creano... al femminile”, lavori (dai ricami alle trapunte) di Silvana Lerda Cavallo, Patrizia Di Fuccia, Enrica Semino

“I lavori quotidiani mellanesi... ieri ed oggi”, nuovo capitolo di microstoria locale a cura delle donne della frazione

Esposizioni saranno visitabili venerdì, sabato e lunedì dalle 21 alle 24, domenica dalle 16 alle 24 (chiusura dalle 20 alle 21, in altri orari telefonare, da sabato a lunedì, al 340.3761714).

Allestimento floreale della “Floricoltura Anita & Lisa”

di Mauro Racca – Fontanelle

 

SABATO 16 LUGLIO        

ore 14,00 gara di petanque (con bocce vuote)

ore 19,00  “Mellana Music Fest” - Ottava Festa della Birra

Pizze (prosciutto, salame piccante, margherita)

Panini, hamburger, patatine

“Fish, chips and meat” (“Pesce, patatine fritte e carne”)

ore 21.00  Musica “a 360 gradi” con la “Yoyo Band”

Rock – pop – disco dance

Dagli anni Settanta ad oggi

ore 21.00  Apertura esposizioni

 

DOMENICA 17 LUGLIO

ore 11,30 Aperitivo in frazione, offerto dal Presidente del Circolo

 ore 16,00

Apertura esposizioni

Divertimenti popolari

“Giochi mellanesi”

Cerimonia di premiazione con lettura di testi della XXVI edizione del Concorso

“Parole ed Immagini” e della sezione “Invito alla Scrittura”

(a cura di Giorgio Casiraghi)

ore 19,30 Pizza e patatine

ore 20,00  “Cena a chilometri zero” (12 euro)

“Tris di antipasti, tajarin al verd, salvia e limone, lonza di maiale con patate, dolce”

Informazioni al 320.1927208

ore 21,00    serata musicale occitano provenzale con i “Virasolelh”

                                              

LUNEDI' 18 LUGLIO        

ore 19,00 Pizza e patatine

ore 20,00 Polenta, spezzatino, salsiccia, formaggio e dolce (8 euro)

ore 21,00 Serata musicale con i “Non solo liscio”

apertura finale delle esposizioni                               

ore 24,00 Chiusura esposizioni

 

GLI INGRESSI A SPETTACOLI ED ESPOSIZIONI SONO GRATUITI

I FESTEGGIAMENTI AVRANNO LUOGO NEI PADIGLIONI DELLA CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI BOVES, BANCA DI CREDITO COOPERATIVO.  FUNZIONERA' SERVIZIO BAR.

 

L'Organizzazione declina ogni responsabilità per eventuali danni a persone o cose.