domenica 19 luglio 2020

Verdetto Parole ed Immagini 2020


Verdetto
“Parole ed Immagini 2020 – XXIX Edizione

Scritti

La giuria della XXIX edizione del “Concorso Parole ed Immagini”, per quanto riguarda gli “scritti”, molte difficoltà ha avuto nell’esprimere il proprio giudizio, per le vicissitudini collegate alla grande “emergenza sanitaria del COVID”, cominciata proprio nei giorni in cui si sarebbe dovuta riunire. Il verdetto, soffertissimo, è arrivato, con l’organizzazione della manifestazione che molto “faceva fretta”, e che ha deciso di “tirare le somme” (nelle prime ore di domenica 5, sulle alture di San Giovenale di Peveragno), solo ad inizio luglio, passati esami di maturità e già cominciate le ferie, con “esternazioni” on line di due componenti che erano incaricati (Valentina Biarese e, soprattutto, Giorgio Casiraghi).


Poesia e prosa giovane

Premio speciale a Luce Santato, unica partecipante, per le tre opere.
“Nel vento”, “Dedicata” e “I sommi vertici del mio io” sono opere intense, piene di ispirazione e delle inquietudini tipiche di una età giovane, anche in questi anni, con già un “saper scrivere”, stilisticamente, da “veterano” del genere. Si tratta di una delle, purtroppo poche, certo meno di un tempo, “promesse” del genere.


Poesia a tema libero in italiano

1° “Un nuovo planare” di Gloria Venturini, Lendinara, Rovigo
- Con rammarico l’autrice espone le incertezze che hanno segnato il suo cammino, giunto, come quello, celebre, dantesco, a “mezza vita”, ma con gioia interpreta l’andare costante del fiume come un inesauribile progetto futuro. Intensa, spietata, sentita, elegante, senza sconti, è l’analisi del passato, come pieno di speranze è cercare, nel “volo finale”, verso il futuro, il “nuovo planare”, lo scoprirsi ancora viva...
2° “Una follia dell’esistenza” di Gloria Venturini, Lendinara, Rovigo
-Si esaurisce nei primi versi il forte richiamo al senso della bellezza che molto spesso non sappiamo riconoscere, che, in fondo, serve solo a nascondere la vera “follia”, l’esistenza stessa.
3° ex aequo “Casa di Fontona” di Agostino Barletta, Genova
-Piacevoli rime si alternano in uno squisito ricordo della casa di Fontona tra giardini, profumi e ricordi in un piccolo villaggio del primo entroterra ligure.
3° ex aequo “C’è una sedia” di Pietro Baccino, Savona
-Leggera ed elegante questa lirica dal sapore antico, quasi gozzaniano, vissuta sul filo del ricordo, consolatorio di un distacco, pur malinconico, tra odori ed immagini evocate.
Segnalata “Genova sul retro” di Agostino Barletta, Genova
-Tra immagini e rumori è questa passeggiata, non solitaria, piena d’amore, sopra Genova, in salita, lontano dal porto e dal mare, quasi entroterra, da Granarolo sin a Begato...
Segnalata “Volterra” di Calogero Carlo Di Benedetto, Boves, Cuneo
-La città toscana, ed i suoi dintorni, son già poesia, ben tradotta in questa lirica, elegante, ricercata, da declamare, che non trascura di presentare le emozioni dell’autore, di guardare all’importante passato, agli etruschi, alla cultura prodotta, facendo “innamorare” un viaggiatore di una terra non sua.


