lunedì 17 agosto 2015

“Solari” esposizioni a Mellana

Nella estiva festa mellanese, accanto alla venticinquesima esposizione del “Concorso Parole ed Immagini”, è stata riproposta la collettiva “L’arte secondo noi”.
Nel Salone si son potuti vedere i dipinti dello scomparso Augusto Boccalatte, oli, pastelli, presentati in forma “viva”, di uno dei suoi “atelier”, dei suoi studi, dove ha operato, creando od impostando davvero tantissime opere, da Torino a Cuneo, all’ultimo, nella casa abitata sin alla morte, a Rivoira di Boves, all’imboccatura della Valle Colla. Usando gli abiti da sposa della vicina esposizione come ideale “quinta”, tra oggetti posseduti dallo scomparso, gli organizzatori hanno proposto una panoramica completa della creazione dell’artista, soggetti di ogni tipo, dai ritratti (molti femminili, anche “nudi”) ai paesaggi, alle “mature morte” (quelle in cui meglio si esprimeva la sua natura contemplativa, non a caso scelte quasi in esclusiva negli ultimi anni), piene della frutta adorata, mele e limoni, con bottiglie e brocche dai riflessi curati, senza escludere un ricco “filone” fantascientifico, tanto “anni Settanta). È arrivato l’auspicio di avere occasione, magari cuneese, nella città dove Boccalatte ha vissuto per decenni, per esporre davvero tutta la sua produzione artistica e letteraria, in spazi adeguati...
Nella ex Scuola le tecniche miste di Dario Colmo, piene di luce e colori allegri, vivaci, chiari, accompagnate dagli scritti della moglie Lelia Marizza, una nuova, ennesima, prova della creatività senza confini di Adriano Pellegrino, “Griota”, tra Pontefici di ieri ed oggi, e funghi che non si trovano più, il debutto del giovane Luca Airaldi (spazianti da particolari architettonici a fiori e ritratti), i pastelli di Francesca Reinero a tratteggiare le bellezze della Valle Colla (il tutto tra gli allestimenti floreali di “Floricoltura Anita & Lisa” di Mauro Racca, Fontanelle), hanno voluto mostrare un’arte che sa essere “solare”, allegra e positiva, descrizione di bellezza e gioia, non solo sfogo di malinconie, tristezze, travagli esistenziali.
Protagonista è stata la grande iniziativa di questo anno: il nuovo episodio di ricerca microstorica locale, sui “riti di passaggio”, l’esposizione sui matrimoni frazionali (che ha visto, domenica pomeriggio, partecipata rappresentazione di abiti da sposa, storici della Comunità ed attuali della “ALCA Spose”). L’entusiasmo delle organizzatrici è stato pari solo all’interesse sollevato nel pubblico, di fronte a vestiti, oggetti (anche nel prato antistante), fotografie, come è successo in questa e nelle scorse stagioni per simili iniziative in altre frazioni della zona, davvero in linea con i gusti attuali, alla ricerca più di evasione e divertimento che di riflessione...
Già varie idee con tale taglio hanno accennato i giovani mellanesi...



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