Il percorso iniziato in estate ha portato, con «mascherina», a fine settembre, nelle «Terre della Serenissima»
Gli organizzatori del Concorso, poetico, letterario, artistico e fotografico, «Parole ed Immagini» di Mellana di Boves son riusciti a realizzare il programma di «Premiazioni itineranti 2020» che si erano prefissato. È nella tradizione della manifestazione, con partecipazione non solo (e non soprattutto) locale, più nazionale, portare, quando possibile, con deviazione in percorsi «di vacanza» i premi a vincitori che non avevano potuto intervenire alla cerimonia mellanese... Questo si è deciso di farlo, più capillarmente, in questo anno «difficile», di «emergenza sanitaria» che par lontana dal terminare, in cui più complesso è stato intervenire ad un momento (fissato, dopo due rinvii, a metà luglio) che, oltretutto, non poteva permettersi, in omaggio alle regole rigidamente seguite, più di tanta partecipazione. La «consegna di persona», pur con distanze, igienizzante e mascherine, era, ovviamente, più «calda» dell’invio di pacchi postali (pur fatto in vari casi difficili da raggiungere). È nello spirito del «Concorso», che è progetto culturale, modo per incontrare, attraverso scritti ed immagini, persone lontane, per andare «verso gli altri», per «avvicinare» (coinvolgere, ed è la cosa sempre più difficile, anche chi, per proprio vissuto e scelta, è più portato ad una attenzione su temi essenzialmente «enogastronomici»). Ha voluto essere «gesto di speranza», esempio di come cercare di «convivere col virus», con ogni prudenza, e sperando nella fortuna, «ripartendo», «continuando ad andare avanti», in qualche modo... «Viaggio e conoscenza son sempre andati avanti insieme nella storia dell’uomo, quando si son separati non è mai stato fatto positivo...». Dopo le tappe estive in Liguria e Toscana, a fine settembre vi è stato vero «Grand tour», con percorso ad «Oriente», nei territori che furono, sin a fine Settecento, della «Serenissima Repubblica di Venezia» (ovviamente con tantissime «tappe turistiche», visite, zigzagando). La prima tappa, sabato 26 settembre, è stata a Bergamo Alta, sotto la Torre del Gombito, vicinissimo alla bellissima «Piazza» di Duomo e Mausoleo del Colleoni, a trovare Sandro Cuppini, vincitore della sezione prose. La sera dopo, in Polesine, alle porte di Lendinara, si è incontrata Gloria Venturini, vincitrice della sezione poesie, che ha ritirato anche, per la figlia Luce Santato, il «premio speciale» delle, purtroppo poche, «poesie e prose giovani». A San Quirino, in periferia a Pordenone, cuore del Friuli, la sera di martedì 29, si è passati nella casa di Nicoletta Ros, trionfatrice nelle poesie in lingue naturali e dialetti, premiatissima in tutta Italia, con il marito Luigino Vador, instancabili in ricerche storico-culturali, nello studio della loro bellissima lingua (che fu di Pasolini)...
Di questi giorni è la notizia che alcune delle opere premiate saranno pubblicate sulla rivista cuneese «Primalpe».
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