Prosa a tema libero in italiano

1° “L’eredità di Maria” di Sandro Cuppini, Bergamo
- Una casupola di montagna è teatro della triste vicenda di una contadina soggetta a continui maltrattamenti e violenze. Immagini piuttosto crude ma efficaci ci accompagnano a un tragico epilogo, attraverso un grande, e fluido, “saper raccontare”.
2° ex aequo “Come la neve” di Mario Aliprandi, Olginate, Lecco
- L’autore traccia il lungo percorso di integrazione di due donne che lottano contro indifferenza e pregiudizi e a loro volta abbattono i muri della discriminazione rendendosi disponibili all’accoglienza dei meno fortunati. Il racconto è scritto con grande sensibilità e poesia, senza retorica.
2° ex aequo “Riflessi da un fondo di bottiglia” di Gabriele Andreani, Pesaro
Nel travaglio di un’esistenza segnata da eccessi solo il grande amore per la fotografia e la ritrovata fede farà rivivere miracolosamente felici istanti di un tempo andato. Il racconto scorre veloce, capace di coinvolgere il lettore, di farlo “guardare” con gli occhi del protagonista, con il suo entusiasmo.
 Segnalato  “Bussana vecchia” di Alessandra Forlani, Sommariva del Bosco, Cuneo
- Rinunciamo per amore, a un percorso di vita in comune che sembra scontato, per dare vigore alle potenzialità dell’altro... Un semplice oggetto, un pegno d’amore,  rimane per maturare un rapporto via via più intenso, più forte. Lasciarsi per potersi incontrare ancora...
Segnalato “Birra e bugie” di Emanuele Rizzi, Frabosa Sottana, Cuneo.
-Un caleidoscopio, affresco, di umanità, e dei suoi rapporti, visto nella cornice tranquilla e piacevole di un bar, americano, di provincia, lungo qualche costa, ma che potrebbe essere ovunque, nella globalizzazione, in qualsiasi delle tante “periferie” che si affiancano...
Segnalato “La lastra di ghiaccio” di Pietro Rainero, Acqui Terme, Alessandria
-Cosa è l’arte? Deve essere immortale o può essere caduca, fragile, dalla breve esistenza? Si può collegare ad uno sport? Certamente sì, se parliamo, come l’autore, di uno sport particolare, elegante, come il pattinaggio sul ghiaccio, in una ambientazione estremo-orientale, in cui si può “dipingere”anche su una lastra di ghiaccio, sulla superficie di un lago, un’opera non da lasciare ai posteri ma da assaporare immediatamente, poetica anche per questo.
Segnalato “In cerca del sole” di Luigino Vador, San Quirino, Pordenone
-Ricordi di “fanciullezza”, agresti, spensierati, estivi, campagnoli, ben raccontati con precisione e poesia, con ombra di, dolce, nostalgia...
Segnalato “Un sorriso tra le stelle” di Gloria Venturini, Lendinara, Rovigo
-Storia di un amore giovanile, durato solo un mese, ma di quelli che non dimentichi, travolto dalle differenze, accentuate da vite che si stanno appena definendo nelle loro inclinazioni, raccontato con molta introspezione, partecipazione...

Satira e goliardia

1° “I bancari sono così già da piccoli” di Vittore Giraudo, Cuneo
- L’autore fa emergere con tratti gustosi, ed ambientazione locale, i condizionamenti comuni a un’onesta categoria di lavoratori, e “deformazioni professionali”..
2° “Sensa nòm” di Luigi Lorenzo Vaira, Sommariva del Bosco, Cuneo
-Il lavoro sottolinea con amarezza l’imbarazzante e faticoso percorso ad ostacoli da intraprendere per giungere alla sudata pensione.
3° “A chi vuole avere sempre ragione” di Maria Concetta Selva, Rimini
-Rima gustosa e pungente, dal sapore antico, alla “Paolo Poli”, che rileva il patetico sforzo di chi molto spesso con vane parole vuole imporre nel confronto l’ultima battuta.

Dialetti e lingue naturali

In corso di epidemia, Candida Rabbia e Michelangelo Bongioanni hanno inviato, in piena “chiusura totale”, mail con verdetto della sezione di dialetti e lingue naturali della edizione, plaudendo ad una grande partecipazione e ad un ottimo livello, che farebbe meritare segnalazione a quasi tutte le opere.

