lunedì 25 marzo 2019

Poesia vincitrice Pietro Baccino


 Anch’io sento la fame



I miei sogni son rosa come i vostri

e come il vostro è rosso anche il sangue

che scorre e pulsa nelle mie arterie.

Identico è il respiro,

eguale il desiderio di vivere e di amare,

di accarezzare i figli e di stupirmi

ad ogni nuova aurora

per il sole che sorge,

per il vento che sfiora i capelli.

Anch’io sento la fame

come voi la sentite

e la sete anche a me secca le labbra.

Non nego la fatica del lavoro,

ma provo gioia per l’opera mia,

e mi piace cantare quella terra

che mi ha dato la vita,

anche se misera,

e che ora lascio per cercare altrove

il senso dei miei giorni. Son diverse

le mie parole strane dalle vostre,

straniere, incomprensibili, ma pure

chiamano bello il bello, buono il buono

e fratello il fratello. E’ una disdetta,

per me che sono così eguale a voi,

che la mia pelle nera non si stinga:

se la mia mano fosse bianca, allora

come sarebbe facile serrarla!
















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