In questi giorni abbiamo visto, durante la prima riunione
del Senato, il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano,
novantatre anni a giugno, dallo scranno più alto di Palazzo Madama, dove è
stato chiamato ad aprire i lavori, essendo il componente più anziano
dell’assemblea, fare lucida e spietata analisi dell’esito delle scorse
elezioni.
Anni fa, nella stessa Sala, si sentiva altro senatore a
vita, il novantenne ex presidente del Consiglio Giulio Andreotti, fare
riflessioni sulla politica estera che facevano venire il dubbio ne capisse
ancora di più persin del Ministro allora in carica.
La sera dello scorso venerdì 23, a Mellana di Boves, il
giornalista Beppe Sajeva, nato il 26 marzo 1927, come un anno fa, per i suoi
novanta anni, è stato festeggiato, arrivato al novantunesimo compleanno,
durante l’ormai tradizionale «Lettura di primavera» nei locali del Circolo
frazionale (ambito del progetto «Parole ed Immagini»).
Tempi di grandi vecchi: è stato protagonista di lettura
nuovo di capitolo delle sue «Memorie partigiane», ed ha offerto ai presenti
anche altro capitolo inedito, non incluso neppure nella recente edizione del
libro. Son persone forti e temprate, nel suo caso neppure logorate da venti
mesi di Resistenza in montagna, due guerre israeliane in Medio Oriente ed oltre
mezzo secolo di continua attività giornalistica...
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