Buono era il pubblico, nella accogliente sala del Circolo,
soprattutto non bovesano, formato da cuneesi, peveragnesi (incluso l’assessore
Laura Dutto, con cui l’iniziativa collabora) e borghigiani.
Introduttivo è stato l’omaggio allo scomparso,
improvvisamente, poche settimane fa, fotografo bovesano Adriano Giordano,
presente il figlio Moreno, con la cui collaborazione si è realizzata piccola
esposizione di sue opere, ma, anche di scatti che lo rappresentavano, sin dai
tempi della scuola, arrivando alla festa delle «Leve» (appuntamento
irrinunciabile per ogni abitante, che si sente tale, di Boves).
Ha voluto essere una piccola storia di Boves (che, magari
ampliata, verrà riproposta nella festa frazionale di luglio), attraverso un
personaggio che ha sempre vissuta intensamente nella Comunità, gentile e
disponibile, allegro e simpatico, seguendone le manifestazioni, fotografandone
i fuochi d’artificio o le due edizioni, inizio millennio, 2002 e 2003, di
piante e fiori in piazza, «Grandaflora», partecipando, organizzando, arbitrando
ed immortalando le varie edizioni del «Torneo dei Pini», a continuare un amore
verso il calcio durato tutta la vita (da buon giocatore a tifoso appassionato
della Juventus)…
Non sono mancati suoi ritratti opera del figlio o del
collega Gian Cerato.
Offerta dal Circolo mellanese, è stata consegnata dal
Sindaco (sempre presente, a questa e tante altre iniziative) pergamena di
ricordo e saluto al figlio.
Esordendo con le letture Giorgio Casiraghi («voce» ufficiale
del «Parole ed Immagini») ha reso omaggio ad altro grande personaggio della
vita e cultura bovesana deceduto da pochi giorni, Pierino Vallauri (ha preso,
da pubblicazione Primalpe, l’ironico e divertente «Cinque Pater, Ave e Gloria»,
che l’autore aveva spesso letto pubblicamente).
Si sono, poi, succeduti componenti di un gruppo di lettori
ormai affiatato, che tutte le volte ha qualche integrazione: stavolta quella
del raffinato poeta monregalese Alessandro Dattola, già vincitore della sezione
«simbolo» del Concorso «Parole ed Immagini», protagonista di esposizioni anche
a Boves (in «Antica Osteria», con abbinamenti tra i suoi versi e delicate
immagini).
Ha esordito Candida Rabbia, pittrice e poetessa, soprattutto
in piemontese (con la sua «parlata», tra il cuneese ed il natio saluzzese),
sempre graffiante nel rendere viva ed attuale la cultura tradizionale,
estrosamente presentata, rifuggendo malinconie.
Lelia Marizza ha presentato sua prosa su una strana figura,
giudicata «strega», visione molto femminile.
Maddalena Forneris, di Borgo San Dalmazzo, ha alternato le
sue intense liriche, piene di idealità, nella loro sintesi, di chiare visioni
di valori, del ricordo del padre partigiano, con la musica del chitarrista
Silvano Forneris (solo omonimo), che ha continuato anche a fine serata (durante
momento conviviale immancabile a Boves), con cui fa parte del gruppo «Amici di
Monserrato».
Augusto Boccalatte, storica presenza, ormai oltre gli
ottantacinque anni, con voce flebile ma chiara, ha raccontato suoi ricordi lucidissimi
di infanzia, senza aver in nulla spuntata la sua abituale ironia.
Finale è stato, come sempre, affidato a Vittore Giraudo,
cuneese, scrittore satirico pluripremiato, con le sue opere argute e taglienti.
Dagli organizzatori, insieme ai ringraziamenti a tutti gli
intervenuti, è arrivato l’auspicio che, complici le difficoltà economiche del
momento, la scarsa sensibilità dei giovani (sempre meno, o nessuno, sono i
presenti con i capelli non ancora bianchi), la loro iniziativa, il «Concorso
Parole ed Immagini», ormai al quarto di secolo di età, da loro «finestra sul
mondo» non diventi «Isola», anzi, «L’isola che non c’è», dove Peter Pan
continua a divertirsi nei suoi eterni scontri con Capitan Uncino, senza volere
crescere, o riuscirci…
Le opere per il «Concorso Parole ed Immagini»,
ventiquattresima edizione, devono pervenire, entro lunedì 12 maggio (per gli
scritti) e lunedì 9 giugno (per fotografie, sezioni «Trame urbane», «Sport:
passione… fotografica», «Il blu… colore», «Le quattro stagioni… nei colori
della natura», «Il mio stile: io fotografo così!», ed «abbinamenti»), alla
Biblioteca Civica di Boves, Via Marconi, 2 (ove sono reperibili i bandi), o
alla casella postale 11, 12012 Boves, intestata ad Adriano Toselli.
C.S.
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