Verdetto
“Parole ed Immagini 2020 – XXIX Edizione
Scritti
La giuria della
XXIX edizione del “Concorso Parole ed Immagini”, per quanto riguarda gli
“scritti”, molte difficoltà ha avuto nell’esprimere il proprio giudizio, per le
vicissitudini collegate alla grande “emergenza sanitaria del COVID”, cominciata
proprio nei giorni in cui si sarebbe dovuta riunire. Il verdetto,
soffertissimo, è arrivato, con l’organizzazione della manifestazione che molto
“faceva fretta”, e che ha deciso di “tirare le somme” (nelle prime ore di
domenica 5, sulle alture di San Giovenale di Peveragno), solo ad inizio luglio,
passati esami di maturità e già cominciate le ferie, con “esternazioni” on line
di due componenti che erano incaricati (Valentina Biarese e, soprattutto, Giorgio
Casiraghi).
Poesia e prosa giovane
Premio speciale a Luce Santato, unica
partecipante, per le tre opere.
“Nel vento”, “Dedicata” e “I sommi vertici del mio
io” sono opere intense, piene di
ispirazione e delle inquietudini tipiche di una età giovane, anche in questi
anni, con già un “saper scrivere”, stilisticamente, da “veterano” del genere.
Si tratta di una delle, purtroppo poche, certo meno di un tempo, “promesse” del
genere.
Poesia
a tema libero in italiano
1° “Un
nuovo planare” di Gloria Venturini, Lendinara, Rovigo
-
Con rammarico l’autrice espone le incertezze che hanno segnato il suo cammino,
giunto, come quello, celebre, dantesco, a “mezza vita”, ma con gioia interpreta
l’andare costante del fiume come un inesauribile progetto futuro. Intensa,
spietata, sentita, elegante, senza sconti, è l’analisi del passato, come pieno
di speranze è cercare, nel “volo finale”, verso il futuro, il “nuovo planare”,
lo scoprirsi ancora viva...
2° “Una follia
dell’esistenza” di Gloria Venturini, Lendinara, Rovigo
-Si esaurisce nei primi versi il forte richiamo al senso della bellezza
che molto spesso non sappiamo riconoscere, che, in fondo, serve solo a
nascondere la vera “follia”, l’esistenza stessa.
3° ex aequo “Casa di Fontona” di
Agostino Barletta, Genova
-Piacevoli rime si alternano in uno squisito ricordo della casa di
Fontona tra giardini, profumi e ricordi in un piccolo villaggio del primo
entroterra ligure.
3° ex aequo “C’è una sedia” di
Pietro Baccino, Savona
-Leggera ed elegante questa lirica dal sapore antico, quasi gozzaniano,
vissuta sul filo del ricordo, consolatorio di un distacco, pur malinconico, tra
odori ed immagini evocate.
Segnalata “Genova sul retro” di
Agostino Barletta, Genova
-Tra immagini e rumori è questa passeggiata, non solitaria, piena
d’amore, sopra Genova, in salita, lontano dal porto e dal mare, quasi
entroterra, da Granarolo sin a Begato...
Segnalata “Volterra” di Calogero
Carlo Di Benedetto, Boves, Cuneo
-La città toscana, ed i suoi dintorni, son già poesia, ben tradotta in
questa lirica, elegante, ricercata, da declamare, che non trascura di
presentare le emozioni dell’autore, di guardare all’importante passato, agli
etruschi, alla cultura prodotta, facendo “innamorare” un viaggiatore di una
terra non sua.
Prosa a tema
libero in italiano
1° “L’eredità di Maria” di Sandro
Cuppini, Bergamo
- Una casupola di montagna è teatro della triste vicenda di una
contadina soggetta a continui maltrattamenti e violenze. Immagini piuttosto
crude ma efficaci ci accompagnano a un tragico epilogo, attraverso un grande, e
fluido, “saper raccontare”.
