Buon livello espositivo, ottima
partecipazione, premi «al femminile», locali e non, apertura prossima domenica
pomeriggio, 31, con festa finale alle 18
Premiazione Concorso Parole ed immagini
Ottima è stata la partecipazione alla
premiazione della ventottesima edizione del «Concorso Parole ed Immagini» di
Mellana di Boves, nel Salone della frazione, la sera di sabato 23, come
numerose sono state le visite, attente ed interessate, alla esposizione
allestita (centocinquanta foto selezionate e scritti), nel fine settimana, nei
locali del Circolo, ex scuole elementari mellanesi, tanto che si è decisa apertura
straordinaria ancora nel pomeriggio della prossima domenica 31, dalle 16 alle
18, con momento di «festa finale», di chiusura, alle 18.
Soddisfatti sono gli organizzatori per una
partecipazione che resta nazionale e «di livello», con sezioni fotografiche in
cui i cuneesi si son difesi bene, e molto «al femminile» (nota è la sensibilità
della «altra metà del cielo»). Hanno deciso giurie qualificate formate da
insegnanti (Valentina Biarese, Sergio Carletto, per le lingue naturali, Giorgio
Casiraghi, anche impareggiabile lettore, Alessandro Giordanetto, Giampaolo
Angius, per il «Parole ed Immagini) e fotografi (Grazia Bertano, Fabio Conte,
Massimo Macagno).
Tra gli altri erano presenti alla cerimonia i
pisani Michela Bernini e Paolo Ferretti, la fiorentina Sandra Ceccarelli, il
pesarese Gabriele Andreani (secondo tra le prose, con intenso brano
sull’Olocausto). Vero trionfatore, assente per motivi di salute, è stato il
savonese Pietro Baccino (vincitore, grande cesellatore di dolci malinconie,
nelle poesie sia italiane, « Anch’io sento la fame», che in «lingua naturale»,
il suo «ligure d’entroterra», «Dai proi u usciò dra tera», «Dai
prati il fiato della terra», e nelle prose in lingua naturale, «Serè u cèrch»). A lui è stato anche
assegnato un secondo premio (per «Ra cascina», «La cascina»). Si sono
confermati «nomi noti» della manifestazione: dal perugino Giuseppe Mandia
(secondo tra le poesie italiane, con «Morire in un giorno di
festa»), al
bergamasco Sandro Cuppini (vincitore tra le prose con «L’altra
scarpa»), il
milanese Stefano Borghi (terzo nella stessa sezione, con « Il
colore del vento»), a continuare la grande tradizione, con opere in prosa spesso degne di
ogni pubblicazione. Accanto a loro erano il carmagnolese Attilio Rossi
(premiato sia in italiano che in piemontese, «Una matita fra le mani»,
sul primo voto di staffetta partigiana, e «La luna della peschiera») ed il cuneese Vittore
Giraudo (ancora trionfatore nella sezione «satira», con «Tell
me WI-FI»),
protagonisti di letture, di grande presenza scenica e comunicativa, alla
premiazione. Son emersi la cuneese Daniela Biancotto (autrice di recenti
pubblicazioni, seconda tra le poesie italiane, con la romantica «
Sei il mio sogno») e Luigi Lorenzo Vaira di Sommariva del Bosco (segnalato sia tra le
prose che tra le poesie in piemontese, con «Le-s cianch», «Lo
strappo», e «El barba dl’America», «Lo zio d’America»).
Alcune delle opere premiate potranno essere
pubblicate dalla rivista «Primalpe».
