La
serata riproposta, sempre piacevole, venerdì sera 23, nei locali del Circolo di
Mellana di Boves
Venerdì sera 23 marzo, nelle ex Scuole
elementari di Mellana di Boves, vi è stato il consueto appuntamento annuale con
la lettura di poesie e prose, momento culturale ed amichevole, non paludato
(non a casa il finale è sempre momento di convivio), di fronte a buon, ed
affezionato, pubblico, nell’accogliente locale del Circolo frazionale.
Protagonisti sono stati ancora noti autori
locali, da Candida Rabbia, protagonista di vera antologia, monumentale, in
italiano e piemontese, di versi di poetesse, a partire, ovviamente, dalla greca
Saffo, all’elegante monregalese Alessandro Dattola, a raccontare suo viaggio in
Europa, alla satira di costume ed ironia, anche in aiku alla giapponese, del
pluripremiato Vittore Giraudo...
Candida Rabbia si è resa protagonista
anche di lettura di versi della poetessa Teresa Mocchia di Coggiola, assente
per indisposizione, e del presente cuneese Giuseppe Voarino, premiatissimo in
vari concorsi, di grande espressività.
Introduttivo è stato momento con la
peveragnese Anna Grosso, che ha presentato, con alcune liriche socialmente
impegnate, la sua seconda raccolta («Aonio Canto», che poi vuol dire «Canto
poetico», che segue «I miei idilli» del 2015), fatta di opere create con grande
cura, attenzione, ricerca di forma e musicalità che non trascura, anzi
sottolinea, i contenuti, sia in piemontese (secondo la grafia dei «Brandè»,
della «Scuola del Po») che in italiano.
Voce bovesana è stata quella del
rivoirese Ettore Ramero, con divertente, arguta, riflessione sull’importante
ruolo della «parrucchiera»...
Beppe Sajeva ha offerto letture tratte
dalle sue memorie partigiane, vissute da «cronista» (una inedita, sulla vicenda
di maestra internata per aver aiutato nella fuga aviatore americano, che le
aveva fatto dono del tipico accendino «zippo», riconosciuto in perquisizione a
posto di blocco da soldato tedesco, uno su un bollito «particolare»), per
festeggiare i suoi novantuno anni raggiunti in ottima forma e lucidità
invidiabile.
L’iniziativa è nata anni fa, nell’ambito
del Concorso Parole ed Immagini, ormai prossimo alla trentesima edizione, ora
in fase di rinnovamento, ridefinizione di luoghi, tempi e modi, adeguamento
alle attuali sensibilità...
È stato fatto ricordo della scomparsa
Giuseppina Casaleggi Casiraghi, classe 1922, deceduta nelle settimane scorso,
madre dello storico lettore della manifestazione Giorgio Casiraghi, per anni
disponibilissima nel compilare, in grafia gotica, i diplomi di vincitori e
segnalati.
Brindisi, di Prosecco, è stato offerto
dal peveragnese Gianpiero Meineri, spettatore ormai abituale, reduce da recente
riconoscimento ricevuto dall’AVIS provinciale per le sue quasi trecento donazioni
e decennale attività di sensibilizzazione verso giovani donatori.
Tra i vari interventi la flautista Ines
Revelli Toselli ha proposto delicati brani musicali classici.
Già son definite le iniziative mellanesi
di questo 2018, sperando che simili momenti serali siano anche più numerosi e
frequenti del passato, di vario «taglio», presentazione di libri incluse (riferimento
telefonico 340.3761714).
Nella festa estiva fraziona, a metà
luglio, vi sarà spazio per la nuova edizione di «Invito alla scrittura» (prose
e poesie abbinate a disegni ed opere grafiche) riservato a ragazzi in età di
scuola dell’obbligo «che bisogna coltivar cultura ed arte, per il futuro, in
una età di formazione, nel quale le persone sono sensibili ed attente», spiegano
gli organizzatori, membri di un Circolo nel quale la «nuova generazione», i
giovani, ormai vicini alla mezza età, hanno sempre più spazio.
Accanto a loro tornerà ancora la creatività
del bovesano Adriano Pellegrino, «Griota», le opere pittoriche della mellanese,
al debutto, autodidatta, Silvana Lerda Cavallo (acquarelli ed acrilici, di cui
è stata offerta anteprima, ritratti e paesaggi, anche su carta di riso,
intitolata «Un quadro è una poesia muta»), una esposizione sui «Bimbi della
frazione ieri ed oggi» (nuovo capitolo della attenta ricerca di «microstoria
locale» portata avanti da anni), una esposizione di moto d’epoca (vissuta con
sensibilità femminili, attenzione alla curata presentazione ed alla qualità),
da non confondere con i tanti motoraduni appuntamenti fissi anche in zona...
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