2° ex aequo “Come la neve” di
Mario Aliprandi, Olginate, Lecco
- L’autore traccia il lungo percorso di integrazione di due donne che
lottano contro indifferenza e pregiudizi e a loro volta abbattono i muri della
discriminazione rendendosi disponibili all’accoglienza dei meno fortunati. Il
racconto è scritto con grande sensibilità e poesia, senza retorica.
2° ex aequo “Riflessi da un fondo
di bottiglia” di Gabriele Andreani, Pesaro
- Nel travaglio di un’esistenza segnata da
eccessi solo il grande amore per la fotografia e la ritrovata fede farà
rivivere miracolosamente felici istanti di un tempo andato. Il racconto scorre
veloce, capace di coinvolgere il lettore, di farlo “guardare” con gli occhi del
protagonista, con il suo entusiasmo.
Segnalato “Bussana
vecchia” di Alessandra Forlani, Sommariva del Bosco, Cuneo
- Rinunciamo per amore, a un percorso di vita
in comune che sembra scontato, per dare vigore alle potenzialità dell’altro...
Un semplice oggetto, un pegno d’amore, rimane per maturare un rapporto via via più
intenso, più forte. Lasciarsi per potersi incontrare ancora...
-Un caleidoscopio, affresco, di umanità, e dei suoi
rapporti, visto nella cornice tranquilla e piacevole di un bar, americano, di
provincia, lungo qualche costa, ma che potrebbe essere ovunque, nella
globalizzazione, in qualsiasi delle tante “periferie” che si affiancano...
Segnalato
“La lastra di ghiaccio” di Pietro Rainero, Acqui Terme, Alessandria
-Cosa è l’arte? Deve essere immortale o può
essere caduca, fragile, dalla breve esistenza? Si può collegare ad uno sport?
Certamente sì, se parliamo, come l’autore, di uno sport particolare, elegante,
come il pattinaggio sul ghiaccio, in una ambientazione estremo-orientale, in
cui si può “dipingere”anche su una lastra di ghiaccio, sulla superficie di un
lago, un’opera non da lasciare ai posteri ma da assaporare immediatamente,
poetica anche per questo.
Segnalato
“In cerca del sole” di Luigino Vador, San Quirino, Pordenone
-Ricordi di “fanciullezza”, agresti,
spensierati, estivi, campagnoli, ben raccontati con precisione e poesia, con
ombra di, dolce, nostalgia...
Segnalato
“Un sorriso tra le stelle” di Gloria Venturini, Lendinara, Rovigo
-Storia di un amore giovanile, durato solo un
mese, ma di quelli che non dimentichi, travolto dalle differenze, accentuate da
vite che si stanno appena definendo nelle loro inclinazioni, raccontato con
molta introspezione, partecipazione...
Satira e goliardia
1° “I bancari sono così già da
piccoli” di Vittore Giraudo, Cuneo
- L’autore fa emergere con
tratti gustosi, ed ambientazione locale, i condizionamenti comuni a un’onesta
categoria di lavoratori, e “deformazioni professionali”..
2° “Sensa nòm” di Luigi Lorenzo
Vaira, Sommariva del Bosco, Cuneo
-Il lavoro sottolinea con amarezza l’imbarazzante e faticoso percorso
ad ostacoli da intraprendere per giungere alla sudata pensione.
3° “A chi vuole avere sempre
ragione” di Maria Concetta Selva, Rimini
-Rima gustosa e pungente, dal sapore antico, alla “Paolo Poli”, che
rileva il patetico sforzo di chi molto spesso con vane parole vuole imporre nel
confronto l’ultima battuta.
Dialetti e lingue naturali
In corso di epidemia, Candida
Rabbia e Michelangelo Bongioanni hanno inviato, in piena “chiusura totale”,
mail con verdetto della sezione di dialetti e lingue naturali della edizione,
plaudendo ad una grande partecipazione e ad un ottimo livello, che farebbe
meritare segnalazione a quasi tutte le opere.
