Verdetto della ventitreesima edizione della manifestazione
poetica, letteraria, fotografia ed artistica della frazione ai piedi della
Bisalta
Il “Parole ed Immagini” di Mellana di Boves prosegue in
tempi difficili
Anche quest’anno Mellana di Boves, con il suo “Circolo”, ha
organizzato la festa della frazione, con programma previsto dal 19 al 25 luglio,
e la sta vivendo all’insegna della grande varietà, con un programma completo,
che ha spaziato da apprezzate serate gastronomiche (pizza, patatine, “cena del
giorno della festa”, davvero ricca e curata, con piatti tipici, polenta, al
solito il “piatto forte” locale, oltre a vera “cena”) e musicali (soprattutto
“revival” anni Settanta-Ottanta, rock, serata provenzale-occitana...), a manifestazioni
religiose (vissute in atmosfera di autentica, sentita, devozione), divertimenti
popolari, gare a bocce, ma, persino, momenti culturali. Come sempre non è
mancata buona partecipazione ad ognuna delle proposte...
La processione è arrivata sin vicino a casa di frazionista
che ha superato, negli ultimi mesi, seri problemi di salute: anche così si crea
una “Comunità”...
Tanti giovani si sono visti impegnarsi, con responsabilità e
dedizione, in vari momenti della manifestazione...
Iniziativa ormai “storica” (accanto
alle varie esposizioni, rinnovate ogni anno, curando adeguato “taglio” e
presentazione, quest’anno con tema le “ispirazioni” e “l’ispirarsi”) è il
concorso “Parole ed immagini”, che compie, ormai, ventitre anni (edizioni),
mentre son ben ventisette che si procede in questo curioso, originale, taglio
“culturale” di “festa locale” (al conto si devono aggiungere due edizioni
fotografiche e due esposizioni storiche, da cui è nato il libro sulla piccola
comunità stampato nel 2010 per la terza volta, aggiornato).
Gli organizzatori hanno fatto notare come, anche quest’anno,
le giurie fossero soddisfatte della qualità delle opere pervenute .
I partecipanti continuano ad essere, complessivamente, sui
trecento (quanto la popolazione della frazione), con calo, riscontrabile in
tutte le iniziative del genere, solo per quanto riguarda le fotografie (che
costa stampare nel formato richiesto e spedire in adeguato plico), ma le sole
opere ammesse sono state più che abbondanti per realizzare valida esposizione.
Dei circoli fotografici della zona sola buona partecipazione è arrivata
dall’Espera di Roccavione (presente era il Presidente, Pierluigi Peluso).
La caratteristica dell’iniziativa resta il raccogliere
partecipanti da ogni parte d’Italia. Gli attuali “Chiari di luna” economici
hanno limitato la partecipazione dei premiati da altre regioni un tempo copiosa
(presenti, comunque, il fotografo pisano Paolo Ferretti, il poeta e scrittore
savonese Pietro Baccino, protagonisti di deliziosi momenti di “lettura”, a
fianco dei giurati Lelia Marizza e Giorgio Casiraghi)...
La “giuria degli scritti”,
formata dai professori Alessandro Giordanetto, Giorgio Casiraghi (anche ottimo
“lettore” della manifestazione) e da Lelia Marizza (“poetessa militante”), ha
dichiarato, per la sezione “poesia e prosa giovane” (autori sino a venti anni,
molti partecipanti dal Liceo Novello di Lodi) vincitore il racconto “Il
labirinto come metafora della vita” di Greta Fusari, da Maleo (Lodi), che ha
preceduto altra lodigiana, Alexandra Militaru, di evidente origini straniere ma
di grande padronanza della lingua italiana e talento poetico, con le deliziose
liriche “Amore” e “Verso lei”.
La sezione, non
competitiva, “Invito alla scrittura” ha visto l’ormai abituale partecipazione
di ottantina di ragazzi delle classi elementari della frazione Rivoira (tra cui
la giuria ha segnalato, comunque, opera a firma Antonio Pellegrino) e di due
classi delle scuole medie bovesane.
