Bella atmosfera, buon dialogo
culturale e convivio finale per la serata di presentazione del ventiseiesimo
«Parole ed Immagini»
Sabato sera 19 marzo, nelle ex Scuole elementari di Mellana di Boves, vi
è stato il consueto appuntamento annuale con la «lettura» (protagonisti noti
autori locali, aperta ad interventi dal pubblico), nell’ambito del Concorso
Parole ed Immagini, iniziativa mellanese di poesia, prosa, arte e fotografia,
giunta alla ventiseiesima edizione.
Il taglio del momento è stato, come sempre, informale ed amichevole,
concluso con convivio, «taglio di colomba pasquale», con partecipazione
soddisfacente, per simili appuntamenti, occasione anche di riflessione
sull’attuale contesto generale e sulle prospettive dell’iniziativa.
Giorgio Casiraghi, presentato come la «vera anima» della manifestazione,
ha offerto ricordo della recentemente scomparsa insegnante cuneese, sua
collega, Adriana Robba, affezionata partecipante al Concorso (di cui era stata
anche giurata) e a queste serate. Ha letto suo pezzo biografico, partecipante
alla scorsa edizione, ricordo delle difficoltà della sua vita scolastica, il
dover seguire allievi anche difficili in scolaresche numerose, la soddisfazione
di essere stata, comunque, insegnante, e madre, pur abbandonando i sogni
giovanili di «ricerca»... Sono stati ricordati i suoi competenti scritti
naturalistici, la sua collaborazione, di volontaria, con Pro Natura e con il
«Parco Fluviale» (questione sulla quale, riguardo l’adesione di Boves, unico
Comune che ancor non l’ha fatto, molto si sta dibattendo a Mellana in questi
giorni)...
Delicatissime come sempre sono state le liriche del monregalese
Alessandro Dattola, operatore «della cultura» a tempo pieno, che ha considerato
come sia logico, in ogni tempo, che vi sia più adesioni ad iniziative
gastronomiche che a quelle di taglio diverso, che, insomma, mai la poesia, ad
esempio, diventerà «di massa» (e raramente con adesioni come a Mellana). Di
questo hanno preso atto gli organizzatori, pur notando che, secondo loro,
venti-trenta anni fa la sensibilità, soprattutto dei giovani, a riguardo, era
ben maggiore...
Teresa Mocchia di Coggiola, cuneese, ha letto alcune opere, anche di
momenti recenti non felici, che saranno incluse nella sua prossima raccolta,
con immagini (quindi uno stile «Parole ed Immagini») e ricette «della nonna»,
che tanto andranno incontro ai gusti attuali...
L’altro cuneese, Vittore Giraudo, ha presentato nuove opere ironiche e
satiriche, aiku e giochi di suoni e parole corrosivi.
Il presidente del Circolo Giancarlo Olivero e suo collaboratore hanno
illustrato , anticipando sorpresa, alcune iniziative espositive della festa di
luglio: il bovesano Adriano Pellegrino. «Griota». che troverà nuova ispirazione
alla sua creatività dal «sottosuolo» («Meraviglie nascoste»), la pittrice
sant’annese Mirella Dutto che porterà tanti colori coi suoi quadri, oli e
smalti, in stupende cornici (opera del figlio Enrico Dutto), con tanti fiori e
paesaggi (ma anche ritratti), i delicati lavori di «decoupage», dalle
evocazioni anni Cinquanta-Sessanta, della bovesana Rita Dutto, ai lavori di
cucitura, raffinatissimi, della mellanese Silvana Lerda Cavallo e di suo
gruppo, al nuovo capitolo di microstoria locale con «I lavori quotidiani mellanesi...
ieri ed oggi»... Idee non mancano, ma si sta ancora discutendo, par di capire,
per il prato antistante l’oratorio, delizioso spazio «verde»...
Organizzatore ha spiegato i tentativi di «star al passo coi tempi», ma
senza rinunciare alla propria identità (lo spirito di un «Parole ed Immagini
1.0»), con una formula che ha sempre funzionato nei decenni passati (si è alla
ventiseiesima edizione, oltre a due solo fotografiche): si son create sezioni
come quella sui «Lavori dei campi» e sulle foto di manicaretti, per l’anno
prossimo si pensa di aprire ai «sefie», ma visti come «Autoritratti artistici»
(o «I miei migliori autoritratti»), «che, magari, in italiano ci si capisce
persin meglio...»...
Hanno concluso:
«Abbiamo fissato la serata al sabato più prossimo all’inizio della primavera,
invece che al venerdì, come al solito, per non sovrapporci agli abituali
incontri della Scuola di Pace ed alle tante funzioni religiose quaresimali del
periodo... Poi, nel rinfresco serviamo sempre salame ed affettati... Oltre che
di parlare, come in questo contesto, del “Concorso”, queste serate speriamo
riescano a dimostrare che non necessariamente la poesia è triste e noiosa, come
la letteratura...».
A tutti i partecipanti sono stati donati libri editi da Primalpe Costanzo Martini.