Poesie
1° “Sot Sere - Nella sera” di
Nicolina Ros, San Quirino – Pordenone
- Con la padronanza piena della sua lingua ancestrale, il poeta piega
qui la stessa a rendere i più intimi moti dell’anima, facendogli cogliere
l’attimo impalpabile che vede il Mare accogliere il fiume “nût devant di se”
(nudo davanti a sé).
2° ex eaquo “Cos’ u
resta – (Che cosa resta)” di Pietro
Baccino, Savona
-Immagini che si susseguono, recise lucidamente da un passato dissolto
che a stento ha lasciato un‘impronta, sul sentiero tra gl’incolti, dove la casa
ha sapore d’abbandono. L’espressività della lingua locale rende più intense
le emozioni suscitate da ciò ch’é
rimasto.
2° ex eaquo
“A n’ Àngel (Per un Angelo)” di Umberto Maria Gillio, Cascinette d’Ivrea
– Torino --La poesia esprime con efficace intensità il
percorso che precede la creazione di un
Angelo, nel rimpianto sotteso e
ormai pacificato al quale le parole sono divenute superflue.
3° ex eaquo
“Fërvaje ‘d bin (a Giovanni)” di Maria Teresa Cantamessa Andrina, Ivrea
- Torino
-Le “briciole d’amore” che spande
il canto d’un uccellino dal ramo dopo il
primo volo, risvegliano d’improvvviso la voglia di vivere, nel procedere stanco
e solitario in preda dei ricordi.
Espressiva riflessione dove il dolore
trova, nel risveglio della natura, la sua catarsi.
3° ex eaquo
“Mi i vendo . . . seugn” di Attilio
Rossi, Carmagnola – Torino
-L’arguta e metaforica “vendita” vede
scorrere sul banchèt sorrisi per
i bimbi in pianto, freni per gli impazienti ragazzini, smens ëd
curios per i giovani in cerca del grande amore
. . . Insomma, sogni per ogni età, persino per
coloro che non hanno mai sognato!
Segnalato “Penac’us ta i
Magrêts” e “Tra cêl e flum”: (lingua friulana) di Nicolina Ros, San
Quirino – Pordenone
-Di nuovo è la lingua atavica,
in queste poesie, ad evocare sensorialmente brezze e colori,
frammenti di natura tra cielo e fiume.
Nella prima è il sonno della natura, nel silenzio dove i venti cantano i Magredi (terre magre), nell’altra è
il rifiorire delle viole che riporta la vita tra i sassi gelidi dell’inverno.
Segnalato “In veğ amix” di Pietro
Baccino, Savona
-Poche pennellate bastano al poeta per sbozzare in un ruvido impasto i
ritratti del
veğ amix Serafin, del suo cane e dell’unico figlio rimastogli : dell’altro gli è rimasto il dolore pungente,
da quando la guerra gliel’ha ammazzato. Non altrettanto ha fatto il Tempo, col ricordo rimasto al poeta di Serafino,
“ch’l’éřa ‘n bŕav’ òm”.
Segnalato “Ana’ pe’madunin”
(Andare per mazze di tamburo) di Agostino Barletta, Genova
-Rivive, in questa poesia, la semplice e schietta allegria dei bimbi,
che pur tra le fatiche d’una terra agra, gioiscono del poco intascato con la
vendita dei Madunin, trasmettendocene il dolce sapore fatato.
Segnalato “N’Àngel a l’avìa dime”
di Luigi Lorenzo Vaira, Sommariva del Bosco, Cuneo
-Originale interpretazione in versi del destino di Maria , Mare ‘d
Nosgnor e “ ‘d col bon òm” che “a sarìa
cariasse sta stran-a famija”. La conclusione vede dissolversi il rammarico di
Maria, che si consola nell’aiutare tutte le mamme, . . .anche le più “grame” , quando la invocano per
“ij sò cit”.
