giovedì 23 luglio 2020

Parole ed Immagine 2020 - Luce Santato - Premio speciale poesia giovane


Dedicata

Niente luce in questo cielo oggi,
solo ombre e nebbia da far male,
entrano silenti nella pelle,
s’insinuano fino in fondo nelle ossa,
e ci rimangono,
si cristallizzano con una lacrima,
hanno il sapore del sangue,
di un qualche cosa di antico,
di una tristezza che non vuole andare via.
Cerco uno spiraglio d’azzurro
in questo inverno troppo lungo,
frugo tra le scatole del cuore
per cercare il calore di una semplice carezza,
e non ti trovo.
Accendo il telefonino,
schiaccio il play dell’archivio
che mi è più caro al mondo,
risento la tua voce.
Una perla di luce scende dai miei occhi,
mi sfiora le labbra chiuse.
Sorrido lievemente mentre ti penso,
mentre mi manchi da morire,
voglio però pensarti felice lassù,
contento di leggere ancora
una poesia d’amore.

Luce Santato
Lendinara (Rovigo)

I sommi vertici del mio io


Segmenti convessi,
parole confesse,
Rettilinei irregolari,
lunghi percorsi abitudinari,
Parabole concave,
idee corsive,
parentesi scure e tetre,
misteri invalicabili,
fredde ossessioni s’insinuano
tra i cunicoli della mia essenza.

Ho freddo dentro l’anima.

Vie senza via d’uscita
tra gli oceani dei sentimenti,
le nebbie e le nuvole
nascondono le alte vette
delle aspettative,
il semplice tutto diventa inafferrabile.

Fatico ad arrivare.

Nelle ombre pullulano le paure,
le incertezze stanno in agguato
per rubare l’azzurro di un sorriso.
E questo impervio sentiero
scricchiola ad ogni passo,
mentre con gli occhiali appannati
cerco il soffitto del cielo,
mi fa compagnia solo l’urlo del vento.

Ecco i sommi vertici del mio io.

Luce Santato
Lendinara (Rovigo)


Nel vento

Mani in tasca, strette a pugno,
piene di vento,
di quel vuoto che hai lasciato dentro.
Una sigaretta pende diafana dalle labbra,
brucia i miei sogni,
recisi.
Il fumo corvino sale e striscia tra le nuvole,
svelto stordisce
le lenti che difendono i miei occhi.
Impronte perse nel fango,
luci separate,
è tutto,  
è solo
quel che resta di noi.
Esce aria amara dalla bocca,
un addio nel vento,
un dolore preso a morsi,
un chiodo che crocefigge.
Nuovi punti di sutura
incendiano,
dentro.
Affido al vento
questo tormento,
accecante, assordante,
mi toglie il fiato
e quel che resta
di me.



Luce Santato
Lendinara (Rovigo)

Nessun commento:

Posta un commento