Poesie

1° “Sot Sere - Nella sera” di Nicolina Ros, San Quirino – Pordenone
- Con la padronanza piena della sua lingua ancestrale, il poeta piega qui la stessa a rendere i più intimi moti dell’anima, facendogli cogliere l’attimo impalpabile che vede il Mare accogliere il fiume “nût devant di se” (nudo davanti a sé).
2° ex eaquo   “Cos’ u  resta – (Che cosa  resta)” di Pietro Baccino, Savona
-Immagini che si susseguono, recise lucidamente da un passato dissolto che a stento ha lasciato un‘impronta, sul sentiero tra gl’incolti, dove la casa ha sapore d’abbandono. L’espressività della lingua locale rende più intense le  emozioni suscitate da ciò ch’é rimasto.
  ex eaquo   “A n’ Àngel (Per un Angelo)” di Umberto Maria Gillio, Cascinette d’Ivrea – Torino --La  poesia esprime con efficace intensità il percorso che precede la creazione di un  Angelo, nel  rimpianto sotteso e ormai pacificato al quale le parole sono divenute superflue.
  ex eaquo   “Fërvaje ‘d bin (a Giovanni)” di Maria Teresa Cantamessa Andrina, Ivrea - Torino
-Le “briciole d’amore” che  spande il canto d’un uccellino dal ramo dopo  il primo volo, risvegliano d’improvvviso la voglia di vivere, nel procedere stanco e solitario in  preda dei ricordi. Espressiva riflessione  dove il dolore trova, nel risveglio della natura, la sua catarsi.
  ex eaquo   “Mi i vendo . . . seugn” di Attilio  Rossi, Carmagnola – Torino
-L’arguta e metaforica “vendita” vede  scorrere sul banchèt  sorrisi per i bimbi  in pianto,  freni per gli impazienti ragazzini, smens ëd curios per i giovani in cerca del grande amore  .  .  . Insomma, sogni per ogni età, persino per coloro che non hanno mai sognato!
Segnalato “Penac’us ta i Magrêts”  e “Tra cêl e flum”:  (lingua friulana) di Nicolina Ros, San Quirino – Pordenone
-Di nuovo è la lingua   atavica, in queste  poesie, ad  evocare sensorialmente brezze e colori, frammenti di natura tra cielo e  fiume. Nella prima è il sonno della natura, nel silenzio dove i venti  cantano i Magredi (terre magre), nell’altra è il rifiorire delle viole che riporta la vita tra i  sassi gelidi dell’inverno.
Segnalato “In veğ amix” di Pietro Baccino, Savona
-Poche pennellate bastano al poeta per sbozzare in un ruvido impasto i ritratti del
veğ amix Serafin, del suo cane e dell’unico figlio rimastogli :  dell’altro gli è rimasto il dolore pungente, da quando la guerra gliel’ha ammazzato. Non altrettanto ha fatto il Tempo,  col ricordo rimasto al poeta di Serafino, “ch’l’éřa ‘n bŕav’ òm”.
Segnalato “Ana’ pe’madunin” (Andare per mazze di tamburo) di Agostino Barletta, Genova
-Rivive, in questa poesia, la semplice e schietta allegria dei bimbi, che pur tra le fatiche d’una terra agra, gioiscono del poco intascato con la vendita dei Madunin, trasmettendocene il dolce sapore fatato.
Segnalato “N’Àngel a l’avìa dime” di Luigi Lorenzo Vaira, Sommariva del Bosco, Cuneo
-Originale interpretazione in versi del destino di Maria , Mare ‘d Nosgnor   e “ ‘d col bon òm” che “a sarìa cariasse sta stran-a famija”. La conclusione vede dissolversi il rammarico di Maria, che si consola nell’aiutare tutte le mamme, . . .anche  le più “grame” , quando la  invocano per  “ij sò cit”.



Prose (“Le conte”)

  “Scarpon  bleu” di Luigi Lorenzo Vaira, Sommariva del Bosco – Cuneo
-Con questa “conta” l’autore ci cala nell’attualità della  “violenza di genere”, usando un tono dimesso ma toccante : in  primo piano troviamo però la parte  maschile, quella che  in genere è la meno esibita. Dunque gli Scarpon bleu non sono che il contraltare delle Scarpe rosse che in questa storia, fortunatamente, vedranno  Rico uscire dall’incubo in cui era piombato.
 “Lorens e  Rensino dla mùsica” di Luigi Lorenzo Vaira, Sommariva del Bosco, Cuneo
-Avvincente rievocazione delle vicende d’un gruppo familiare di “bërgé” della Val Susa, a tutti noti come “coj ‘d la mùsica”. Sarà Rensin a riscattare i suoi dalla povertà, lanciato nel successo internazionale da un Maestro del Conservatorio che lo scopre grazie al parroco del paese. Toccante il finale, dove il musicista ritrova la sua anima più vera tra i suoi monti.
 ex aequo“N’aut Natal“ e “Otantetre” di Giuseppe Accossato, Genova
-Riflessioni – quasi un dialogo interiore – sull’arco della propria esistenza e sulla sua provvisorietà, nella disincantata attesa dell’ultimo, gioioso incontro.
3° ex aequo “Col laghèt pien d’anciarm” di Attilio Rossi, Carmagnola – Torino
-Più che una fiaba, prolissa argomentazione sul bene e sul male che, in un bel quadro montano,  si dipana sui riflessi cangianti del laghèt : e lì che si riflettono immagini e complessi insegnamenti, scambiati tra volpi argute e masnà.
Segnalazione a “Ŕa štŕo di ricòrdi” di Pietro Baccino, Savona
-Rimembranza dell’infanzia e di chi se n’é ormai andato.  Rievocazione di feste e allegrie semplici, di paure e di lavori campestri cui segue lo scoramento finale per l’abbandono dei luoghi atavici nell’andazzo odierno.