Prose (“Le
conte”)
1° “Scarpon
bleu” di Luigi Lorenzo Vaira, Sommariva del Bosco – Cuneo
-Con questa “conta” l’autore ci cala nell’attualità della “violenza di genere”, usando un tono dimesso
ma toccante : in primo piano troviamo
però la parte maschile, quella che in genere è la meno esibita. Dunque gli
Scarpon bleu non sono che il contraltare delle Scarpe rosse che in questa
storia, fortunatamente, vedranno Rico
uscire dall’incubo in cui era piombato.
2° “Lorens e
Rensino dla mùsica” di Luigi Lorenzo Vaira, Sommariva del Bosco, Cuneo
-Avvincente rievocazione delle vicende d’un gruppo familiare di “bërgé”
della Val Susa, a tutti noti come “coj ‘d la mùsica”. Sarà Rensin a riscattare
i suoi dalla povertà, lanciato nel successo internazionale da un Maestro del
Conservatorio che lo scopre grazie al parroco del paese. Toccante il finale,
dove il musicista ritrova la sua anima più vera tra i suoi monti.
3° ex aequo“N’aut Natal“ e “Otantetre” di
Giuseppe Accossato, Genova
-Riflessioni – quasi un dialogo interiore – sull’arco della propria
esistenza e sulla sua provvisorietà, nella disincantata attesa dell’ultimo,
gioioso incontro.
3° ex aequo “Col laghèt pien
d’anciarm” di Attilio Rossi, Carmagnola – Torino
-Più che una fiaba, prolissa argomentazione sul bene e sul male che, in
un bel quadro montano, si dipana sui
riflessi cangianti del laghèt : e lì che si riflettono immagini e complessi
insegnamenti, scambiati tra volpi argute e masnà.
Segnalazione a “Ŕa štŕo di
ricòrdi” di Pietro Baccino, Savona
-Rimembranza dell’infanzia e di chi se n’é ormai andato. Rievocazione di feste e allegrie semplici, di
paure e di lavori campestri cui segue lo scoramento finale per l’abbandono dei
luoghi atavici nell’andazzo odierno.
Sezione “Parole ed Immagini
Francesca Reinero, di Boves, pittrice e scrittrice, consulente
“abbinamento Parole ed Immagini”, ha definito il verdetto in data 1° luglio
2020, nel Circolo di Mellana, traendo spunto da segnalazioni della giuria
fotografica, arrivate il precedente martedì 23 giugno sera, e coadiuvata dalla
organizzazione.
1° “La bellezza
dello sguardo” di Lelio Giraudo, Boves, Cuneo
-Belle immagini,
vera “carrellata”, montate con eleganza, taglio obliquo, che ben si abbinano,
in equilibrio, integrandosi, ad un testo privo di retorica, terso, che mostra
la “grande bellezza, in quella delle “piccole cose”, da “cogliere”, radice
della felicità...
2°
“Dall’ombra al lume costantemente” di Virna Brunetto, Cuneo
- Una immagine
elegante, di sapore esotico, orientale, che evoca scorci arabi, lontani,
magnetici, che catturano. L’opera ti porta su quella strada, striscia di luce,
immersa nel buio, immagine abbinata ad un poesia elegante, sin dalla veste
grafica, dalla, intonata, scelta del carattere, giocata con musicalità, rime ed
avverbi.
3°
ex aequo “In attesa del treno” di Sandra Ceccarelli, Firenze
-Immagine di quelle che “bisogna saper
vedere”, cogliere, sul percorso della vita, sulle attese e sui “compagni di
viaggio” del tuo percorso, sulla speranza di “entrare in contatto” con gli
altri, con chi si incrocia.
3°
ex aequo “Non gettare rifiuti” di Adalberto Torelli, Cuneo
-Natura in piena
vita, rigogliosa, viene fotografata già avvolta in un “sudario” di plastica, appello
a salvare il mondo, noi stessi, in versi brevi, semplici, ma di “impatto”, in
cui si intravede l’inquietudine di questi nostri tempi, ancora ampliata dalla
recente “emergenza sanitaria globale”.