Nella “Poesia a tema libero” ha raccolto altra vittoria
Stefano Borghi, da Milano, con “Disse ti amo”, storia d’amore vissuta durante
la persecuzione ebraica, evocata con chiarezza, precedendo il savonese Pietro
Baccino con “Quando l’aura soave”, delicata lirica dedicata al ricordo della
madre, il meneghino Bruno Lazzerotti con “Milano stasera”, originale sguardo
sulla sera della sua città, e “Alle cinque della sera”, della pratese Tiziana
Monari, la corrida nella sua crudezza, dalla parte del toro, come metafora di
dramma esistenziale. Segnalato è stato “Un’immagine” di Francesca Furlan,
padovana, “delizioso calligramme”.
Premio speciale (che
includeva fotografia di Giorgio Maria Vannuccini del bellissimo affresco
bovesano quattrocentesco, in restauro, con cornice in cotto, di Via Roma, di
fronte alla chiesa di Santa Croce) è stato attribuito ad Ida e Luigi Golinelli,
di Genova, per “Terremoto”, ottimo testo poetico abbinato ad artistica
immagine.
Per la “Prosa”, ha trionfato “Maiali” del
bergamasco Alessandro Cuppini (sulle vicende partigiane), già vincitore della
passata edizione, che ha preceduto “Joselito e gli anni in tasca” dell’astigiano
Aldo Giordanino (anche segnalato per “Don’t cry for her Palestina”) ed, ancora,
Stefano Borghi con “Sangue del mio sangue”. Segnalazione è andata a “Delitto
perfetto” del torinese Aldo Di Gioa.
Alessandro Cuppini ha completato il suo successo con un
secondo posto nella particolare sezione “fiabe e filastrocche” (“Il tappeto
Qashqai”, favola, ovviamente, a lieto fine e piena di morali), preceduta solo
da “Il noce”, di Pietro Rainero, da Acqui Terme (presente alla cerimonia),
elogio alla intelligenza, nella tradizione del racconto di età umanista (in cui
maestro era Giovanni Boccaccio).
Nella sezione “Satira e goliardia” vittoria è andata agli
“Aiku” (“Ferrero” e “Incidente”) del poeta cuneese Vittore Giraudo, veloci e
graffianti, eleganti.
Per la “Poesia
religiosa” ha vinto altro partecipante (e premiato) storico della
manifestazione: Rosario Castronuovo, modenese di Fiorano, con “La parola”,
sulla difficoltà di comunicare ed il sollievo che viene dal rapporto con Dio.
Ha preceduto il milanese Rodolfo Vettorello (anche lui già apprezzato in
passato, nella scorsa edizione), con “Voi così tristi” (alla ricerca di
solidarietà tra le difficili scelte che la vita mette di fronte, anche a
fratelli) ed il perugino di Corciano Giuseppe Mandia, con “Wieviel Stuck?
Quanti pezzi?” (il desiderio di pace e serenità dopo una grande tragedia, che
insegna a vigilare).
Di grande rilievo religioso sono stati
ritenuti, dalla giurata Candida Rabbia, anche varie opere in dialetti e lingue
naturali: premiata è stata opera di Giuseppe Mina di Ancona (ma bovesano di
nascita, noto come Bepe dij Mina), che ha preceduto “Miliu” di Pietro Baccino
(scritto nel suo dialetto “di frontiera”, un misto di piemontese e ligure), “Le
stagion dla vita” di Umberto Gillio (di Cassinette d’Ivrea) e “Cesiota dirocà
(Chiesetta diroccata)” di Mariateresa Cantamessa Andrina di Ivrea, con
segnalazione a “Cit camposanto ed montagna” di Albino Barrel (anche lui di
Ivrea).
Molti sono stati i premiati per tutte le
sezioni “Dialetti e lingue naturali”, che schieravano alcuni dei migliori nomi
del settore, non solo del Cuneese o della Regione.
