E
poi, solo silenzio
‘Lascia che sia fiorito Signore il
suo sentiero
quando a te la sua anima e al mondo
la sua pelle
dovrà riconsegnare quando verrà al
tuo cielo
là dove in pieno giorno risplendono
le stelle’.
‘Preghiera in
Gennaio’ F. De Andrè
E rieccoci sulla stessa scena
con il silenzioso spessore dell’anima
perdersi nei percorsi immaginati,
sui muri sgretolati, anche sulle briciole
di pianto rinvenute nella fitta agenda
dei sogni:
e ti rivedo - afflitto -
nella tua
dignitosa incuranza
su questa stessa via per l’ultima
volta
con biglietto di sola andata,
prima di regalare la tua fragile
vita
alle stelle, tu, infelice e perduto
come sempre, nella difficile libertà
di scomparire: di quel giorno
ricordo forse la pioggia,
di certo le tue dita affusolate
nello stridere del treno
accarezzare questo tempo
incerto - indifferente -
così indaffarato da scordare
anche la morte: e poi solo
silenzio.
In
ricordo di E. R.
Improvvisa
una nuvola di fumo
Lenti, con le spalle pesanti, avvolti
nei vostri fazzoletti
rossi, baciati dalla fresca brezza di
Bisalta*che vi assiste,
sfiorati appena dalla vostra sofferta allegoria
di pensieri
nel silenzio immacolato dell’attesa: poi,
improvvisa,
quella nuvola di fumo in dissolvenza, ed
ecco
la notte della mente nel commiato del
volo rallentato
che finisce e, immaginato, quello
sguardo dolce di dolore
mite di mamma triste, battito di ciglia tra
apparenze
e trasparenze, una smorfia di dolore senza
lamento
o commozione come i forti, carezzati dal
freddo
nelle ossa a regalare la vostra preziosa
giovinezza
nella decimazione dei minuti e
consegnare a noi
la ferma volontà di resistenza ora e
sempre,
anche nei mattini inquieti, quando la
speranza si fa breve
e tace sulle pallide paludi di una
storia quasi priva
di voce, noi, cavalieri erranti senza
meta,
*montagna che sovrasta la valle Pesio.
In ricordo di Botto Celestino e di
Suetta Carlo, caduti in combattimento in località Vigna di Chiusa Pesio (CN) il
9 settembre ‘44.
Nessun commento:
Posta un commento