Festa di
Nella serata di inaugurazione, venerdì 15, delle esposizioni
in corso durante la festa di Mellana di Boves (aperte sin alla sera di lunedì
18), presente il Sindaco, si son ringraziati gli artisti partecipanti: la
coloratissima pittrice di Sant’Anna Mirella Dutto (con cornici creative opera
dal figlio Enrico), la creatrice di decoupage bovesana Rita Dutto, un gruppo di
ricamatrici e cucitrici guidato dalla mellanese Silvana Lerda Cavallo (formato da Patrizia Di Fuccia ed Enrica Semino),
con l’ormai presenza fissa Adriano Pellegrino, Griota, artista vero (e lavori
«dal sottosuolo» quest’anno), la qualità dello scultore del legno saluzzese
Giovanni Forniglia, un ritorno gradito due anni dopo, e dello scultore Gaetano
Usciatta (l’autore dell’uomo che legge sulla panchina, all’inizio di Corso
Nizza), con le sue figure in movimento e l’amore per la natura, la nuova
ricerca microstorica sui lavori locali dei gruppo di frazionisti.
Si è presentato il libro «Parole ed Immagini Story», a cura
di Adriano Toselli, edito dalla Tipolito Europa di Cuneo (in vendita nella
edicola bovesana di Piazza Italia, a 8 euro per sessantaquattro pagine). Sarà
offerto a tutti i vincitori della ventiseiesima edizione del Concorso «Parole
ed Immagini» (premiazione alle 16 di oggi, domenica 17). Adriano Toselli ha
presentato queste iniziative non come un «evento», termine che, ormai, si
attribuisce ad ogni cosa, ma come un «progetto culturale portato avanti con
tenacia, cocciutaggine, per oltre un quarto di secolo». Ha spiegato che più che
antologia (visto anche che ben altre dimensioni servirebbero), vuol essere un
«campionario» dei vari generi di materiale arrivato, una «piccola esposizione
ideale», anche per «lasciare una traccia» di questa lunga esperienza,
dell’evolversi suo e dei tempi.
Nella primo momento della festa mellanese, la corsa
podistica, gli ottanta partecipanti racconti da «Boves Run» hanno chiesto
minuto di silenzio per ricordare i morti degli attentati a Nizza.
Parole ed Immagini di
Mellana di Boves
Anteprima di un’antologia
A cura di Adriano
Toselli
Veste grafica ed
impaginazione di Aldo Baudino
Fare una antologia del Concorso
Parole ed Immagini di Mellana di Boves...
Facile a dirsi... Mesi che ci
abbiamo provato, e ci pensiamo...
È anche vero che potevamo
pensarci prima...
Magari anni fa, quando anche
c’erano più disponibilità e qualche soldino poteva arrivarci da generosi e
munifici sponsor (ancora adesso, con qualche difficoltà, si poteva fare, ma i
soldi, in fondo, non son mai il problema principale)...
Si poteva fare il “lavorone”...
Si potevano fare, anzi, più “lavoroni”... Quasi scrivere enciclopedie, buona
panoramica, in “microcosmo”, della letteratura nazionale di questi ultimi
decenni...
Bisogna dire che vari
partecipanti ci avevano chiesto spesso, speranzosi, se ci sarebbe stata una
pubblicazione...
Non avevamo mai ritenuto di
avventurarci nell’impresa...
Ora ci è sembrato, di fronte a
prospettive sempre più incerte, anche per lasciare tracce del nostro passaggio,
del lavoro fatto, quando non ci fossero più le possibilità, o la volontà,
fondamentale, di “andare avanti”...
È questo, a dirla tutta, il
“lutto che oscura le nostre vesti”, comprendere che nessuno mai si renderà
conto della fosca grandezza di questa follia, di questa cattedrale costruita
cocciutamente in mezzo ai campi di mais, di questa finestra aperta sul mondo
(dove le “chiusure” in ristretti crocchi son la norma), di questa società
ideale in cui ognuno (e son state varie centinaia i partecipanti) poteva
esprimersi come voleva ed essere se stesso, sicuro di andare verso un futuro
radioso migliore (certezza che ora solo matti scatenati, da ricovero, possono
condividere)...
Pur ben consci che per una festa
locale sarebbe bastato piatto di polenta e bicchiere di birra, persistiamo nel
non ritenerla proprio tutta “fatica sprecata”...
In questi mesi, partiti per
questo ennesimo delirio, ci siam trovati ad annaspare in tonnellate di carta,
nei dubbi su cosa scegliere...
Alla fine, volendo arrivare in
tipografia in tempi utili per questa edizione (ed ognuna può, da tempo, essere
l’ultima), si è deciso per scelta quasi “casuale”, però tutta, pensiamo, di
“roba buona”, spaccato del Concorso e di quelli che ne hanno permesso la vita (sua
vera “anima”).
Ci sembra di aver dato un
quadro più vario possibile, sia riguardo al genere che allo stile, prendendo autori
locali ed i tantissimi arrivati da ogni regione italiana e dall’estero...
Includiamo liriche del cuneese
Adalberto Torelli, unico ad aver partecipato a tutte le edizioni, quest’ultima
inclusa, oltre ad altre, prese da prezioso e vecchio libretto capitatoci tra le
mani decennio fa, di poeta si suppone vissuto negli anni della decadenza di
Roma, tal Griphus Vultur, che ci ha accompagnato da allora, messo in
introduzione, con opera ogni anno, alla esposizione.
Ricordiamo anche Augusto
Boccalatte, presenza fissa (una volta anche premiato), anche ironicamente
critica, sin alla morte, due anni or sono.
A chi dedicare questo
libretto?
Ovviamente si potrebbe pensare
a Giulio Chiapasco, cui chiedemmo di partecipare alla prima edizione, che non
credette saremmo andati avanti, ma poi ci fu sempre a fianco, pronto a scrivere
verdetti o giudizi...
Oppure si potrebbe pensare a
tutti i giurati (alcuni non più tra di noi, come il primo presidente Mario
Martini ed i suoi successori Giorgio Buridan e Giuseppe Perosino), che ci hanno
anche dato consigli e suggerimenti, migliorando, facendo crescere,
l’iniziativa.
Pure una sua logica avrebbe il
propendere per tutti i partecipanti ed i visitatori, anche distratti, che le
hanno dato un senso, che l’hanno resa possibile.
Non si dovrebbero escludere gli
organizzatori, che un po’ di lavoro lo han fatto in questi anni.
Ancora rosi da dubbi ed
incertezze propendiamo nel scegliere la formula “a tutti i compagni di
viaggio”, a tutti quelli che ci hanno, in varia misura, creduto, che non han
mollato, ancora.
ATos
A Lino Manduca
Ad ogni elezione,
il vecchio professore diceva:
“Non mi candido!
Questa è una Vandea!”.
Poi era lì,
in lista,
a perdere,
un’altra volta.
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