Segnalazione
a Daniela Evangelista di Isola del Liri, Frosinone
-“Luccichii”, immagine notturna, tra buio e riflessi,
sfumata, che accompagna un testo davvero “sgargiante di luce” e colori, in cui
il poeta si immerge, confonde, immedesima, in quanto sta guardando, e fa
vedere, nelle sensazioni che lo rapiscono in quell’attimo...
Segnalazione
a Gloria Venturini di Lendinara, Rovigo
-“Tra il
frusciare sottile dei pioppi”, con evocativa immagine poco colorata a
completare, in maniera creativa, versi che sono “immagini” piene di tanti
colori, emozioni, sensazioni, concetti esistenziali, di memoria.
Segnalazione a Maria Cecilia Bossi, Mabi Col, Paola
Toffolon, Lucia Spagnuolo, Lucia Bird e
Fabiola Barna
-“Donne in cerca di guai”, lavoro corale, femminile, elegante, libro
artistico, quasi “monotipia”, più immagini che parole, collegate di pagina in
pagina, collage narrativo, a parlare della vita, in questi tempi, tra luci ed
ombre, della “altra metà del cielo”, capace di ironie.
Segnalazione a Enzo Barnabà di
Grimaldi Superiore, Imperia
-“Il sogno babilonese”, per una vivace, accurata ed ironica, ricerca di
microstoria locale ligure, “di frontiera”, abbinata ad una parte fotografica
ricca ed accurata, in cui ben le immagini “rendono”, aiutano a capire.
Segnalazione ad Anna Grosso di
Peveragno, Cuneo
-Per il complesso dei lavori, scritti ed immagini, presentati, in
elegante veste, con l’attenzione alla ricerca di immagini, bellissime quelle
“d’epoca”, ma non solo, ma, anche, di “lingua” (sia italiano che piemontese,
con escursione nell’inglese) e versi, di aspetti della storia e della vita
locale.
Segnalazione a Pietro Rainero di
Acqui Terme, Alessandria
-“I due pittori”, opera soprattutto narrativa, che “usa” le immagini,
di opere d’arte, per sviluppare il discorso, fatto di una “critica ai critici”,
ironica, dubitando competenze pur
riconosciute, non certo infallibili. La storia dell’arte, e non solo, mostra
che solo il tempo è il vero giudice...
Fotografie
La
giuria della XXIX edizione del “Concorso Parole ed Immagini”, per quanto
riguarda le “fotografie”, formata da Grazia Bertano, Cristiano Cerato e Massimo
Macagno, si è riunita, dopo l’epidemia, la sera martedì 23 giugno, con
distanze, igienizzante e mascherine, nella sede del Circolo organizzatore, ed
ha espresso il seguente verdetto.
1 - “Il
mio gatto, il mio animale preferito”
1° Paolo Ferretti di Fornacette di Pisa
-Per la fotografia “Il curioso”,
per l’espressione colta del soggetto felino, la stupenda acromia fredda degli
occhi verdi in contrasto con il tono caldo del legno. Bella composizione,
intelligente
2° Daniela
Patriti di Fossano, Cuneo
- Per gli scatti “Nikon” e
“Chat”. Nel primo si segnalano lo sguardo nella bella inquadratura, la
“pulizia”, lo sfondo “bokeh”, sfocato, degno di una “macro”, da fotografo
autentico. Nel secondo si sottolineano il contrasto di colore, la
complementarietà, la posizione felice dei soggetti, i toni latino-americani...
3° Sandra Ceccarelli di Firenze
-Per la fotografia “Oggi non
esco”, con “quinta” creata dalla geometria della lamiera, con il soggetto in
una delle posizioni più “feline”, con buona capacità fotografica nel limitare
forti contrasti di luce, composizione corretta, bilanciata
Premio Speciale a Francesca Barbero di Boves, Cuneo
-Per il delicato racconto di
“vita felina” (dal “Gattile di Cuneo”), in quattro scatti, pieno di amore e
sensibilità, di saper “cogliere” e dialogare “coi soggetti”.