Rammarico è arrivato solo per una sezione
«prose e poesie giovani» non di consistenza tale da poter assegnare premi,
segno dei tempi e degli interessi delle nuove generazioni. Gli organizzatori
hanno tranquillizzato: «Durante la festa di luglio, insieme ad altre
esposizioni, riproporremo la sezione, non competitiva, “Invito alla scrittura”,
per studenti delle scuole dell’obbligo, che l’anno scorso ha coinvolto oltre
trecento ragazzi... Seminiamo sperando di raccogliere in futuro...»,
Vincitrici delle sezioni fotografiche sono state Irene Peano, di Cuneo,
nella sezione «Il mio cane, il mio animale preferito» (con quadrupede
che «sogna», in bianco e nero, davanti a vetrina di macellaio, ha preceduto il
bel «ritratto» di altra cuneese, Zaira Bruna, e la fossanese Daniela Patriti, colorato
scatto al delizioso e delicato sapore anni Settanta), Sandra Ceccarelli, di
Firenze, nella sezione «Una foto, un’emozione» (raffinata composizione, davanti
a Paolo Bussone, cuneese di Cervasca, secondo con immagine evocativa di campo
di stermino e terzo con un papavero accarezzato dal vento), Rinuccia Marabotto
di Chiusa Pesio (Cuneo), nella sezione «Il colore verde» (la sua donna che
cammina verdevestita in mezzo ala neve, anche segnalata per la pittorica «Non
solo grano», seguita da Daniela Patriti e Sandra Ceccarelli, immagini che sanno
abbinare semplicità e raffinatezza, «occhio»), Francesca Barbero di Boves,
nella sezione «Sogni ed altre brutte faccende» (quattro «autoscatti» per
immaginare una sua serena metamorfosi in un gatto).
Unico trionfo maschile è stato
nella sezione «Armonia: corpo, movimento e energia», con Giovanni Cappello di
Carmagnola (Torino), alla prima partecipazione, ed una vivace immagine di gioia
fanciullesca. Al suo fianco Michele Siciliano ha dato saggio del monumentale
lavoro di documentazione, oltre che artistico ed estetico, con le Associazioni
sportive bovesane, Paolo Ferretti di Fornacette di Pisa ha risposto con
l’elegante gioco di «Mani», Loredana Berteina di Fossano (Cuneo) con «Leggerezza»
(figura umana sospesa su un abisso)...
Migliori immagini dell’edizione (i vincitori
sono stati premiati anche con possibili stampe delle oro opere, omaggio, dallo
sponsor «Imprimere
StampaFineArt» di Fontanelle di Boves) sono state giudicate le opere di Sandra
Ceccarelli («I tocco meno venti») e di Rinuccia Marabotto di Chiusa Pesio («Figura verde nel bosco»).
Nella sezione «Abbinamento Parole ed
Immagini» ha vinto Pietro Rainero, di Acqui Terme (Alessandria),
per bella prosa (è reduce da successi nelle sezioni degli «scritti»), con
curato accompagnamento di efficaci disegni. Al secondo posto è stata indicata
la poetessa peveragnese Anna Grosso, che ha presentato sua lirica in piemontese
insieme a storica immagine (di «Trebbiatura»), mentre lo storico partecipante,
Adalberto Torelli di Cuneo, ha scelto fotografia dalle spiagge adriatiche, di
scritta sulla sabbia, promessa, straniera, di amore eterno, destinata a venir
cancellata dalla alta marea...
Spiegano gli organizzatori:
«Dobbiamo solo ringraziare tutti, dai collaboratori, che si son fatti lavoro
immane, a case editrici, Primalpe ed Arabe Fenice, Cassa Rurale di Boves,
Fondazione Cassa Risparmio di Cuneo, librerie
(Stella Maris, Centro Libri, Senza Polvere, Ippogrifo) e vari cittadini privati
che ci hanno offerto o venduti scontati libri, ai giurati, il cui compito mai è
facile, ai partecipanti, che ci hanno permesso esposizione di questa qualità,
al parroco, che ci ha messo gratuitamente a disposizione l’oratorio e portato
saluto, al Circolo (presente il giovane presidente Ettore Brignone) che ci ha dato le “chiavi” della sua sede per tre settimane,
ai visitatori, come al solito, per momenti culturali a Boves, soprattutto
arrivati da fuori Comune, che sempre danno un senso ai nostri sforzi... La
nostra soddisfazione non poteva essere maggiore e ci ripaga di ogni fatica...
Proprio per questo abbiamo deciso l’ultimo pomeriggio, domenica prossima 31, e
la festa finale, alle 18. Per ringraziare... ».
C.S.
Foto Beppe Andreis
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