  

Sezione “Parole ed Immagini

Francesca Reinero, di Boves, pittrice e scrittrice, consulente “abbinamento Parole ed Immagini”, ha definito il verdetto in data 1° luglio 2020, nel Circolo di Mellana, traendo spunto da segnalazioni della giuria fotografica, arrivate il precedente martedì 23 giugno sera, e coadiuvata dalla organizzazione.

1° “La bellezza dello sguardo” di Lelio Giraudo, Boves, Cuneo
-Belle immagini, vera “carrellata”, montate con eleganza, taglio obliquo, che ben si abbinano, in equilibrio, integrandosi, ad un testo privo di retorica, terso, che mostra la “grande bellezza, in quella delle “piccole cose”, da “cogliere”, radice della felicità...
2° “Dall’ombra al lume costantemente” di Virna Brunetto, Cuneo
- Una immagine elegante, di sapore esotico, orientale, che evoca scorci arabi, lontani, magnetici, che catturano. L’opera ti porta su quella strada, striscia di luce, immersa nel buio, immagine abbinata ad un poesia elegante, sin dalla veste grafica, dalla, intonata, scelta del carattere, giocata con musicalità, rime ed avverbi.
3° ex aequo “In attesa del treno” di Sandra Ceccarelli, Firenze
-Immagine di quelle che “bisogna saper vedere”, cogliere, sul percorso della vita, sulle attese e sui “compagni di viaggio” del tuo percorso, sulla speranza di “entrare in contatto” con gli altri, con chi si incrocia.
3° ex aequo “Non gettare rifiuti” di Adalberto Torelli, Cuneo
-Natura in piena vita, rigogliosa, viene fotografata già avvolta in un “sudario” di plastica, appello a salvare il mondo, noi stessi, in versi brevi, semplici, ma di “impatto”, in cui si intravede l’inquietudine di questi nostri tempi, ancora ampliata dalla recente “emergenza sanitaria globale”.

Segnalazione a Daniela Evangelista di Isola del Liri, Frosinone
-“Luccichii”, immagine notturna, tra buio e riflessi, sfumata, che accompagna un testo davvero “sgargiante di luce” e colori, in cui il poeta si immerge, confonde, immedesima, in quanto sta guardando, e fa vedere, nelle sensazioni che lo rapiscono in quell’attimo...
Segnalazione a Gloria Venturini di Lendinara, Rovigo
-“Tra il frusciare sottile dei pioppi”, con evocativa immagine poco colorata a completare, in maniera creativa, versi che sono “immagini” piene di tanti colori, emozioni, sensazioni, concetti esistenziali, di memoria.
Segnalazione a Maria Cecilia Bossi, Mabi Col, Paola Toffolon,  Lucia Spagnuolo, Lucia Bird e Fabiola Barna
-“Donne in cerca di guai”, lavoro corale, femminile, elegante, libro artistico, quasi “monotipia”, più immagini che parole, collegate di pagina in pagina, collage narrativo, a parlare della vita, in questi tempi, tra luci ed ombre, della “altra metà del cielo”, capace di ironie.
Segnalazione a Enzo Barnabà di Grimaldi Superiore, Imperia
-“Il sogno babilonese”, per una vivace, accurata ed ironica, ricerca di microstoria locale ligure, “di frontiera”, abbinata ad una parte fotografica ricca ed accurata, in cui ben le immagini “rendono”, aiutano a capire.
Segnalazione ad Anna Grosso di Peveragno, Cuneo
-Per il complesso dei lavori, scritti ed immagini, presentati, in elegante veste, con l’attenzione alla ricerca di immagini, bellissime quelle “d’epoca”, ma non solo, ma, anche, di “lingua” (sia italiano che piemontese, con escursione nell’inglese) e versi, di aspetti della storia e della vita locale.
Segnalazione a Pietro Rainero di Acqui Terme, Alessandria
-“I due pittori”, opera soprattutto narrativa, che “usa” le immagini, di opere d’arte, per sviluppare il discorso, fatto di una “critica ai critici”, ironica, dubitando competenze pur  riconosciute, non certo infallibili. La storia dell’arte, e non solo, mostra che solo il tempo è il vero giudice...


Fotografie

La giuria della XXIX edizione del “Concorso Parole ed Immagini”, per quanto riguarda le “fotografie”, formata da Grazia Bertano, Cristiano Cerato e Massimo Macagno, si è riunita, dopo l’epidemia, la sera martedì 23 giugno, con distanze, igienizzante e mascherine, nella sede del Circolo organizzatore, ed ha espresso il seguente verdetto.