2 - “Automobili, che passione!”
1° Paolo Ferretti di Fornacette di Pisa
-Per “Vecchia signora”, grande lavoro
geometrico-compositivo, ottima scelta di luce, per una fotografia che diventa
quasi “astratta”.
2° Lelio
Giraudo di Boves, Cuneo
- Per “Passione Maggiolino 2” , composizione davvero bella,
in un interessante gioco di luce e colori, vero caleidoscopio, panoramica su
una delle auto che “hanno fatto la storia”.
3° Cristiana
Lucchetta di Alba, Cuneo
-Per
“Lo specchio”, immagine apprezzabile anche per il “racconto”, di momento di
vita, riflesso, che racchiude, tra elementi di festa, descrizione di luogo e
persone. Una bella idea che sconta una difficoltà compositiva insita.
3 - “Il colore nero”
1° Nicola Daddi di
Genova
-Per “Luci sull’acqua”, sintesi perfetta,
stilistica, elegante, del tema “nero”, sottolineato dalle luci, geometriche,
che paiono “tagli di Fontana”...
2° Nicola Daddi di Genova
-Per
“Assorta”, con il nero esaltato dalla espressione del soggetto, che, anche
psicologicamente ed introspettivamente, rende bene il tema.
3° Paolo
Ferretti di Fornacette di Pisa
-Per “Asso di fiori”, con il colore reso in
eleganza e geometria, con curata composizione. È sintesi di come bianco e nero,
nella loro complementarietà, sappiano rendere una immagine leggibile ed
efficace.
Premio Speciale a
Francesca Barbero di Boves, Cuneo
-Per “Narciso”, per una storia davvero
“noir”, raccontata e fotografata, tradotta in immagini e simboli, antico mito
che si ripresenta, senza perdere suggestione, nel tempo, di evocazione in
evocazione, nel prendere coscienza di sé e del mondo, poetico e letterario.
4- “Pianeta Terra: un malato da curare”
1° Loredana
Berteina di Fossano, di Cuneo
-Per la fotografia “La nostra spiaggia, oggi” che,
da sola, è racconto fotografico eccellente, nella sua semplicità, efficacia,
che rende perfettamente il tema.
5 - “Le sculture delle nuvole”
3° Mario Aliprandi di Olginate, Lecco
-Per “Luce”, tema centrato,
esteticamente gradevole come composizione. Un difetto, evidente, nella parte
alta della nuvola (a sinistra), che poteva essere risolto in post-produzione,
priva l’autore di un migliore riconoscimento.
Segnalazione a Daniele Patriti di Fossano, Cuneo
-Per la serie “Brasile”, la ricerca
fotografica, estetica, in bianco e nero, a cogliere quello per cui “serve
occhio”, presentata con efficacia. Ottimo è il bianco e nero, per il contrasto,
peccato che la stampa contenga dominante “magenta”.
Premio speciale “Migliore scatto”
La giuria indica
come migliore foto della edizione del “Concorso”
“Alma su nero”, di
Sandra Ceccarelli, Firenze, non vincitore per il tema “Il colore nero”, cui
partecipava, ma grande ritratto, di ottima espressività, pregevole fattura,
eleganza, composizione classica, espressiva, il nero usato per sottolineare.
Mellana di Boves, 18 luglio 2020
Salve io ho partecipato e giorni fa ho ricevuto Diploma di Merito ma non so con quale di queste poesie che vi elenco ho ricevuto tale gradito riconoscimento...le poesie sono: U mearu e da speranza / U chiuavu stuartu / Nu tizzunu ppe cumpagnia ...ringraziandovi già da ora aspetto il vostro riscontro...a presto Angelo Canino (Acri - CS)
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