Ancora vero trionfatore è stato Antonio
Tavella di Racconigi, che ha ricevuto “premio speciale” per le “poesie” (“Gelà
a l’è la stansa”) e primo premio per la prosa, con “Bòrgno, oh bòrgno”.
(precedendo “Per l’invern” di Giuseppe Accossato, piemontese trapiantato a
Genova, e “Na ombreta par mì e na spuma pa’ i boce”, di Lorenzo Destro da
Montesilvano, Pescara).
Tra i poeti notevole il successo dei veneti,
con un primo premio alla vicentina Adalgisa Zanotto, di Marostica, con “Vento”,
precedendo Gloria Venturini di Lendinara (Rovigo), con “Nol ghea fasea”, due
autrice già premiate in passato. Il terzo posto è andato ad Elda Rasero,
astigiana di Portocomaro, con “Che spass!”, ex aequo con il presente Attilio
Rossi di Carmagnola, con “La vos ed la montagna”, segnalazioni sono arrivate al
savonese Pietro Baccino, con “L’éra zun franc”, al Albino Barrel, con “Can e
sonaj”, a Giuseppe Mina, con “Malinconia”.
La giuria della “sezione
simbolo”, “Parole ed Immagini”, formata da Lelia Marizza, Giorgio Casiraghi,
Candida Rabbia, Giampaolo Angius ed Ettore Ramero, ha espresso, come sempre,
giudizio articolato, su materiale quest’anno più ricco a livello di “testi” che
di “immagini”. Vincitore è risultata la cuneese Virna Brunetto, per immagine di
taglio originale abbinata ad intenso testo, seguita dalla coppia genovese
Adriana Antonietti e Mabi Col, Gloria Venturini (notevole testo), da rivolese
Cesare Ferro (che ha presentato al pubblico della premiazione la protagonista
di sua lirica e sua foto, la figlia “Francesca”), con segnalazione a Vittore
Giraudo.
La giuria per le “fotografie”, formata da Grazia Bertano,
Cornelio Cerato e Gianmario Cerato, ha plaudito al buon livello dei lavori
presentati, tra cui sono riuscite ad emergere anche opere di autori locali, accanto ai protagonisti
“foresti” di varie altre edizioni.
Per la sezione “Rappresento
la crisi” ha vinto il pisano Paolo Ferretti, che ha preceduto il cesenate
Werther Vicini. I due si sono invertiti le posizioni nella sezione “Il colore
rosso” (una delle più fortunate e ricche), precedendo delicata immagine di
Rinuccia Marabotto Cometto di Chiusa Pesio ed il lombardo (di Olginate,
provincia di Lecco) Mario Aliprandi, con segnalazione ad Alessandro Cappellero.
La fossanese (ed iscritta
al Circolo Espera di Roccavione) Loredana Berteina ha preceduto Werther Vicini
e Monica Cappellini, langarola di Benevello, nella sezione “La vita dei campi
ieri ed oggi”.
Altra fossanese e
componente del Circolo roccavionese, Daniela Patriti, ha vinto la sezione “Un
ambiente da difendere”, precedendo il cuneese Ermanno Agostinetto, iscritto
alla stessa associazione.
Per finire la giovane bovesana Francesca Barbero (anche lei
dell’Espera) si è confermata nell’ottimo risultato della scorsa edizione,
vincendo l’importante sezione “Il mio scatto migliore”, davanti al barese, di
Bitonto, Nicola Colapinto, a Mario Aliprandi e Paolo Ferretti.
Alla bovesana, ha concluso convivio, immancabile.
Gli organizzatori hanno ribadito le difficoltà sempre
maggiori nel portare avanti iniziative del genere, ringraziato, tra i vari
sponsor, il Comune di Peveragno, per i molti libri messi a disposizione (e
finiti nei <pacchi premio>), annunciato iniziativa espositiva delle opere
del Concorso nel centro vicino, tra il 31 agosto ed il 13 settembre, spiegato
l’allestimento di un “blog” dedicato alla festa (sempre più pubblicizzata
soprattutto “on line”): http://festeggiamentimellana.blogspot.it/
C.S.