1 -  “Il mio gatto, il mio animale preferito”

Paolo Ferretti di Fornacette di Pisa
-Per la fotografia “Il curioso”, per l’espressione colta del soggetto felino, la stupenda acromia fredda degli occhi verdi in contrasto con il tono caldo del legno. Bella composizione, intelligente
2° Daniela Patriti di Fossano, Cuneo
- Per gli scatti “Nikon” e “Chat”. Nel primo si segnalano lo sguardo nella bella inquadratura, la “pulizia”, lo sfondo “bokeh”, sfocato, degno di una “macro”, da fotografo autentico. Nel secondo si sottolineano il contrasto di colore, la complementarietà, la posizione felice dei soggetti, i toni latino-americani...
3° Sandra Ceccarelli di Firenze
-Per la fotografia “Oggi non esco”, con “quinta” creata dalla geometria della lamiera, con il soggetto in una delle posizioni più “feline”, con buona capacità fotografica nel limitare forti contrasti di luce, composizione corretta, bilanciata
Premio Speciale a Francesca Barbero di Boves, Cuneo
-Per il delicato racconto di “vita felina” (dal “Gattile di Cuneo”), in quattro scatti, pieno di amore e sensibilità, di saper “cogliere” e dialogare “coi soggetti”.

2 - “Automobili, che passione!”

1° Paolo Ferretti di Fornacette di Pisa
-Per “Vecchia signora”, grande lavoro geometrico-compositivo, ottima scelta di luce, per una fotografia che diventa quasi “astratta”.
Lelio Giraudo di Boves, Cuneo
- Per “Passione Maggiolino 2”, composizione davvero bella, in un interessante gioco di luce e colori, vero caleidoscopio, panoramica su una delle auto che “hanno fatto la storia”.
Cristiana Lucchetta di Alba, Cuneo
-Per “Lo specchio”, immagine apprezzabile anche per il “racconto”, di momento di vita, riflesso, che racchiude, tra elementi di festa, descrizione di luogo e persone. Una bella idea che sconta una difficoltà compositiva insita.

3 - “Il colore nero”

Nicola Daddi di Genova
-Per “Luci sull’acqua”, sintesi perfetta, stilistica, elegante, del tema “nero”, sottolineato dalle luci, geometriche, che paiono “tagli di Fontana”...
2° Nicola Daddi di Genova
-Per “Assorta”, con il nero esaltato dalla espressione del soggetto, che, anche psicologicamente ed introspettivamente, rende bene il tema.
3° Paolo Ferretti di Fornacette di Pisa
-Per “Asso di fiori”, con il colore reso in eleganza e geometria, con curata composizione. È sintesi di come bianco e nero, nella loro complementarietà, sappiano rendere una immagine leggibile ed efficace.
Premio Speciale a Francesca Barbero di Boves, Cuneo
-Per “Narciso”, per una storia davvero “noir”, raccontata e fotografata, tradotta in immagini e simboli, antico mito che si ripresenta, senza perdere suggestione, nel tempo, di evocazione in evocazione, nel prendere coscienza di sé e del mondo, poetico e letterario.


4- “Pianeta Terra: un malato da curare”

Loredana Berteina di Fossano, di Cuneo
-Per la fotografia “La nostra spiaggia, oggi” che, da sola, è racconto fotografico eccellente, nella sua semplicità, efficacia, che rende perfettamente il tema.


5 - “Le sculture delle nuvole”

Mario Aliprandi di Olginate, Lecco
-Per “Luce”, tema centrato, esteticamente gradevole come composizione. Un difetto, evidente, nella parte alta della nuvola (a sinistra), che poteva essere risolto in post-produzione, priva l’autore di un migliore riconoscimento.
Segnalazione a Daniele Patriti di Fossano, Cuneo
-Per la serie “Brasile”, la ricerca fotografica, estetica, in bianco e nero, a cogliere quello per cui “serve occhio”, presentata con efficacia. Ottimo è il bianco e nero, per il contrasto, peccato che la stampa contenga dominante “magenta”.  


Premio speciale “Migliore scatto”

La giuria indica come migliore foto della edizione del “Concorso”
“Alma su nero”, di Sandra Ceccarelli, Firenze, non vincitore per il tema “Il colore nero”, cui partecipava, ma grande ritratto, di ottima espressività, pregevole fattura, eleganza, composizione classica, espressiva, il nero usato per sottolineare.




Mellana di Boves, 18 luglio 2020

1 commento:

  1. Salve io ho partecipato e giorni fa ho ricevuto Diploma di Merito ma non so con quale di queste poesie che vi elenco ho ricevuto tale gradito riconoscimento...le poesie sono: U mearu e da speranza / U chiuavu stuartu / Nu tizzunu ppe cumpagnia ...ringraziandovi già da ora aspetto il vostro riscontro...a presto Angelo Canino (Acri - CS)

    RispondiElimina